USA, l'esercito si affida alla tecnologia

USA, l'esercito si affida alla tecnologia

Il Dipartimento della Difesa statunitense si diletta con coltelli al plasma per le operazioni chirurgiche d'emergenza, bot muta-forma e chip autoriparanti
Il Dipartimento della Difesa statunitense si diletta con coltelli al plasma per le operazioni chirurgiche d'emergenza, bot muta-forma e chip autoriparanti

Mentre si gingillano con i robo-killer eticamente consapevoli , le torrette e i sonar laser e le armi definitive , Pentagono e DARPA trovano anche il tempo di finanziare dispositivi fantamilitari che poco hanno a che fare con le armi ma che nondimeno risultano fondamentali in un ottica di cyber-warfare in territori ostili.

Il Plasma Knife testato dal SOCOM è l’esempio più lampante di quanto necessarie possano essere, nel corso delle azioni di guerra condotte sul campo da soldati in carne e ossa, commodity pensate per portare i primi soccorsi ai commilitoni colpiti ed eseguire delicate operazioni di chirurgia d’emergenza in condizioni a dir poco svantaggiose.

In maniera non dissimile alla fantomatica “lightsaber” di lucasiana memoria, il plasma knife è in grado di generare una lama di plasma (gas ionizzato ad alta temperatura) con cui i chirurghi da campo potranno un giorno cauterizzare le ferite, bloccare i sanguinamenti e tagliare i tessuti all’altezza delle ferite subite dai soldati.

Al contrario delle tecnologie concorrenti (inclusi gli antidiluviani bisturi e la radiochirurgia) il dispositivo offrirà parecchi vantaggi inclusa la sterilità dello “strumento” anche sotto il fuoco nemico, la capacità di non bruciare i tessuti al contrario della radiochirurgia e quella di cauterizzare e contemporaneamente sigillare le ferite salvando la vita a chi avrebbe potuto perderla per un sanguinamento senza tamponi (una delle principali cause di morte per i militari in azione).

Passando dal SOCOM al DARPA, i denari dei contribuenti statunitensi scorrono a fiumi quando si tratta di finanziare i chembot, impressionanti robot muta-forma pensati per azioni di ricognizione e sviluppati per i militari da quella stessa iRobot degli innocui puliscipavimenti Roomba e Scooba . L’ultima iterazione dei chembot è stata mostrata nel corso della conferenza Iros , e iRobot si è guadagnata un contratto multi-milionario per la loro finalizzazione e la realizzazione in volumi.

Di fantatech in fantatech, al DARPA pensano anche ai circuiti integrati in grado di autoripararsi , con l’obiettivo finale di realizzare una piattaforma di tipo System-on-Chip (SoC) dotato di una quantità di transistor che va da 100mila a 1 milione, in grado di operare in condizioni ambientali sfavorevoli e di correggere automaticamente un comportamento anomalo. Se Raytheon , partner scelta dal DARPA per l’occasione, sarà in grado di progettare, realizzare e testare gli IC auto-riparanti farà suo un contratto dal valore totale di 11 milioni di dollari.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
19 ott 2009
Link copiato negli appunti