A compiere il passo decisivo è stato il suo founder Tim Westergren, di recente accolto a Washington presso la U.S. Securities and Exchange Commission (SEC). La piattaforma online di raccomandazione musicale Pandora punterà a raccogliere 100 milioni di dollari , in seguito all’ufficialità dell’avvio delle formali procedure per l’offerta pubblica iniziale.
I vertici di Pandora si sono così recati a Washington insieme ad un nutrito gruppo di investitori, guidati da ben noti gruppi come Morgan Stanley e J.P. Morgan . Nei documenti presentati presso la SEC, la piattaforma a stelle e strisce si è descritta come una stazione radio personalizzata e trasmessa sul web così come sui principali dispositivi mobile .
Ma le ambizioni di Pandora sembrano ormai sconfinate. Westergren ha parlato di imminenti migliorie al servizio, sia in termini di advertising che di distribuzione. Il servizio offerto dalla piattaforma potrebbe presto espandersi anche all’estero , arrivare all’elettronica di consumo e alle auto. Gli stessi contenuti potrebbero andare ben al di là della musica, a partire dai talk show per arrivare allo sport .
Una strategia che dovrebbe far crescere repentinamente l’attuale platea di utenti di Pandora, circa 80 milioni in terra statunitense. L’86 per cento dei 90 milioni di dollari raggranellati nell’anno 2010 ha avuto origine dalla pubblicità, con soli 12 milioni di dollari provenienti dagli abbonamenti. Il bilancio di Pandora ha quasi raggiunto la parità.
Secondo i dati relativi allo scorso anno, le perdite complessive della piattaforma si aggirerebbero intorno ai 300mila dollari . Una cifra decisamente più incoraggiante dei 16,8 milioni di dollari persi alla fine dell’anno 2009. Pandora ha in sostanza osservato una crescita pari a circa 30 milioni di dollari dalla fine del 2009 alla fine del 2010.
Mauro Vecchio