USA vs Google: inizia il processo dell'anno

USA vs Google: inizia il processo dell'anno

È iniziato ieri il processo che stabilirà se Google ha abusato del suo potere dominante nel mercato dei motori di ricerca per ostacolare i concorrenti.
USA vs Google: inizia il processo dell'anno
È iniziato ieri il processo che stabilirà se Google ha abusato del suo potere dominante nel mercato dei motori di ricerca per ostacolare i concorrenti.

A distanza di quasi tre anni dalla denuncia presentata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti contro Google, ieri mattina (sera in Italia) è iniziato il primo processo antitrust dell’era moderna che riguarda il presunto monopolio dell’azienda di Mountain View nel mercato dei motori di ricerca. Gli avvocati hanno effettuato le loro dichiarazioni di apertura per un procedimento che durerà almeno 10 settimane.

La difesa di Google

La denuncia è stata presentata dal Dipartimento di Giustizia e 38 Stati, ma il giudice Amit Mehta ha successivamente escluso le accuse secondarie, come quelle di aver sfavorito alcuni concorrenti (Expedia e Yelp) con il design di Google Search. Secondo il Dipartimento, l’azienda di Mountain View ha violato la legge antitrust rafforzando il suo monopolio nel mercato dei motori di ricerca con gli accordi miliardari sottoscritti con Apple, Mozilla e i produttori di dispositivi Android.

Il primo giorno del processo è stato riservato alle dichiarazioni di apertura. Gli avvocati dello governo hanno evidenziato soprattutto l’accordo sottoscritto con Apple che prevede Google come motore di ricerca predefinito in Safari per una cifra di 10 miliardi di dollari all’anno.

Questa “potente arma strategica” danneggia i concorrenti (Bing in particolare). L’avvocato di Google ha invece sottolineato che l’accordo non esclude i concorrenti, in quanto gli utenti possono scegliere un altro motore di ricerca. In ogni caso nessuno usa Bing perché è un servizio inferiore, non perché viene ostacolato da Google. Inoltre oggi ci sono altri modi per accedere alle informazioni (ad esempio tramite i social media), oltre che con un motore di ricerca.

Questo “batti e ribatti” continuerà nelle prossime 10 settimane. Sono previste anche numerose testimonianze, tra cui quella di Sundar Pichai (CEO di Alphabet). Se vincerà il governo, Google potrebbe essere costretta a rivedere gli accordi con Apple, Mozilla e altre aziende (ad esempio aggiungendo una schermata per scegliere il motore di ricerca). Possibile anche una pesante multa per la violazione della legge antitrust. Nella peggiore delle ipotesi, il giudice potrebbe ordinare la vendita di alcuni asset.

Il Dipartimento di Giustizia ha presentato una seconda denuncia contro Google a fine gennaio. In questo caso, l’accusa di monopolio riguarda le tecnologie di advertising.

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Pubblicato il
13 set 2023
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