Strasburgo – Prosegue senza sosta l’attività della Polonia per togliere di mezzo la proposta di direttiva sui brevetti all’americana sul software: una mozione contro questa brevettazione, voluta dall’ex primo ministro polacco Jerzy Buzek e dal parlamentare Adam Gierek, sta infatti riscuotendo nel Parlamento europeo un certo successo. Sono 61 i parlamentari di 13 diversi paesi che hanno deciso di firmarla.
Come sottolineano quelli di FFII ed EDRI-Gram , la mozione dichiara come rispetto al momento della proposta originale sostenuta da certi grandi produttori i tempi sono cambiati e sono emersi con chiarezza i pericoli che la direttiva può rappresentare per il mercato europeo del software e per la pubblica amministrazione. Da allora, si fa anche notare, anche i parlamentari europei sono cambiati, il che rende ancora più sensata una riscrittura della proposta.
A sostenere la mozione sono dunque quegli europarlamentari che non hanno visto di buon occhio le manovre del Consiglio europeo che in più occasioni ha tentato e sta ancora tentando di limitare il più possibile il dibattito parlamentare su una questione così rilevante.
La mozione non solo rappresenta un importante successo per tutti i sostenitori della campagna antibrevetti ma anche consolida la posizione centrale in questo settore assunta da Varsavia, che è riuscita già in due occasioni a fermare l’approvazione della direttiva .
Il risultato è, per il momento, più che altro politico. Secondo Euroactiv , infatti, le procedure parlamentari di Strasburgo non permetteranno tanto facilmente che la mozione sia discussa rapidamente e sul piano tecnico anche un voto favorevole alla mozione non costituirebbe un vincolo invalicabile per la futura direttiva.
Il testo della mozione in pdf è disponibile qui .