Violazione di copyright: sconfitta per OpenAI in EU

Violazione di copyright: sconfitta per OpenAI in EU

Un tribunale tedesco ha confermato la violazione del copyright da parte di OpenAI per l'uso di brani musicali nel dataset di addestramento di ChatGPT.
Violazione di copyright: sconfitta per OpenAI in EU
Un tribunale tedesco ha confermato la violazione del copyright da parte di OpenAI per l'uso di brani musicali nel dataset di addestramento di ChatGPT.

Il tribunale di Monaco di Baviera ha confermato la violazione di copyright da parte di OpenAI. L’azienda californiana ha utilizzato i brani musicali di alcuni artisti tedeschi per l’addestramento dei modelli AI di ChatGPT. La denuncia che ha portato alla sentenza di primo grado era stata presentata da GEMA (Gesellschaft für musikalische Aufführungs- und mechanische Vervielfältigungsrechte) esattamente un anno fa.

Appello o accordo di licenza?

GEMA rappresenta oltre 100.000 artisti musicali (compositori, editori e autori) in Germania. È una delle più grandi società di gestione collettiva dei diritti d’autore al mondo. Da settembre 2024 offre un modello di licenza specifico per le aziende che sviluppano i modelli di intelligenza artificiale, in base al quale gli artisti possono ricevere il giusto compenso per l’uso delle loro opere.

GEMA ha proposto la licenza a OpenAI, ma l’azienda californiana non ha accettato. È stata quindi denunciata e ora il tribunale di Monaco di Baviera ha confermato la violazione del copyright. In dettaglio, OpenAI ha usato i brani musicali di nove artisti tedeschi per l’addestramento dei suoi modelli AI. Quando l’utente inserisce un prompt specifico, il chatbot risponde con il testo dei brani.

OpenAI aveva sostenuto che i suoi modelli non memorizzano o copiano dati di addestramento specifici, ma riflettono ciò che hanno appreso sulla base dell’intero dataset di addestramento. Inoltre, l’output è stato generato solo in seguito al prompt, quindi i responsabili della violazione sono gli utenti.

Il giudice ha stabilito che OpenAI dovrà pagare i danni, ma senza comunicare la somma. Si tratta di una sentenza storica, in quanto per la prima volta è stata accertata la violazione del copyright in Europa da parte di un sistema AI. L’azienda californiana potrebbe sottoscrivere una accordo di licenza con GEMA, ma quasi certamente presenterà appello.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
12 nov 2025
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