Visa lancia l'allarme: carte di credito a rischio nelle stazioni di servizio

Visa: rischio truffe nelle stazioni di servizio

Arriva dagli Stati Uniti l'allarme lanciato da Visa: le stazioni di servizio meno recenti potrebbero mettere a rischio le carte di credito.
Visa: rischio truffe nelle stazioni di servizio
Arriva dagli Stati Uniti l'allarme lanciato da Visa: le stazioni di servizio meno recenti potrebbero mettere a rischio le carte di credito.

Una falla nell’infrastruttura che gestisce le pompe di carburante delle stazioni di servizio, più nel dettaglio relativa ai sistemi di pagamento automatico, mostra il fianco a una truffa in piena regola: l’allarme è stato lanciato da Visa. Il team della società al lavoro sulla sicurezza ha scovato nei mesi scorsi un team di cracker chiamato Fin8 in grado di mettere a segno attacchi mirati.

Stazioni di servizio a rischio: l’allarme di Visa

I malintenzionati prendono possesso dell’apparecchiatura da remoto, attraverso operazioni che prevedono l’invio di email confezionate ad hoc e altri metodi non meglio specificati. Dopodiché riescono a intercettare le informazioni relative alle carte di credito impiegate per pagare i rifornimenti, utilizzandole successivamente con le finalità che possiamo facilmente immaginare: dalla sottrazione al trasferimento di fondi.

Vulnerabili i terminali meno recenti che impiegano esclusivamente la lettura della banda magnetica posizionata sulle tessere senza richiedere l’inserimento di un codice PIN e senza prevedere l’interazione con un chip di sicurezza. A quanto pare ancora diffusi soprattutto oltreoceano.

I dati raccolti all’atto del pagamento vengono spediti in forma non protetta da crittografia attraverso il network del gestore e intercettati mediante l’impiego di un software apposito sviluppato da Fin8. I clienti non possono fare molto se non prestare particolare attenzione: spetta ai titolari delle stazioni svecchiare gli impianti, ma a fronte di un investimento che può arrivare a 250.000 dollari per ogni postazione. Al momento non è dato a sapere se il problema è circoscritto a livello geografico oppure se interessa tutti.

Fonte: Visa
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Pubblicato il
16 dic 2019
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