Roma – Tra le nazioni comprese nel mondo Skype , l’Italia fino ad oggi non ha potuto fruire di tutte le feature offerte dal diffuso sistema VoIP: all’appello è sempre mancato il servizio SkypeIn , che consente ad un utente di ricevere chiamate da un’utenza telefonica tradizionale attraverso un numero virtuale. Questa lacuna ha fatto soffrire molti utenti del Belpaese, ma ecco in questi giorni arrivare la svolta: i numeri telefonici di Skype per i navigatori italiani.
La segnalazione proviene da un articolo di Massimiliano Bucciol che svela due novità importanti: l’introduzione dei numeri “italiani” per ricevere chiamate da SkypeIn e l’attivazione del servizio CLI, ossia la visualizzazione dell’identificativo di chi chiama da un’utenza telefonica convenzionale.
L’introduzione dei numeri SkypeIn per gli utenti dello Stivale non sembra godere ancora di tutti i crismi dell’ufficialità e sul sito di Skype non tutto è ancora pronto per questa novità: in alcune pagine web sono ancora solo 21 i Paesi che offrono questa possibilità, mentre entrando nella gestione del proprio account per acquistare un numero online si scopre che questa possibilità è stata ora estesa anche ad Italia e Corea del Sud.
L’utente intenzionato a dotarsi di un numero SkypeIn potrà sceglierlo a una lista che propone prefissi geografici legati ad alcuni distretti italiani come Milano, Genova, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma. Sarà necessario confermare esplicitamente la propria cittadinanza italiana, fornendo obbligatoriamente nome e indirizzo completo, un numero telefonico di telefonia mobile, un indirizzo e-mail e il proprio codice fiscale, e sottoscrivere una sorta di autocertificazione confermando di essere residenti nell’area geografica corrispondente al prefisso scelto.
È una particolarità che – si legge sul sito Skype al momento della sottoscrizione – è dovuta alla legislazione italiana. Un utente nostrano, infatti, poteva già acquistare in precedenza un numero telefonico di un altro Paese pur senza esservi residente, e questa era una eventualità tutt’altro che infrequente. Enrico Noseda, Business Development Director di Skype, in un’ intervista concessa a VoipBlog.it , lo aveva confermato: “I numeri SkypeIn sono già disponibili in Italia: ci sono moltissime aziende che fanno business all’estero e che usano numeri di New York, Londra, Stoccolma, Hong Kong o Bucarest per farsi chiamare da colleghi e business partners al costo di una chiamata locale”.
Il vantaggio di questa soluzione è evidente e risiede nella possibilità, per un utente Skype, di essere reperibile quando è connesso ad Internet – magari attraverso una linea naked , o tramite un hotspot WiFi – anche da utenti che non fruiscono di servizi VoIP, a prescindere dalla località in cui si trova realmente. Qualcuno potrebbe obiettare che in fondo non si tratti ancora di “vero VoIP”, intendendo come tale il servizio legato alla sospirata introduzione dei numeri nomadici in decade 55 che – come rilevato da Assoprovider , attende regolamentazione da oltre due anni: ma è comunque un primo passo in avanti.
In ogni caso, almeno per l’utenza italiana, si tratta di una novità importante. Che ovvialmente non può essere fornita gratuitamente: SkypeIn, già incluso nelle tariffe previste per alcune offerte , sottoscritto come servizio a se stante prevede un costo di 15 Euro più IVA per tre mesi, oppure di 50 euro più IVA all’anno.
Dario Bonacina