WebTheatre/ Anarchia che sa di nuovo

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di G. Niola - Nessuna regola, se non la coerenza nel non avere regole. The Pills è una serie italiana che riesce davvero a far ridere
di G. Niola - Nessuna regola, se non la coerenza nel non avere regole. The Pills è una serie italiana che riesce davvero a far ridere

La più grande contraddizione della possibilità di autodistribuzione della rete è che, sbandierata come il mezzo attraverso il quale far emergere contenuti diversi da quelli che l’imbuto dei media tradizionali filtra, in realtà si è rivelata strumento per reiterare i soliti cliché. Le produzioni per internet nella maggior parte sono modellate su format esistenti, la loro onnipresente comicità scimmiotta quella già esistente e il fantomatico “pensiero divergente finalmente liberato” latita.
La scarsità di produzioni audiovisive nuove e diverse ci mette di fronte all’inevitabile verità: i prodotti innovativi non erano nascosti sotto nessun tappeto e i talenti inespressi, tarpati da un sistema mediatico inadeguato, non erano poi così tanti.

the pills

In questo scenario si fanno quindi notare gli episodi di The Pills , webserie che fa il lavoro delle webserie: gira senza ritegno e senza regole quello che preferisce, creando da sola la categoria a cui appartiene.
La serie propone le pillole del titolo, episodi slegati tra di loro ma anche no (esistono riferimenti interni ma un vero filo conduttore è rifiutato), autoconclusivi e solitamente finalizzati ad un’unica grande gag (alle volte di un minuto o poco più, alle volte di 10 minuti). In alcuni casi addirittura i blooper dopo la fine della puntata durano più della puntata stessa (vedi l’episodio I Puffi sanno… ).
Al centro ci sono quasi sempre i medesimi protagonisti, studenti (ma anche lavoratori) che convivono in un appartamento nel quartiere S. Lorenzo a Roma. Detto questo non c’è però traccia di niente di già visto. Non c’è nulla di simpatico e amichevole (come Friends), non c’è una messa in scena a strip story (come l’iperemulato Camera Cafè), né c’è quella confusione registica e di scrittura che caratterizza i prodotti amatoriali. The Pills è una serie pensata e scritta con coerenza, caratterizzata da un procedere anarchico e senza regole apparenti che nasconde uno scheletro preciso.

In virtù di questa forma imprecisa, che non vuole sottomettersi a nessuna legge di nessun format già visto online o in televisione, The Pills riesce a rendere divertenti e dare vita nuova a gag altrimenti prevedibili (quella del primo episodio ) ma anche a portare a conseguenze estreme un gioco ricorrente (gli ” scherzi a Matteo Quinzi “). Da un’idea produttiva libera e selvaggia scaturiscono contenuti che sanno di originale anche quando potrebbero essere prevedibili.
L’umorismo demenziale non è certo una novità, come non lo sono elementi surreali e citazionisti inseriti in racconti di tutt’altro tono (I Simpson prima e I Griffin poi li hanno completamente sdoganati) ma la maniera in cui The Pills porta questo paradigma all’interno di una struttura ben scritta ha dell’originale. Inoltre si tratta di uno dei pochissimi prodotti per la rete a poter vantare una recitazione sempre credibile e ogni tanto di livello. Ciliegina sulla torta, la scelta spiazzante di una fotografia quasi sempre in bianco e nero.

Quattordici episodi (per il momento), messi online una o due volte alla settimana con cadenza abbastanza regolare, costituiscono la prima stagione di questa serie ideata da Luca Vecchi, scritta dallo stesso Vecchi con Luigi Di Capua e interpretata dagli autori più un cast di comprimari che ruota. A produrre sono Antonio Bussu e Andrea Pergola, mentre della parte tecnica si occupa Onda Videoproduzioni e il tutto è distribuito (oltre che su YouTube) sulla testata DudeMagazine .
C’è l’amico partito per l’Erasmus in Olanda, la ragazza violenta, il soggetto del gruppo, ma nessuno risponde ad uno stereotipo preciso e conosciuto. Come nelle produzioni più originali The Pills non reitera un mito o una struttura ma ne mette in piedi uno proprio, andando a pescare in un immaginario che non è quello creato dai media con le loro produzioni ma quello presente nella realtà.

La prova del nove della tenuta e della bontà della serie la fornisce l’episodio 12 della prima stagione ( Amore tossico ), in cui il racconto di un primo appuntamento con una ragazza si protrae per 10 minuti, ruotando sempre attorno alla medesima situazione con una verve e un ritmo che non stancano.

THE PILLS S01E01 – L’AMORE AI TEMPI DELL’ERASMUS

THE PILLS S01E12 – AMORE TOSSICO

THE PILLS S01E06 – LO SCHERZO A MATTEO QUINZI VOL.1

THE PILLS S01E03 – PROBLEMI DI DONNE

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il 9 feb 2012
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