WebTheatre/ Grandi ambizioni, grandi budget

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di G. Niola - Le star dei videogiochi nella vita reale, una realtà distopica che richiama alla mente quella di Watchmen e non solo. Un budget importante, perché il video online non è più quello di un tempo (per fortuna)
di G. Niola - Le star dei videogiochi nella vita reale, una realtà distopica che richiama alla mente quella di Watchmen e non solo. Un budget importante, perché il video online non è più quello di un tempo (per fortuna)

Una fantasia da sempre molto fertile è quella della rottura della barriera tra mezzo di comunicazione e fruitore. Lo spettatore che entra nello schermo e quindi nel film, o il personaggio del film che ne esce fuori ( La rosa purpurea del Cairo e Last Action Hero solo negli ultimi 25 anni ne sono stati esempio), il lettore catapultato nel fumetto e poi di nuovo fuori (il videoclip di Take On Me ) o nel libro ( La storia infinita ) e via dicendo. Entrare fisicamente nell’opera di cui si fruisce o farne fuoriuscire i personaggi, passando da realtà a fantasia e viceversa, è il simbolo più evidente di un mutato rapporto di confidenza e simbiosi con i contenuti.

Così non stupisce che solo poco tempo dopo che esistano le serie per la Rete, luoghi in cui si possono girare storie e idee senza doverle necessariamente far approvare a qualcuno, già un’opera come Legend Of Neil esplorava l’idea di un videogiocatore che penetra nel mondo con cui sta giocando. Adesso VideoGame Reunion esplora il contrario, ovvero i personaggi dei videogiochi nel mondo reale.

Non siamo certo nel campo delle novità. Da tempo girano in Rete serie o video virali sullo stile del più noto There Will Be Brawl , in cui si immagina una vita noir e metropolitana di personaggi altrimenti “pupazzosi”, provenienti da videogiochi in linea di massima Nintendo.

VideoGame Reunion tuttavia spinge un po’ più sull’acceleratore e soprattutto si fa notare per lo stile e l’audacia produttiva. Uno stile marcato, valori produttivi alti e l’idea di girare tutto con stile da documentario (azione inframmezzata da interviste) per avvalorare l’idea del passaggio da finzione a realtà.

La serie si apre con April ÒNeil che dà la notizia della morte di Donkey Kong (la seconda scimmia più ricca del mondo), avvenuta in strada, fulminato mentre correva sul suo kart. Da lì si racconta di una clamorosa riunione di alcuni tra i grandi interpreti di videogiochi. Ci sono i fratelli Mario e Luigi Jumpan, Mega Man (intanto diventato pop star), c’è Bowser appena uscito di galera, la ricca coppia Link e Zelda, Samus di Mega Man (oggi coniugata in Belmont) e via elencando. Sono tutte celebrità con un passato di gloria e un presente di frustrazione e monotonia. Tutto avviene in un hotel, quello predisposto per la grande reunion in cui tutti alloggiano.

Come grandi interpreti di una stagione ormai tramontata i personaggi si conoscono fra di loro anche se dalla ruggine pregressa si intuisce che da anni ormai non si frequentano più. Collocandosi a metà tra Watchmen e The Wrestler , i personaggi sono pensati come autentiche celebrità di un tempo passato che vivono di ricordi e rimpianti.

Nonostante la premessa triste la serie è tutta improntata su una comicità surreale ed esagerata. E proprio da questa seconda caratteristica, l’esagerazione, si intuisce come lentamente le cose cambino e il mondo delle serie in rete aumenti di grandezza. Quest’idea, che solo un anno fa sarebbe stata materia per una produzione amatoriale girata in fretta e furia, oggi è un prodotto appoggiato e co-finanziato da Atom , il canale per serie online acquistato da MTV (lo stesso che mandava in Rete in esclusiva anche Legend Of Neil).

Atom.com può infatti contare sulla “rete” che MTV ha costruito online, un bacino che non si ferma al solo sito dell’emittente musicale ma che si allarga a colossi come GamesTrailers , tutti coinvolti nella promozione di questa serie che vanta elicotteri nei suoi episodi, come simbolo di uno stanziamento opulento.

Eppure tutto parte da persone al di fuori del business. Matt Lewis e Aaron Sherry, che in passato avevano lavorato alle campagne online di importanti film per studi come Universal o Warner Bros, e che si sono presentati direttamente da Atom.com con un piano per 14 episodi, preciso e dettagliato (lo si capisce dall’infinità di riferimenti interni alla portata solo di chi ha videogiocato per anni).

Il sito sembra averci creduto così tanto, probabilmente in virtù del clamoroso successo che ebbe Legend of Neil, da investire non solo per avere un elicottero nella produzione, ma anche per puntare su una serie di volti noti (nel mondo delle serie online s’intende) per le parti principali.

Chi dice che solo un anno fa la cosa fosse prevedibile, mente.

VIDEOGAME REUNION – EPISODIO 1

VIDEOGAME REUNION – EPISODIO 2

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

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Pubblicato il
17 mar 2011
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