Il futuro di YouTube sarà come lo dipinge YouTupolis ? In contemporanea a nuovi annunci e una serie di eventi senza precedenti (il trittico YouTupolis William&Kate/Woytila/BinLaden ) è uscita una nuova webserie che tra scenografie espressioniste (rigorosamente digitali), un occhio a Metropolis, molto 1984 e voce fuoricampo da noir racconta di un ipotetico futuro in cui YouTube ha preso il controllo del pianeta. Il grande aggregatore sarebbe riuscito a diventare la multinazionale che controlla le vite di tutti offrendo un nuovo servizio: tutti quelli che che cominciano a trasmettere in streaming la loro vita 24 ore su 24 ore verranno pagati. Il pagamento varia in base al numero di view e, come si racconta nel primo episodio , l’iniziativa ha riscosso un immediato successo tra i disoccupati (vista la generosa offerta monetaria del portale) e a mano a mano ha conquistato tutti.
Anche la protagonista, la cui voce fuori campo racconta cosa sia accaduto, ha fatto parte del programma e dopo le dirette streaming è arrivata la possibilità di navigare la rete e fare tutto quel che si vuole tramite YouTube (come oggi piano piano sta accadendo con Facebook) e da lì Google ha cominciato a controllare di fatto il mondo reale.

” Hanno tutto, oggi tutto è di YouTube ” si sente mentre si vede un rossetto con scritto sopra “Property of YouTube” e di sfondo un palazzo in cui un megaschermo manda immagini dai classici viral (c’è Star Wars Kid ).
La serie è arrivata al secondo episodio soltanto ma già sembra promettente, specie per come non volendolo (è sicuramente stata scritta e girata qualche mese fa) riesce ad intercettare gli eventi più recenti e gli ultimi annunci del gigante del video.
Da poco infatti YouTube ha incrementato le sue possibilità di streaming allargando il bacino di utenti che possono usufruire di YouTube Live. E a beneficiarne sono stati subito i tre eventi sopraelencati, che per un raro caso si sono verificati ad un breve lasso di tempo l’uno dall’altro, mettendo alla prova server e bande della rete con dirette estenuanti.
YouTupolis si chiede quale sia il futuro della rete in generale e lo fa utilizzando il grimaldello di YouTube (la cosa è ancor più divertente se si considera il cortocircuito semantico dato dal fatto che YouTupolis è distribuita attraverso un canale YouTube ), attribuendo all’aggregatore di Google caratteristiche di altri grandi nomi come Facebook e sottolineando come sia il potere della diretta a cambiare le cose.
Quello che muta infatti è il rapporto con il mondo reale. YouTupolis sottolinea come per controllare il mondo vero dalla rete sia indispensabile controllare il live. La differita opera infatti il movimento contrario, fa sì che sia la realtà a manipolare il video (per questo nella Corea Del Nord le immagini dei mondiali di calcio erano mandate in differita, per dare il tempo alle persone di manipolarle).
Ma non c’è solo Live. YouTube in questi giorni annuncia anche migliorie per il suo servizio di distribuzione cinematografica, accordi migliori, cataloghi più ampi e un’offerta che sempre di più guarda a mezzi che non sono il computer.
Se le webserie sono nate e si sono sviluppate fino ad ora guardando ad una fruizione casual da computer, i film e le serie che YouTube comincia a trattare guardano ai nuovi (e vecchi) tipi di fruizione, tablet ma soprattutto televisori connessi (di cui Google è principale artefice con la sua Google TV).
Dallo user generated al professionale, un movimento che è stato raccontato tantissime volte in questi anni, e ancora più volte è stato predetto e annunciato. Eppure ora che lentamente si sta concretizzando scopriamo che forse l’arma più determinante che il Tubo può vantare non è tanto il controllo sui contenuti professionali quanto quello sullo svolgersi in diretta della realtà.
E YouTupolis più che guardare alle dirette dei grandi eventi fa un’equazione facile: se le webserie rispetto ai film hanno un’ottica più particolare, ristretta e concentrata sull’uomo, allora anche le dirette di YouTube non saranno tanto sui grandi eventi ma centrate sugli utenti e sulle piccole storie. Che influenza avranno sul mondo reale?
YOUTUPOLIS – FUTURE OF YOUTUBE EXPOSED
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo
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Io darei loro ciò che vogliono
Un risarcimento da operetta E la cancellazione a divinis da google.GTFSGuybrush FuorisedeRe: Io darei loro ciò che vogliono
- Scritto da: Guybrush Fuorisede> Un risarcimento da operetta E la cancellazione a> divinis da> google.> > GTFSdi per se google indicizza delle pagine "libere", la stessa cosa fa bing ed altri strano che chiedano i danni solo a google...:-Pio fossi in google cancellarei ogni notizia facente capo a tali organizzazioni cosi' il 99% del traffico sparisce e gli inserzionisti pubblicitari saranno contenti visto che il cartaceo giornale e' un settore in perdita....Picchiatell oRe: Io darei loro ciò che vogliono
contenuto non disponibileunaDuraLezioneMy 2 cents
Non sono gli editori a dover dire a Google di togliere i contenuti.E' Google che preventivamente ne deve chiedere l'autorizzazione.Prima Google entra in casa mia, si serve e sono io a doverla cacciare?No, è Google a dovermi chiedere il permesso di entrare.Our MoneyRe: My 2 cents
Tecnicamente lo fa. Non vuoi che google entri in casa tua? configuri un semplice file di testo e google non entra più. Solo che il punto non è che google non ti entri in casa. Gli editori voglio google in casa (se no la casa non esisterebbe nemmeno) ma non si accontentano delle visite e dei soldi delle pubblicità che fanno. Vogliono anche che google li paghi di tasca sua. Mi piacerebbe proprio vedere come reagirebbero se google li rimuovesse totalmente dall'indicizzazione.mackRe: My 2 cents
Direbbero che fa concorrenza sleale!!SgabbioRe: My 2 cents
- Scritto da: mack> Tecnicamente lo fa. Non vuoi che google entri in> casa tua? configuri un semplice file di testo e> google non entra più. Solo che il punto non è che> google non ti entri in casa. Gli editori voglio> google in casa (se no la casa non esisterebbe> nemmeno) ma non si accontentano delle visite e> dei soldi delle pubblicità che fanno. Vogliono> anche che google li paghi di tasca sua. Mi> piacerebbe proprio vedere come reagirebbero se> google li rimuovesse totalmente> dall'indicizzazione.Esatto!Alcolemic AKA Il SolitoRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> Non sono gli editori a dover dire a Google di> togliere i> contenuti.> E' Google che preventivamente ne deve chiedere> l'autorizzazione.> > Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> io a doverla> cacciare?> No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> entrare. la rete e' fatta per la condivisione, singolare la posizione degli editori di news che lasciano aperte tutte le porte e dopo che google gli offre un servizio per portare potenziali clienti vogliono essere pagati per la seconda volta.comunque e' tutta una finta nel nostro paese la carta stampa nellenews e' ampliamente supportata da copiosi aiuti di stato e si possono permettere tutti i bilanci negativi tanto paghiamo tutti noiPicchiatell oRe: My 2 cents
- Scritto da: Picchiatell o> - Scritto da: Our Money> > Non sono gli editori a dover dire a Google di> > togliere i> > contenuti.> > E' Google che preventivamente ne deve chiedere> > l'autorizzazione.> > > > Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> > io a doverla> > cacciare?> > No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> > entrare.> > la rete e' fatta per la condivisione,La rete è fatta per la condivisione se il proprietario vuole condividere.Our MoneyRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> - Scritto da: Picchiatell o>> > > No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> > > entrare.> > > > la rete e' fatta per la condivisione,> La rete è fatta per la condivisione se il> proprietario vuole> condividere.Se non vuole condividere, eviti di fare pagine PUBBLICHE. Se hai un sito protetto da password, dubito che Google ci possa entrare.IzioRe: My 2 cents
Infatti invece di far causa potevano fare il loro bel robot.txt!SgabbioRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> - Scritto da: Picchiatell o[...]> La rete è fatta per la condivisione se il> proprietario vuole> condividere.Be'... se no non li metteva in rete, ti pare?GTFSGuybrush FuorisedeRe: My 2 cents
Secondo te, perché le edicole hanno l'espositore dei giornali? Perché pensano di venderne meno, visto che il possibile compratore passa di lì e può dire "non mi interessa"? O pensano di incuriosire e vendere di più? Pensi di poter dire ad una persona, che sai ricca, "hai guardato la mia vetrina senza comprare nulla, quindi adesso paga"?Quella non è casa tua. E' la vetrina della tua edicola. E Google ti permette anche di mettergli un cartello "non guardare". Il di più viene dall'essere ladri.UbuPinguinoRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> Non sono gli editori a dover dire a Google di> togliere i contenuti.> E' Google che preventivamente ne deve chiedere> l'autorizzazione.> Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> io a doverla cacciare?> No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> entrare.Esattamente a quello serve il file robots.txthttp://it.wikipedia.org/wiki/Robots.txtkraneRe: My 2 cents
Sai che uno che ne capiva così poco della rete e dell'ipertesto in generale come te non lo avevo mai incontrato?Neppure dando lezioni all'università popolare della terza età...hermanhesseRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> Non sono gli editori a dover dire a Google di> togliere i> contenuti.> E' Google che preventivamente ne deve chiedere> l'autorizzazione.Google e' un utente.E i siti sono aperti agli utenti.I siti non liberi prevedono richiesta di user e password.> Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> io a doverla cacciare?Chiudi la porta di casa a chiave, invece di scrivere "Free entrance, eat all you can"> No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> entrare.Vecchio dinosauro arretrato!panda rossaRe: My 2 cents
> Google e' un utente.> E i siti sono aperti agli utenti.> I siti non liberi prevedono richiesta di user e> password.premesso che personalmente sono stato più che contento quando sia google che bing hanno indicizzato il mio sito, per far capire che sono a favore.> Chiudi la porta di casa a chiave, invece di> scrivere "Free entrance, eat all you> can"Sembra che in Belgio si ragioni in modo diverso, e questo è un loro diritto.Possiamo dire che è un pensieri giusto o sbagliato.> > No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> > entrare.> > Vecchio dinosauro arretrato!si chiama diritto d'autore, poi di questo possiamo parlarne per anni.Molte persone ci tengono.pippo75Re: My 2 cents
> Non sono gli editori a dover dire a Google di> togliere i> contenuti.> E' Google che preventivamente ne deve chiedere> l'autorizzazione.> > Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> io a doverla> cacciare?> No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> entrare.Fammi capire, tu metti su un sito con una serie di pagine liberamente consultabili da chiunque e ti lamenti perchè qualcuno ti da la possibilità di essere trovato ?Complimenti, hai capito tutto di come funziona la rete.Comunque hai ragione, se fossi in Google eliminerei quegli editori parassiti dai database e li metterei in un bell'isolamento telematico, poi vediamo quante visite ricevono.ospiteRe: My 2 cents
> Fammi capire, tu metti su un sito con una serie> di pagine liberamente consultabili da chiunque e> ti lamenti perchè qualcuno ti da la possibilità> di essere trovato> ?No, il punto non è l'essere trovati.Leggiti la notizia.Il punto fondamentale è che uno può stare bellamente a leggersi le notizie su Google News, senza passare dal sito di informazione da cui Google preleva i dati.Our MoneyRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> > Fammi capire, tu metti su un sito con una serie> > di pagine liberamente consultabili da chiunque e> > ti lamenti perchè qualcuno ti da la possibilità> > di essere trovato> > ?> No, il punto non è l'essere trovati.> Leggiti la notizia.> Il punto fondamentale è che uno può stare> bellamente a leggersi le notizie su Google News,> senza passare dal sito di informazione da cui> Google preleva i> dati.Si chiama "rassegna stampa".Tutte le mattine io ascolto la rassegna stampa per radio.Mi leggono le principali notizie dai principali quotidiani, cosi' io faccio a meno di comprare il giornale.panda rossaRe: My 2 cents
> Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> io a doverla cacciare?> No, è Google a dovermi chiedere il permesso di entrare.Mi sembra una logica ineccepibile la tua: per es. tu qui sei entrato in casa di PI: hai chiesto il permesso? NOE allora fuori dalle pa**e!Oh dobbiamo essere noi a farlo? Sarebbe assurdo: quindi non tediarci più con le tue sciocchezze.informoRe: My 2 cents
- Scritto da: informo> > Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> > io a doverla cacciare?> > No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> entrare.> Mi sembra una logica ineccepibile la tua: per es.> tu qui sei entrato in casa di PI: hai chiesto il> permesso?Ho il permesso di PI per scrivere qui.Our MoneyRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> Non sono gli editori a dover dire a Google di> togliere i> contenuti.> E' Google che preventivamente ne deve chiedere> l'autorizzazione.Neanche per sogno> Prima Google entra in casa mia, si serve e sono> io a doverla> cacciare?> No, è Google a dovermi chiedere il permesso di> entrare.Che pretendi? Dal momento che hai pubblicato tutta la tua vita, hai rinunciato a qualunque privacy. Vuoi la privacy? Evita di pubblicare tutto quello che fai in casa tua.FunzRe: My 2 cents
Hai detto una bestialità.Le pagine pubbliche sono PUBBLICHE, e perciò liberamente e gratuitamente accessibili da chiunque.Il Web funziona così.Le pagine pubbliche sono infatti INDICIZZATE DAI MOTORI proprio perché libere e gratuite, no login, no pay.Google News è semplicemente un aggregatore di News, cioè di un sottoinsieme particolare di pagine web.Google News ha portato NOTEVOLE TRAFFICO su siti web prima poco visitati.Io stesso ho visitato per la prima volta siti di giornali locali, ignorati fino a quel momento e sui quali, a dire il vero, non andrei spontaneamente ogni mattina per guardarmi la prima pagina...Per gli editori apparire su Google News è un vantaggio.. sapete cosa penso? Dovrebbero essere gli editori a pagare per apparirvi: nei fatti Google News fà pubblicità gratuita a molti giornali online.Mi auguro che gli editori belgi che hanno fatto causa (insensata) a Google, siano estromessi a tempo indeterminato da Google News, fino al risarcimento a Google di quanto indebitamente sottratto sotto forma di penali che un tribunale "corrotto" ha loro conXXXXX.Marco P.Re: My 2 cents
- Scritto da: Marco P.> Hai detto una bestialità.> Le pagine pubbliche sono PUBBLICHE, e perciò> liberamente e gratuitamente accessibili da> chiunque.Assolutamente no.Esiste il copyright.Our MoneyRe: My 2 cents
- Scritto da: Our Money> - Scritto da: Marco P.> > Hai detto una bestialità.> > Le pagine pubbliche sono PUBBLICHE, e perciò> > liberamente e gratuitamente accessibili da> > chiunque.> Assolutamente no.> Esiste il copyright.Esiste anche il cancro.Non per questo e' vietato ricercare una cura.panda rossaRe: My 2 cents
Evidentemente NON SAI LEGGERE.HO DETTO LIBERAMENTE ACCESSIBILI.SE SONO SU INTERNET E NON SONO PROTETTE DA LOGIN, LO SONO PER DEFINIZIONE.CHI PUBBLICA PAGINE SUL WEB ESPRIME LA VOLONTA' IMPLICITA CHE QUESTE SIANO ACCESSIBILI DA CHIUNQUE.GRAZIE A CIO' I MOTORI DI RICERCA POSSONO INDICIZZARLE.STUDIA E RIPRESENTATI A SETTEMBRE.Marco P.CHE SIANO ESTROMESSI DA GOOGLE NEWS!
Le pagine pubbliche sono PUBBLICHE, e perciò liberamente e gratuitamente accessibili da chiunque.Il Web funziona così.Le pagine pubbliche sono infatti INDICIZZATE DAI MOTORI proprio perché libere e gratuite, no login, no pay.Google News è semplicemente un aggregatore di News, cioè di un sottoinsieme particolare di pagine web, libere e gratuite. Perciò accessibili tanto agli utenti, quanto ai motori di ricerca.Google News ha portato NOTEVOLE TRAFFICO su siti web prima poco visitati.E il traffico su un sito genera più entrate, vuoi per i clic sui banner, vuoi per un accresciuto numero di potenziali clienti di altri servizi a pagamento.Io stesso ho visitato per la prima volta siti di giornali locali, ignorati fino a quel momento e sui quali, a dire il vero, non andrei spontaneamente ogni mattina per guardarmi la prima pagina... tanto sono superficiali e mal scritti.Per gli editori apparire su Google News è un vantaggio.. sapete cosa penso? Dovrebbero essere gli editori a pagare per apparirvi: nei fatti Google News fà pubblicità gratuita a molti giornali online.Mi auguro che gli editori belgi che hanno fatto causa (insensata) a Google, siano estromessi a tempo indeterminato da Google News, fino al risarcimento a Google di quanto indebitamente sottratto sotto forma di penali che un tribunale "corrotto" ha loro conXXXXX.Esiste purtroppo una intera classe di persone che ancora non capisce né l'uso né il fine della tecnologia... e vorrebbe lucrare su tutto.Sarebbe come se un'azienda di pannolini pretendesse soldi dalla Rai per mandare in onda uno spot dei suoi prodotti... perché la Rai ne sta sfruttando l'immagine. :-)Marco P.Ma google non li toglieva
Magari ricordo male, ma Google non diceva che bastava dire di togliere quel materiale e loro avrebbero provveduto?Cosa gli costa, vogliono stare fuori e che siano accontentati.Il rischio al limite è che tutti i principali editori facciano lo stesso, Google darà servizio agli altri.Dopotutto l'obbiettivo degli editori sono i dobloni di google.pippo75Re: Ma google non li toglieva
- Scritto da: pippo75> Magari ricordo male, ma Google non diceva che> bastava dire di togliere quel materiale e loro> avrebbero> provveduto?Ti pare sensato che sia il singolo sito a dover andare in giro a dire a tutti di non ripubblicare le sue cose?E' Google a non dover pubblicare nulla se non previa autorizzazione.Così come stabilito dai giudici peraltro.Our MoneyRe: Ma google non li toglieva
- Scritto da: Our Money> - Scritto da: pippo75> > Magari ricordo male, ma Google non diceva che> > bastava dire di togliere quel materiale e loro> > avrebbero> > provveduto?> Ti pare sensato che sia il singolo sito a dover> andare in giro a dire a tutti di non ripubblicare> le sue> cose?Certo. E' la cosa piu' ovvia, semplice e logica.Un bel cartello davanti alla propria porta che dice "Si prega di non linkare, grazie."Questo cartello si chiama robot.txt ed esiste da quando esiste internet.> E' Google a non dover pubblicare nulla se non> previa> autorizzazione.> Così come stabilito dai giudici peraltro.Dovrebbe proprio farlo! Poi vedrai come torneranno in ginocchio ad implorare di essere linkati di nuovo questi pidocchi.panda rossaRe: Ma google non li toglieva
> Questo cartello si chiama robot.txt ed esiste da> quando esiste internet.ma robot.txt ha valore legale? in caso contrario, purtroppo avrebbe torto google.pippo75Re: Ma google non li toglieva
TU SEI PROPRIO DURO DI COMPRENDONIO E DI BUON SENSO.CHI PUBBLICA I "PROPRI" CONTENUTI SU INTERNET E' L'UNICO A POTERLI CONTROLLARE E A DECIDERNE L'USO E LA VISIBILITA'.SE UN GIORNALE ONLINE NON VUOLE ESSERE INDICIZZATO, E' SUFFICIENTE CHE INSERISCA UN SEMPLICISSIMO METATAG.Non è ragionevole, né intelligente(!), pensare che sia Google a dover chiedere il permesso AD OGNI SINGOLO AMMINISTRATORE dei milioni di siti se e come indicizzare le sue pagine.CIASCUN SITO DICHIARI UNA PAGINA "PUBBLICA" O "PROTETTA". Semplice. Chiaro. Intelligente.Marco P.Re: Ma google non li toglieva
- Scritto da: Marco P.> TU SEI PROPRIO DURO DI COMPRENDONIO E DI BUON> SENSO.No, è un troll.> CHI PUBBLICA I "PROPRI" CONTENUTI SU INTERNET E'> L'UNICO A POTERLI CONTROLLARE E A DECIDERNE L'USO> E LA> VISIBILITA'.Verissimo, ma è inutile alzare la voce. > SE UN GIORNALE ONLINE NON VUOLE ESSERE> INDICIZZATO, E' SUFFICIENTE CHE INSERISCA UN> SEMPLICISSIMO> METATAG.Vero.> Non è ragionevole, né intelligente(!), pensare> che sia Google a dover chiedere il permesso AD> OGNI SINGOLO AMMINISTRATORE dei milioni di siti> se e come indicizzare le sue> pagine.Stra-quoto.GTFSGuybrush FuorisedeGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiGabriele Niola 12 05 2011
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