Windows 10, Groove e l'intrattenimento universale

Windows 10, Groove e l'intrattenimento universale

L'ingannevole associazione a Xbox delle piattaforme dedicate a musica e video verrà accantonata con l'avvento del nuovo sistema operativo: la musica di Groove si declinerà su tutte le piattaforme, Android e iOS compresi
L'ingannevole associazione a Xbox delle piattaforme dedicate a musica e video verrà accantonata con l'avvento del nuovo sistema operativo: la musica di Groove si declinerà su tutte le piattaforme, Android e iOS compresi

L’intrattenimento targato Microsoft, con le proprie offerte di musica e video, è da tempo associato alla piattaforme Xbox, ma solo in termini di brand: Xbox Music e Xbox Video sono a disposizione di tutti gli utenti, anche non dotati del sistema videoludico, e questo aspetto potrebbe aver contribuito al limitato successo dell’offerta. Microsoft ha ora optato per un rebranding.

Come si era già intuito dagli aggiustamenti apportati allo store di applicazioni nelle technical preview di Windows 10, Musica e Video saranno universali e trasversali presso le piattaforme di Redmond anche per quanto riguarda la denominazione dei servizi: Microsoft ha reso noto , non senza un velo di confusione , che Xbox Music, a partire dall’avvento di Windows 10, si identificherà con il marchio Groove (o Groove Music, come suggeriscono il sito dedicato e il rispettivo account Twitter ).

Groove Music

Il rebranding del servizio, suggerisce Mary Jo Foley, non ha nulla a che vedere con il Groove di Ray Ozzie , né con un’ app già ospitata su Windows Store e disponibile per iOS: la sovrapposizione del marchio, eventualmente, potrebbe piuttosto rappresentare l’origine di un contenzioso.

Oltre a presentarsi sotto nuovo nome a partire dai PC Windows 10, per poi estendersi alle altre piattaforme che saranno animate dal sistema operativo ed essere messa a disposizione anche per smartphone Android e iPhone, la piattaforma musicale non subirà rivoluzioni per quanto riguarda l’offerta: qualche miglioria nell’interfaccia e maggiori possibilità di personalizzazione, insieme all’integrazione con OneDrive, non cambieranno il prezzo di accesso al catalogo di 40 milioni di brani, che resterà disponibile per 9.99 dollari al mese e 99 dollari all’anno (si presume non saranno apportati cambiamenti ai prezzi nemmeno su altri mercati).

Allo stesso modo, anche il reparto dedicato a film e contenuti televisivi perderà l’attributo Xbox per configurarsi meglio come un servizio disponibile a tutti: si chiamerà genericamente Movies & TV.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
7 lug 2015
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