Windows Mixed Reality, riorganizzazioni e sconti

Windows Mixed Reality, riorganizzazioni e sconti

Microsoft è impegnata a riorganizzare la struttura interna per spingere la nuova sua piattaforma di realtà mista negli ambienti di lavoro, mentre i caschetti AR/VR vengono venduti on-line a prezzo di sconto. Un nuovo flop in stile Kinect?
Microsoft è impegnata a riorganizzare la struttura interna per spingere la nuova sua piattaforma di realtà mista negli ambienti di lavoro, mentre i caschetti AR/VR vengono venduti on-line a prezzo di sconto. Un nuovo flop in stile Kinect?

Nuovi documenti emersi recentemente evidenziano come Microsoft abbia avviato una riorganizzazione della struttura aziendale , un modo per meglio concentrare le energie creatrici delle diverse divisioni per “spingere” nei settori con una prospettiva commerciale più allettante. Su tutti, la Mixed Reality introdotta nell’ultima release di Windows 10 come piattaforma d’elezione per le applicazioni native in realtà aumentata e virtuale (AR/VR).

Everyday Magic ed Evoke Studios , per cominciare, sono destinati a essere fusi in una singola entità: il primo studio è responsabile della morte di Paint e dello sviluppo di Paint 3D oltre che di Mixed Reality Viewer, mentre il secondo ha sviluppato le app UWP Foto e Video incluse in Windows 10.

È stato poi creato un nuovo studio dedicato espressamente alla piattaforma Mixed Reality , con l’obiettivo dichiarato di implementare le nuove esperienze AR/VR adattandole all’ambiente di lavoro. Un’altra divisione del tutto nuova è Pentad, questa volta dedicata alla ricerca sull’intelligenza artificiale, Cortana e Bing. La divisione NEXT, infine, è pensata per “spingere l’azienda oltre” (cioè per far crescere il fatturato) grazie al potere dei dati, le nuove opportunità del settore educativo e altro.

Il management di Microsoft è evidentemente convinto della validità di un’offerta come Mixed Reality e prodotti connessi, ma è proprio sul destino commerciale dei summenzionati prodotti che il mercato sembra voler esprimere un giudizio non esattamente lusinghiero.

I caschetti VR commercializzati dai partner storici di Redmond, infatti, sono ora disponibili a metà del prezzo già pochi mesi dopo il loro debutto: al “modico” prezzo di $200 è oggi possibile portarsi a casa un HMD di HP, Dell, Acer o Lenovo, un risultato certo frutto dell’abbassamento di prezzo da parte della concorrenza di fascia alta (Oculus Rift, HTC Vive) ma anche un segno, forse, del fatto che la Mixed Reality potrebbe presto diventare l’ennesimo cadavere nella soffitta di Microsoft che fa compagnia al (poco) compianto Kinect.

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Pubblicato il
31 gen 2018
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