Word e PowerPoint descrivono le immagini da soli: ecco come

Word e PowerPoint descrivono le immagini da soli: ecco come

I PC Copilot+ ricevono una nuova funzione di accessibilità. Word e PowerPoint generano automaticamente testi alternativi per le immagini, anche offline.
Word e PowerPoint descrivono le immagini da soli: ecco come
I PC Copilot+ ricevono una nuova funzione di accessibilità. Word e PowerPoint generano automaticamente testi alternativi per le immagini, anche offline.

Chi possiede un PC Copilot+, quelli con la NPU capace di macinare oltre 40 trilioni di operazioni al secondo, ha un motivo in più per sentirsi speciale. Word e PowerPoint sono in grado di descrivere le immagini in automatico e per di più, offline. Un piccolo miracolo di accessibilità.

PC Copilot+: Word e PowerPoint generano descrizioni delle immagini in automatico

Il team Microsoft Office Accessibility ha introdotto una nuova funzione pensata per eliminare una delle seccature più comuni quando si lavora con documenti: la compilazione del testo alternativo delle immagini. È quel campo che andrebbe compilato ogni volta che si inserisce un’immagine, ma che spesso viene ignorato perché sembra inutile o superfluo. Peccato che per chi usa uno screen reader, persone con disabilità visive che si affidano a software che leggono ad alta voce il contenuto dello schermo, quel testo è l’unica modo per capire cosa rappresenta quell’immagine.

Qui entra in scena la Neural Processing Unit. Questi chip specializzati, presenti solo nei PC Copilot+ di ultima generazione, sono progettati per far girare modelli di intelligenza artificiale direttamente sul dispositivo, senza dover mandare i dati a vagare per i server di qualche data center.

Quindi, basta inserire un’immagine su Word o PowerPoint, per vedere comparire magicamente una descrizione già bell’e pronta nella parte inferiore dell’immagine. Si può approvare con un clic, modificare se sembra sembra imprecisa, o ignorarla completamente tornando alle vecchie abitudini.

Si trascina una foto nel documento Word o nella presentazione PowerPoint, e l’intelligenza artificiale locale si mette al lavoro. Compare una piccola etichetta sotto l’immagine con il suggerimento di testo alternativo. Se va bene, è sufficiente premere “Approva”. Se si vuole personalizzare, si clicca su “Modifica” e si apre il pannello dedicato dov’è possibile sistemare la descrizione come si preferisce.

Per le immagini già presenti nei documenti, si possono selezionarle e andare su Formato immagine > Testo alternativo. Oppure, andare su Revisione > Verifica accessibilità e poi Testo alternativo mancante. A quel punto, un clic su “Genera testo alternativo per me” e la NPU sforna una descrizione contestualizzata e ricca di dettagli.

Il club esclusivo dei PC Copilot+

Naturalmente, questa funzione di accessibilità non è per tutti. Serve un PC Copilot+, ovvero uno di quei computer Windows 11 con una NPU sufficientemente potente. Microsoft ha costruito attorno a questi dispositivi un intero ecosistema di funzioni esclusive: Recall (quella che ricorda tutto quello che si fa, con tutti i problemi di privacy annessi), Cocreator su Paint, Windows Studio Effects, Sottotitoli in tempo reale e Super risoluzione automatica.

Il testo alternativo automatico si aggiunge ora a questa lista di privilegi. Per usare questa funzione servono Word e PowerPoint per Windows, un abbonamento Microsoft 365 attivo, Windows 11 Versione 2512 (Build 19530.20006) o successiva, e, come già detto, un PC Copilot+.

L’accessibilità come effetto collaterale dell’AI

È curioso vedere come l’accessibilità stia facendo passi avanti come effetto collaterale della corsa all’intelligenza artificiale. Per anni, elementi fondamentali come il testo alternativo delle immagini sono stati trattati come una buona pratica solo a livello teorico… Ora che l’AI può generarlo automaticamente, diventa improvvisamente una funzione da sbandierare. Meglio così, per carità, non importa come ci siamo arrivati, l’importante è che i documenti diventino più accessibili.

Il fatto che tutto avvenga offline è un punto a favore non trascurabile. Niente dati personali spediti al cloud, niente attese per elaborazioni remote, niente problemi se si sta lavorando senza connessione Internet.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
23 dic 2025
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