YouTube, porte aperte ai video verticali

YouTube, porte aperte ai video verticali

YouTube fa crollare il dogma dei 16:9 e adatta player e pagine per ospitare su desktop i video verticali e quelli 4:3 senza fastidiose barre laterali.
YouTube, porte aperte ai video verticali
YouTube fa crollare il dogma dei 16:9 e adatta player e pagine per ospitare su desktop i video verticali e quelli 4:3 senza fastidiose barre laterali.

Per certi versi è un momento storico: YouTube, la più importante repository video disponibile oggi, adatta il proprio player su piattaforma desktop per ospitare video di qualsivoglia formato. Se fino ad oggi l’esperienza era pienamente gradevole soltanto con certi formati (in particolare il 16:9 orizzontale), d’ora innanzi sarà il player ad adattarsi per fare in modo che il filmato possa essere riprodotto al meglio delle sue possibilità.

YouTube sdogana i video verticali

Questo significa anzitutto una grande novità: i video verticali, quelli tipicamente girati con lo smartphone, diventano parte integrante del linguaggio di YouTube. La vittoria del mobile sul desktop, ma soprattutto la vittoria dei social network su ogni standard antecedente: l’imporsi del video verticale ha trasformato l’esperienza YouTube in un collo di bottiglia ed ora Google ha voluto sistemare questo problema adattando automaticamente il player e la pagina per la miglior visualizzazione possibile.

Video verticali

In precedenza succedeva che ai video verticali venissero affiancate bande nere che riempivano il player: d’ora innanzi il video viene riprodotto naturalmente, fianco a fianco con i consigli sui video successivi da visualizzare, con la descrizione che viene spostata in basso.

Video verticali su YouTube: prima e dopo

Il risultato è immediatamente disponibile sui video già caricati in passato in formato verticale e oggi meglio ospitati sulla pagina grazie alle novità introdotte sull’interfaccia: la novità non è invece al momento disponibile nei formati embed.

Video 4:3

L’adattamento non vale soltanto per i formati di tipo 9:16 o similari, ma vale altresì per i video 4:3. Anche in questo caso il player saprà riempire adeguatamente lo spazio senza il bisogno di trasformare il filmato in un 16:9 con bande scure laterali. Anche in questo caso, inoltre, a farne le spese è la descrizione, che scorre verso il basso in favore della maggior altezza del player sulla pagina. Il migliore esempio per questo tipo di formato è il primissimo video caricato su YouTube in quel lontano 23 aprile 2005: “Me at the zoo” è in formato 4:3, ed ora su YouTube lo si potrà vedere così:

Piccoli accorgimenti sono inoltre previsti per il tradizionale formato 16:9, minuzie utili semplicemente ad omologare l’esperienza di visione con i nuovi formati in entrata.

Un nuovo linguaggio

Data l’incredibile importanza di YouTube nel mondo video, c’è da immaginare un effetto collaterale immediato a questa novità: i video verticali sono ufficialmente e definitivamente sdoganati, fuoriuscendo dall’ambito dei social (o della memoria privata degli smartphone) per diventare un nuovo canale di espressione. E come tale, c’è da immaginare che possa presto diventare la base di nuove creazioni per artisti, youtuber e altri. Il formato verticale del resto ha alcuni significati forti dentro di sé: è il formato del video improvvisato, della dimensione mobile, dell’espressione “live”, dell’immediatezza da social network, del compromesso qualitativo dettato dalla videocamera dello smartphone. Ognuno di questi elementi contribuisce a scrivere le regole di un linguaggio che in molti potranno utilizzare per dare nuova e piena espressione alla propria creatività.

YouTube che fino ad oggi aveva dettato le regole di chi avesse voluto sfruttarne la piattaforma, apre così a nuove potenti opportunità: il mondo a 16:9 diventerà in molti casi un 9:16, mentre i 4:3 saranno perlopiù dedicati ai filmati di archivio delle vecchie videocamere o dei primissimi smartphone. A ognuno il suo, cercando di confermare il fatto che YouTube sia il miglior player per qualsivoglia contenuto si abbia a disposizione.

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Pubblicato il 31 lug 2018
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