Zoom: Damien Hooper-Campbell per diversità e inclusione

L'uomo di Zoom per la diversità e l'inclusione

Oggi la società annuncia l'assunzione di Damien Hooper-Campbell: sarà Chief Diversity Officer al lavoro sui valori di diversità e inclusione.
L'uomo di Zoom per la diversità e l'inclusione
Oggi la società annuncia l'assunzione di Damien Hooper-Campbell: sarà Chief Diversity Officer al lavoro sui valori di diversità e inclusione.

Dopo aver svolto compiti simili in realtà del calibro di eBay e Google, oggi Damien Hooper-Campbell (nella foto più avanti) diventa ufficialmente Chief Diversity Officer di Zoom. L’annuncio arriva proprio nei giorni che oltreoceano vedono accendersi le discussioni in merito a razzismo e discriminazioni in conseguenza ai tragici fatti di Minneapolis.

Damien Hooper-Campbell è Chief Diversity Officer di Zoom

Al servizio del CEO Eric S. Yuan si occuperà di garantire che la cultura aziendale sia in linea con i principi di diversità e inclusione. Riportiamo di seguito un estratto in forma tradotta di quanto si legge nel comunicato stampa che annuncia l’assunzione.

Zoom è impegnata nel mantenere un ambiente equo, rispettoso e inclusivo sulla propria piattaforma per tutti gli utenti indipendentemente dal loro background. La società è altrettanto impegnata nell’assicurare che diversità e inclusione siano centrali per la cultura e l’organizzazione interna.

Damien Hooper-Campbell è il Chief Diversity Officer di Zoom

Un ennesimo step nel percorso intrapreso dal gruppo con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle un momento non semplice, nonostante la forte crescita in termini di user base, per via di problematiche riguardanti il funzionamento del servizio e la sua affidabilità ora almeno in parte risolte.

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Quella di Damien Hooper-Campbell non è che l’ultima assunzione annunciata di recente da Zoom per quanto riguarda il proprio organigramma. Solo pochi giorni fa è toccato a Velchamy Sankarlingam (già in Cisco e VMware), nuovo President of Product and Engineering, mentre a inizio aprile Alex Stamos (ex Facebook) si è unito alla software house per offrire un contributo utile a migliorare la piattaforma per quanto concerne gli aspetti legati a sicurezza e privacy.

Fonte: Zoom
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Pubblicato il
1 giu 2020
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