30 anni di WWW: era il 12 marzo 1989

30 anni di WWW: era il 12 marzo 1989

Il World Wide Web compie 30 anni: l'idea visionaria di Tim Berners-Lee, che dai laboratori del CERN ha innescato una vera e propria rivoluzione.
30 anni di WWW: era il 12 marzo 1989
Il World Wide Web compie 30 anni: l'idea visionaria di Tim Berners-Lee, che dai laboratori del CERN ha innescato una vera e propria rivoluzione.

Se oggi abbiamo la possibilità noi di scrivere su queste pagine e voi di leggerle è perché un visionario, tre decenni fa, ha immaginato un nuovo modo per organizzare le informazioni: il Web compie 30 anni e non ci possiamo esimere dal rendere omaggio all’idea di Tim-Berners Lee, nata e cresciuta tra i laboratori del CERN, prima scintilla di quella che di lì a poco avrebbe innescato una vera e propria rivoluzione.

Il 12 marzo 1989 è nato il World Wide Web. E la rivoluzione è in pieno svolgimento, fuori e dentro di noi.

Il Web compie 30 anni

Non è certo l’ennesimo utilizzo fuori luogo del termine, poiché a tutti gli effetti di una rivoluzione si è trattato. Tutto ha avuto inizio nei primi anni’80 con un progetto software chiamato ENQUIRE (in omaggio al libro di how-to “Enquire Within upon Everything”). Nel 1988 la prima connessione IP in grado di mettere in collegamento un terminale collocato in Europa e uno in Nord America. Poi venne la proposta Mesh inoltrata il 12 marzo 1989 ai vertici del CERN, all’interno della quale per illustrare il funzionamento di una rete globale Berners-Lee fece ricorso al termine “Web”, avviando così il percorso che di lì a poco avrebbe portato a sperimentarne un impiego su scala globale, dando vita al World Wide Web che oggi tutti noi conosciamo.

Com'era il Web in origine: "Benvenuti nell'universo dell'ipertesto"

L’idea di Tim-Berners Lee

Il primo server era basato su una macchina NeXT, commercializzata dalla società fondata da Steve Jobs in seguito alla sua temporanea uscita da Apple. Di seguito un’immagine della replica celebrativa realizzata dal CERN: sul fianco è riprodotto anche il messaggio apposto da Dominique Bertola, collega di Tim-Berners Lee, per evitare che qualcuno inavvertitamente spegnesse il primo server della storia.

Questa macchina è un server, non spegnetela!

Una replica del computer NeXT sul quale Tim Berners-Lee ha basato il primo server WWW della storia

Nel 1993 l’istituto svizzero, ormai consapevole delle potenzialità di ciò che originariamente era stato concepito come un progetto destinato all’organizzazione delle informazioni all’interno delle proprie mura, decise di renderlo disponibile a livello globale, trasformando il Web in uno standard aperto e universale.

La proposta di Tim Berners-Lee

La proposta di Tim Berners-Lee nasce dall’esigenza di offrire al CERN un sistema più efficiente per il reperimento delle informazioni, per evitare di smarrire i documenti e per un più facile tracciamento delle fonti. Risolvere un problema simile imponeva un cambio dei paradigmi di archiviazione utilizzati fino a quel momento e, soprattutto, la necessità di collegare tutte le risorse disponibili per far sì che potessero essere raggiunte con maggior semplicità.

Il 12 marzo 1989 il documento viene redatto:

La proposta di Tim Berners-Lee

Quel che è descritto è un sistema basato sul concetto di ipertesto: ogni singola risorsa sarebbe così stata reperibile tramite link, qualunque fosse la macchina sulla quale era conservata. Il World Wide Web è pertanto nato idealmente come un linguaggio standard attraverso il quale archiviare, linkare e identificare le risorse affinché fossero universalmente disponibili e raggiungibili.

Il resto è storia.

WWW, il primo browser

Di recente il CERN ha pubblicato una riedizione del primo browser, datato 1990, chiamato proprio WorldWideWeb e descritto nel documento “Information Management: A Proposal” firmato a quattro mani da Tim Berners-Lee e dal collega Robert Cailliau.

Come avremmo visto Punto Informatico nel 1990, con il browser WorldWideWeb del CERN

Vi si può accedere all’indirizzo worldwideweb.cern.ch, per un salto indietro nel tempo, per respirare l’atmosfera di quando i fogli CSS nemmeno erano un’idea e i collegamenti ipertestuali si aprivano con un doppio click. Qui sopra il layout del Punto Informatico odierno visto da un computer di trent’anni fa.

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Pubblicato il 11 mar 2019
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