5G, Antitrust ferma piano a Roma: dubbi su fattibilità progetto

5G, Antitrust ferma piano a Roma: dubbi su fattibilità progetto

Il piano per l'espansione del 5G a Roma è in pausa: Antitrust stoppa il progetto per "porre in essere misure correttive".
5G, Antitrust ferma piano a Roma: dubbi su fattibilità progetto
Il piano per l'espansione del 5G a Roma è in pausa: Antitrust stoppa il progetto per "porre in essere misure correttive".

Il piano per l’espansione della rete mobile 5G a Roma ha visto lo scorso maggio la conferma del bando da 97,7 milioni di euro, con il quale la capitale spera di ottimizzare la connessione nel territorio tra Wi-Fi, IoT e altre soluzioni in tutti i luoghi pubblici. Purtroppo, però, il Garante della Concorrenza e del Mercato ha posto il suo “alt” alla realizzazione del progetto, in quanto il Campidoglio dovrà prima applicare le “misure correttive necessarie a ripristinare le corrette dinamiche concorrenziali”.

Pausa al piano 5G per Roma capitale: che succede?

Come ripreso dal Corriere Comunicazioni, il Progetto 5G agli occhi dell’Antitrust non terrebbe adeguatamente in conto il contesto del mercato delle comunicazioni elettroniche su rete mobile, dove negli ultimi anni molti operatori hanno deciso di investire al fine di acquisire le frequenze idonee allo sviluppo delle reti e ristrutturare le componenti attive e passive a disposizione.

Di conseguenza, la proposta di partenariato, così come definita nella Delibera e negli Atti di Gara, “presenta significative criticità che non solo compromettono le dinamiche competitive tra gli operatori, ma pongono dubbi sull’effettiva fattibilità del Progetto”.

Italia 5G

Scendendo nel dettaglio, l’Autorità evidenzia la criticità relativa alla “creazione della rete 5G interamente ex novo senza tener conto delle infrastrutture esistenti e di quelle che, in base ai piani di investimento pubblici e privati, saranno realizzate nei prossimi anni”. Non mancano quindi perplessità relative alla “scelta di non prevedere tra i requisiti di gara la titolarità di diritti d’uso di frequenze di ciascun partecipante singolo o di almeno un partecipante laddove un’offerta sia presentata in forme associate”. Infine, si parla della bassa trasparenza dei requisiti per partecipare alla gara, e dell’assenza di obiettivi di connettività chiari e misurabili.

L’amministrazione comunale non sembra però particolarmente preoccupata dei rilievi dell’Antitrust: il Campidoglio afferma in una nota che queste segnalazioni non implicheranno alcun rallentamento del processo in atto: “Roma Capitale precisa che non solo fornirà tutti i chiarimenti richiesti, ma si farà parte attiva per promuovere un dialogo con tutti gli operatori del settore per la migliore configurazione possibile della rete, che sfrutti appieno gli investimenti già realizzati e, al contempo, indirizzi lo sviluppo del progetto nell’interesse tanto degli operatori, quanto dei cittadini e della Capitale”, ha concluso.

Fonte: CorCom
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Pubblicato il
28 lug 2023
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