ChatGPT è spesso la prima intelligenza artificiale che le persone provano. Lo strumento è più facile che mai da usare, ma la maggior parte delle persone non sfrutta appieno le sue capacità. Commette una serie di piccoli errori ripetitivi che limitano ciò che l’AI può fare.
Per chi usa la versione gratuita con un numero limitato di richieste giornaliere, sapere come evitare questi errori può fare davvero la differenza. Ma anche se si ha l’abbonamento premium, probabilmente si sta sprecando potenziale semplicemente perché non si usa ChatGPT nel modo giusto.
ChatGPT, 9 errori da evitare per ottenere di più
Ecco i nove errori più comuni che le persone fanno con ChatGPT e, soprattutto, come smettere di farli. Molti di questi problemi sono stati attenuati con il nuovo modello, ma capire dove si sbaglia aiuta a ottenere risultati migliori indipendentemente dalla versione che si usa.
1. Usare solo la finestra di chat (e ignorare tutto il resto)
Trattare ChatGPT come un semplice strumento per fare domande e risposte, è un errore, perché si ignorano completamente funzionalità come caricamento file, immagini, voce e memoria. È come comprare uno smartphone e usarlo solo per telefonare. È un peccato
ChatGPT può analizzare documenti, interpretare immagini, rispondere a comandi vocali, ricordare preferenze, fare acquisti, generare immagini, programmare. Ma se si usa solo la chat testuale, tutto questo va sprecato. Ad esempio, invece di copiare e incollare paragrafi da un PDF per fare un riassunto, basta caricare il file, oppure invece di descrivere un errore nel codice, si può fare uno screenshot e farlo diagnosticare all’istante.
2. Non usare i Progetti per lavori complessi
Anche gestire lavori complessi, come articoli, piani, ricerche, progetti creativi, in chat isolate o addirittura fuori da ChatGPT è un grosso sbaglio. Quando ogni conversazione è separata, si deve ricostruire il contesto ogni volta.
I Progetti permettono di conservare tutte le chat correlate in un unico spazio. È possibile caricare documenti di riferimento, stabilire linee guida, e ChatGPT attingerà da tutto questo materiale senza ulteriori spiegazioni.
Ad esempio, si può chiedere: Crea un Progetto per [argomento] e carica questi documenti di riferimento. D’ora in poi userò questo spazio per tutte le conversazioni correlate.
3. Aspettarsi che la prima risposta sia perfetta
La prima risposta non è mai quella definitiva, ma l’inizio di una conversazione. Quando non soddisfa le aspettative, molti mollano subito pensando che ChatGPT sia inutile. Ma il chatbot è progettato per migliorare attraverso iterazioni, non per centrare il bersaglio al primo tentativo. Bisogna considerare la prima risposta una bozza di lavoro, su cui poi intervenire, chiedendo ad esempio di rendere il testo meno formale, più breve o elaborato. E si continua a perfezionare finché non si ottiene quello che si vuole.
Si può aprire anche una nuova scheda e inviare la stessa richiesta in una finestra separata. Così si avranno due versioni diverse da confrontare e si potrà scegliere la migliore o combinare elementi di entrambe. Sembra sciocco, ma funziona incredibilmente bene.
4. Usare ChatGPT solo per compiti di produttività
Relegare ChatGPT a compiti basilari, come scrivere email, riassumere documenti, correggere bozze, significa non sfruttare le sue capacità di analisi avanzata. Può aiutare a prendere decisioni, valutare compromessi e inquadrare situazioni complicate. Non serve solo a svolgere attività, ma a ragionare insieme su un problema. Prima di sottoporre un’idea al capo, a un partner o a un collega, si può usare ChatGPT per metterla alla prova: individuare debolezze, anticipare obiezioni, esplorare alternative. È un modo per vedere il problema da più punti di vista e arrivare più preparati.
Ad esempio, si può chiedere: Ho questa idea: [descrizione]. Analizza pro, contro e possibili conseguenze non ovvie.
, oppure Devo scegliere tra [opzione A] e [opzione B]. Aiutami a valutare quale ha più senso considerando [fattori].
5. Scrivere prompt eccessivamente complicati
Molti sono convinti che scrivere prompt lunghi e complessi diano risultati migliori. Spesso è vero il contrario. Prompt troppo complicati generano solo confusione, mentre meno è meglio. Basta esprimere semplicemente quello che si ha in mente e concentrarsi su cosa si vuole, non su come formularlo tecnicamente.
Prompt complicato (da evitare):Agisci come un esperto copywriter con 10 anni di esperienza in comunicazione aziendale B2B, genera un’email professionale che rispetti questi parametri: tono formale ma accessibile, lunghezza 150-200 parole, struttura in 3 paragrafi, includi call to action alla fine, evita linguaggio eccessivamente tecnico, ma sii professionale.
Prompt semplice (migliore): Scrivi un’email professionale ma cordiale a un potenziale cliente. Circa 150 parole, tre paragrafi, con call to action.”
Il secondo funziona meglio. Sempre.
6. Non correggere ChatGPT quando sbaglia
Anche ChatGPT sbaglia, non è perfetto, ma bisogna dire esplicitamente dov’è l’errore, ad esempio Non è quello che intendevo. Volevo [spiegazione più chiara].
, oppure Hai frainteso il punto. Sto chiedendo [riformulazione]
. Altrimenti continuerà nella stessa direzione sbagliata. Non bisogna avere paura di essere diretti. ChatGPT non si offende e le correzioni migliorano i risultati successivi.
7. Dimenticare che mantiene il contesto nel tempo
Non serve ripetere le stesse informazioni in ogni chat o ricominciare da capo quando si riprende una conversazione. ChatGPT può mantenere il contesto tra conversazioni e ricordare informazioni importanti. Ma molti non lo sanno o non sfruttano questa capacità.
Ad esempio, invece di usare la funzione di ricerca per trovare conversazioni passate, basta chiedere semplicemente: Torniamo alla nostra conversazione su [argomento] di una settimana fa.
, oppure Hai presente quel progetto di cui stavamo parlando? Continuiamo da lì
.
8. Trattare ChatGPT come un motore di ricerca
ChatGPT non è un motore di ricerca, l’abbiamo detto molte volte. È uno strumento di conversazione progettato per dialogare. Trattarlo come Google significa sprecare le sue abilità. È molto bravo a comprendere l’intento, quindi non serve concentrarsi su parole chiave. Basta esprimere semplicemente quello che frulla per la testa e premere invio. E quando una domanda è vaga o poco specifica, ChatGPT ora fa domande di follow-up più intelligenti invece di azzardare ipotesi con sicurezza eccessiva.
Grazie al recente aggiornamento, ChatGPT ha meno allucinazioni anche quando si è vaghi. Ma è comunque meglio essere chiari quando l’accuratezza è un fattore critico.
9. Presumere che non possa gestire problemi umani complessi
ChatGPT non è umano e non può sostituire un terapeuta. Ma proprio perché non è umano, può essere utile per valutare situazioni emotivamente complesse o ambigue. Il nuovo modello è capace di intercettare i dubbi riguardo a scelte di vita e carriera senza fingere di avere risposte definitive. Non è più così sicuro di sé come le versioni precedenti, il che paradossalmente lo rende più utile per situazioni confuse dove non esistono risposte chiare.
ChatGPT può essere utile per prendere decisioni di carriera complicate con fattori contrastanti, situazioni relazionali ambigue dove ci sono pro e contro, quando si ha bisogno di un punto di vista esternao senza giudizio. Ad esempio, si può chiedere: Mi trovo in questa situazione: [descrizione]. Questi sono i fattori da considerare: [lista]. Aiutami a pensarci chiaramente senza dirmi cosa fare.
, oppure Devo prendere una decisione difficile [indicare decisione]. Quali prospettive potrei non aver considerato?
, o ancora: Ho sentimenti contrastanti su [situazione]. Aiutami a mettere in ordine i miei pensieri.
Ovviamente, ChatGPT non può sostituire supporto professionale quando serve davvero. Ma può aiutare a schiarirsi le idee prima di prendere decisioni importanti.