Non c’è pace per AACS LA , il consorzio sviluppatore e promotore della tecnologia anticopia più attaccata dai tempi del “CSS” sui DVD. Dopo la revoca della processing key in grado di sbloccare tutti i dischi HD DVD e Blu-ray immessi sul mercato fino ad ora, e la successiva riapertura dei lucchetti da parte di AnyDVD HD, viene ora pubblicata in rete una nuova processing key , in grado di sbloccare i videodischi recenti senza la necessità di un software proprietario e a pagamento come AnyDVD HD.
A renderlo pubblico è arnezami , ormai celeberrimo smanettone che ha scoperto l’esistenza della processing key, e lo fa ancora una volta dal forum di Doom9 , da sempre linea di fronte nella guerra infinita tra hacker e industria dello spettacolo. La chiave, a quanto si può leggere nel thread aperto da arnezami, è stata in origine comunicata dall’utente “BtCB” sul weblog del celebre esperto di DRM e acclamato docente di Princeton, Ed Felten.
La chiave è apparsa tra i commenti del “famigerato” post genera-codici , messo in linea da Felten per ridicolizzare la pretesa dell’industria di possedere il copyright su una stringa esadecimale a 128 bit. “Quanto scommettete che è la nuova processing key?” commenta ilare BtCB nel suo post rivelatore, e qualcuno ipotizza che la chiave spezza-AACS sia uscita fuori proprio usando lo script integrato sul weblog del professore .
“È una gara. AACS sta perdendo”, commenta diretto Cory Doctorow su Boing Boing . “La cosa stupefacente – continua Doctorow – è che l’industria dell’intrattenimento continui a buttare dollari giù nel pozzo delle DRM”, rendendo consapevolmente i propri prodotti “meno attraenti per i consumatore con la magica e non funzionale tecnologia anti-copia”.
Ma oltre che dagli sforzi di chi si diverte a battere pro-bono sistemi di protezione costati impegno, tempo e denaro, AACS sta per essere minacciata da una querelle legale per mere questioni di brevetto: la società specializzata in crittografia Certicom ha appena citato in tribunale Sony Corporation, per il presunto utilizzo non autorizzato del suo ritrovato Elliptic Curve Cryptography (ECC).
La complessa questione – a cui dedica un approfondimento BetaNews – riguarda due diverse tecnologie, da anni registrate da Certicom all’ufficio brevetti americano. La prima, registrata con il numero 6.563.928 , riguarda appunto le ECC (di cui è disponibile un tutorial sul sito della società), i cui dettami sarebbero stati inglobati nei prodotti Sony che sfruttano la protezione AACS, inclusi PlayStation 3, lettori Blu-ray, computer della linea Vaio e via di questo passo. Il secondo brevetto, numero di registro 6.704.870 , interesserebbe la tecnologia “Digital signatures on a smartcard”, usata anch’essa da Sony nei suoi dispositivi.
Il sistema di crittografia dietro ECC sarebbe poi impiegato dalla tecnologia di protezione Digital Transmission Content Protection (DTCP). Assieme a Sony, sono sviluppatori dello standard Intel, Hitachi, Matsushita e Toshiba (fondatrice del gruppo di promozione dello standard hi-def HD DVD). Se le accuse di Certicom si rivelassero esatte, ognuna di queste società e i prodotti sottostanti sarebbero passibili di denuncia in tribunale per infrazione di brevetto .
Certicom millanta diplomazia, sostenendo che ha tutte le intenzioni di risolvere il problema tramite un accordo extra-giudiziario con Sony. Ma si dichiara comunque pronta a procedere verso “la fase successiva” della querelle, andando quindi allo scontro legale definitivo , qualora la multinazionale nipponica si dimostrasse meno ragionevole del previsto.
Incidentalmente, un utilizzatore ben noto della tecnologia ECC, riporta BetaNews , è il governo federale americano. Che Certicom sia pronta a denunciare anche gli USA? Improbabile, visto che, almeno in questo caso, la NSA è un utente legittimo e paga per una regolare licenza di sfruttamento del criptosistema .
Alfonso Maruccia