Accordo BT - Virgin per la Tv mobile

Accordo BT - Virgin per la Tv mobile

La commercializzazione della soluzione BT Movio dovrebbe vedere la luce entro quest'estate
La commercializzazione della soluzione BT Movio dovrebbe vedere la luce entro quest'estate


Barcellona – British Telecom ha annunciato al 3GSM World Congress che sarà Virgin Mobile UK il suo primo cliente del servizio che permetterà di trasmettere programmi televisivi sui telefoni cellulari.

La Virgin sarà inoltre la prima azienda TLC europea a offrire il servizio. Accettando l’offerta di BT, ne utilizzerà la soluzione di TV Mobile “Movio”, per offrire sui telefoni cellulari dei suoi clienti cinque canali di Tv digitale e 350 canali radio.

Le aziende di telefonia mobile ripongono molta fiducia sul “matrimonio” tra telefonia cellulare e TV. Sperano infatti nei risultati che questo business potenzialmente può garantire. Secondo alcune stime basate su sperimentazioni e sondaggi, il Regno Unito sembra un terreno fertile in questo senso. Gli utenti sembrerebbero infatti interessati ad avere un servizio di intrattenimento radiotelevisivo sul proprio cellulare: da una ricerca effettuata da BT e Virgin lo scorso mese, è emerso che su un migliaio di utenti intervistati, due terzi sarebbero disposti a pagare un canone fino a 8 sterline (più o meno 13 euro) al mese.

Emma Lloyd, responsabile di BT Movio, afferma che il servizio sarà lanciato per la prossima estate e inizialmente sarà fruibile sullo smartphone Trilogy della taiwanese HTC , un triband GSM/GPRS con display da 2,2 pollici, risoluzione da 240×320 pixel e 65mila colori, con fotocamera da 1,3 megapixel. BT Movio trasmetterà un segnale che sarà captato da un microchip inserito nell’apparecchio.

“Non sarà un download e nemmeno una connessione, sarà puro segnale televisivo esattamente come quello ricevuto a casa” afferma Graeme Hutchinson, direttore commerciale Virgin, il quale aggiunge che Movio si basa sulla piattaforma DAB (Digital Audio Broadcast), preferita alla tecnologia DVB-H, che potrà fornire una più ampia scelta di canali, ma il cui sviluppo richiede ancora tempo.

Dario Bonacina

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Pubblicato il 17 feb 2006
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