L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione di circa 256 milioni di euro a Ryanair per abuso di posizione dominante. La compagnia aerea irlandese ha impedito alle agenzie di viaggio di acquistare i biglietti dei voli sul sito ufficiale. Ciò è avvenuto adottando una serie di ostacoli tra aprile 2023 e aprile 2025. Ryanair ha comunicato che presenterà appello contro la decisione “bizzarra e infondata”.
Scontro legale tra AGCM e Ryanair
L’autorità antitrust ha avviato il procedimento a metà settembre 2023 per verificare l’esistenza di un possibile abuso di posizione dominante in violazione della legge antitrust italiana e dell’art. 102 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). All’istruttoria hanno partecipato varie associazioni di categoria delle agenzie di viaggio e cinque OTA (Online Travel Agency), tra cui eDreams, Lastminute e Booking.
Al termine del procedimento, AGCM ha accertato un abuso di posizione dominante da parte di Ryanair attraverso l’uso di pratiche scorrette che hanno ostacolato l’acquisto dei biglietti sul sito ufficiale alle agenzie di viaggio (online e fisiche) in combinazione con voli di altre compagnie aeree e/o servizi accessori.
In dettaglio, Ryanair ha adottato tre pratiche scorrette. La prima, a partire da metà aprile 2023, prevedeva la verifica dell’identità dell’utente tramite riconoscimento facciale, se il suo biglietto era stato acquistato con l’account dell’agenzia di viaggio. Solo così era possibile effettuare il check-in online e non pagare i 75 euro in aeroporto.
A partire da dicembre 2023 (dopo l’avvio del procedimento), Ryanair ha bloccato l’acquisto online dei biglietti da parte delle agenzie di viaggio, impedendo l’uso del metodo di pagamento o chiudendo gli account. All’inizio del 2024, infine, la compagnia aerea ha imposto la sottoscrizione di accordi di partnership alle agenzie online e l’uso del canale Travel Agent Direct alle agenzie fisiche con diverse limitazioni, come numero ridotto dei voli e impossibilità di acquistare i servizi accessori.
Tali condotte, terminate ad aprile 2025, hanno causato danni economici alle agenzie di viaggio, ridotto la concorrenza e limitato la scelta ai consumatori. L’autorità antitrust ha pertanto inflitto una sanzione di 255.761.692 euro a Ryanair.
La compagnia aerea irlandese ha immediatamente risposto con un comunicato stampa. La decisione di AGCM verrà impugnata, in quanto è stata ignorata la sentenza della corte di appello di Milano (gennaio 2024) che conferma la correttezza del modello di vendita dei biglietti. Ryanair afferma inoltre di non avere una posizione dominante nel mercato, in quanto devono essere inclusi altri mezzi di trasporto.