AdBlock, la cache delle librerie JS contro il tracciamento

AdBlock, la cache delle librerie JS contro il tracciamento

Il popolare add-on anti-pubblicità si aggiorna con una nuova funzionalità, un sistema potenzialmente in grado di velocizzare la navigazione in rete ma anche di proteggere la privacy dell'utente finale
Il popolare add-on anti-pubblicità si aggiorna con una nuova funzionalità, un sistema potenzialmente in grado di velocizzare la navigazione in rete ma anche di proteggere la privacy dell'utente finale

Una nuova versione di AdBlock distribuita in questi giorni presenta una novità di sicuro interesse per gli utenti più attenti alla riservatezza, una nuova opzione “generale” pensata per effettuare il salvataggio in locale delle “librerie Web” più popolari. Un modo per rendere la navigazione più veloce ma anche per tagliare le gambe agli strumenti di tracking invasivo in mano alle corporation di rete.

La nuova funzionalità è al momento presente solo nella versione di AdBlock disponibile per Chrome, ma gli sviluppatori hanno tutta l’intenzione di introdurre la novità anche nel componente per Firefox: una volta abilitata, l’opzione permetterà ad AdBlock di intercettare l’uso delle librerie JavaScript più usate, scaricarle sul PC e poi attingere alla cache locale piuttosto che ai server remoti a ogni tentativo di accesso successivo.

Gli sviluppatori hanno cominciato supportando jQuery, una libreria molto popolare che – tra le altre cose – viene ampiamente utilizzata su WordPress, mentre le future versioni di AdBlock aggiungeranno altri progetti JS come Bootstrap, Modernizr, AngularJS, Dojo e via elencando.

L’uso delle copie cache locali dovrebbe garantire una velocizzazione tangibile della navigazione sui siti e servizi Web, e dovrebbe altresì fornire una difesa aggiuntiva agli utenti contro il tracciamento messo in atto dai grandi network di trasmissione dei contenuti (CDN) in mano ai colossi di rete.

Corporation del calibro di Google, Microsoft e (molti) altri sfruttano infatti la popolarità delle librerie JS per tenere traccia degli utenti che visitano i rispettivi network, spiegano da AdBlock, e attingere alla cache locale piuttosto che ai server remoti dovrebbe rendere questo metodo di tracking inefficace.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
7 mar 2018
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