Advertising, braccio di ferro con Apple sui cookie

Advertising, braccio di ferro con Apple sui cookie

Il mondo dell'advertising si schiera contro una richiesta di permessi che Apple ha inserito in iOS per il tracciamento degli utenti sulle app.
Advertising, braccio di ferro con Apple sui cookie
Il mondo dell'advertising si schiera contro una richiesta di permessi che Apple ha inserito in iOS per il tracciamento degli utenti sulle app.

Il mondo dell’advertising europeo ha intrapreso un serrato braccio di ferro con Apple: motivo del contendere è una piccola – quanto decisiva – pop-up che potrebbe far desistere gli utenti dal concedere il diritto ad essere tracciati.

In ballo c’è qualcosa di ben più ampio della tutela della privacy degli utenti: motivo del contendere, infatti, è quella capacità di fornire pubblicità mirate per rendere migliori le performance delle inserzioni e più alti i prezzi richiesti alle aziende per i propri posizionamenti. A schierarsi contro Apple in questa questione v’è l’associazione IAB Europe, la quale ha pubblicato una lettera aperta esplicitamente rivolta a Tim Cook (CEO Apple) per chiedere a Cupertino un atteggiamento di maggior apertura nei confronti del comparto.

Apple ha introdotto infatti con iOS 14 una richiesta di conferma sulle app, tale per cui all’utente viene richiesto di confermare che si accetta il tracciamento a fini di advertising: ciò consente l’inserzione di pubblicità personalizzate e quindi meglio monetizzate da canali che fanno tipicamente riferimento a grandi intermediari quali Google o Facebook. Una richiesta ulteriore, però, significa una possibilità in più all’utente di dir di no: ciò potrebbe abbattere il numero di utenti ai quali è possibile proporre pubblicità mirate, riducendo le performance delle inserzioni ed abbattendo così l’interesse ad investire in questa direzione.

Benché firmata con il cappello di IAB Europe, la protesta sembra coinvolgere soprattutto il mondo dell’advertising francese con IAB France in prima fila accompagnata da una serie di protagonisti dell’adv d’oltralpe:

  • BVDW (Bundesverband Digitale Wirtschaft)
  • CPA (Collectif pour les acteurs du marketing digital)
  • Digital New Deal (Think Tank)
  • EMMA/ENPA (European Magazine Media Association/ European Newspaper Publishers’ Association)
  • EPC (European Publishers’ Council)
  • FEDMA (Federation of European Direct and Interactive Marketing) Bertrand Gié, President – Geste (Les éditeurs de contenus et de services en ligne)
  • IAB Europe
  • IAB France
  • IAB Tech Lab
  • MMAF (Mobile Marketing Association France)
  • NME (News Media Europe)
  • SNCD (Syndicat national de la communication directe)
  • SRI (Syndicat des régies internet)
  • UDECAM (Union Des Entreprises de Conseil et Achat Média)

Apple avrebbe già fatto sapere di voler scegliere una ricetta propria per mettere assieme mele e biscotti (lavorando su dati aggregati e non su tracking personali), ma la lettera aperta firmata dalle sedici sigle sembra dimostrare che il comparto non abbia colto di buon grado le spiegazioni provenienti da Cupertino. In ballo vi sono imponenti capitali, ma soprattutto il potere di controllarne i flussi. Apple sta giocando le proprie carte, ben sapendo che dietro le sigle in opposizione vi sono i principali competitor del gruppo.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
4 lug 2020
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