AI Act: Europa prima al mondo con la legge sull'IA

AI Act: Europa prima al mondo con la legge sull'IA

Semaforo verde dal Consiglio UE: la legge AI Act, prima nel suo genere al mondo, regolerà l'azione dell'intelligenza artificiale in Europa.
AI Act: Europa prima al mondo con la legge sull'IA
Semaforo verde dal Consiglio UE: la legge AI Act, prima nel suo genere al mondo, regolerà l'azione dell'intelligenza artificiale in Europa.

A poco più di due mesi di distanza dal via libera del Parlamento europeo, è giunta anche l’approvazione definitiva all’AI Act da parte del Consiglio dell’Unione europea. L’iter legislativo della legge sull’intelligenza artificiale è dunque concluso, ma la sua applicazione non sarà immediata. Per la versione integrale della documentazione pubblicata rimandiamo al comunicato stampa sulle pagine del sito istituzionale. Qui sintetizziamo scopi perseguiti e modalità di attuazione.

Via libera all’AI Act: l’Europa e l’intelligenza artificiale

Si tratta di un pacchetto normativo unico nel suo genere a livello globale, definito con l’obiettivo dichiarato di armonizzare le regole sull’IA, attraverso un approccio basato sulla valutazione dei rischi associati a questi sistemi, facendo leva sui principi di fiducia, di trasparenza e di responsabilità.

L’AI Act è stato studiato per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini europei, senza però porre freno all’innovazione, purché le novità introdotte dal settore risultino coerenti con quanto previsto. Ad esempio, sarà consentito eseguire lo sviluppo, il test e la validazione delle tecnologie all’interno di quelle che sono definite sandbox (ambienti controllati), prima del loro rollout nel mondo reale.

Gestione del rischio e pericoli inaccettabili

La legge etichetta le diverse tipologie di intelligenza artificiale in relazione ai rischi che comportano, applicando di conseguenza regole mirate. Alcune sono oggetto di un ban imposto a priori, poiché esposte a pericoli considerati inaccettabili: è il caso dei sistemi per la manipolazione cognitivo-comportamentale e di quelli che assegnano un punteggio sociale (rimandiamo a un articolo del 2018 inerente a un progetto di questo genere lanciato in Cina).

Sono inoltre proibiti l’impiego dell’IA per la cosiddetta polizia predittiva basata sulla profilazione e l’utilizzo dei dati biometrici per la classificazione delle persone secondo criteri come la razza, la religione o l’orientamento sessuale.

Un nuovo modello di governance

Dall’approvazione del Consiglio europeo emerge inoltre l’intenzione di costituire nuovi organi deputati all’applicazione e all’eventuale aggiornamento dell’AI Act. Si tratta di un AI Office interno alla Commissione europea, di un panel scientifico composto da esperti indipendenti, di un AI Board formato da rappresentanti degli stati membri e di un forum consultivo che le fornirà indicazioni tecniche necessarie.

Pesanti sanzioni per i trasgressori

Per le realtà ritenute in violazione di quanto previsto ci saranno pesanti sanzioni. Le somme saranno prestabilite oppure calcolate in base al fatturato dell’anno precedente, a seconda dei casi.

Le tempistiche dell’applicazione

Il prossimo step è quello che passerà dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, prevista già in settimana, poi entrerà in vigore a 20 giorni di distanza. L’applicazione è invece prevista dopo due anni, con alcune eccezioni specifiche.

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Pubblicato il
21 mag 2024
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