AI Act: Meta non firmerà il codice di condotta (update)

AI Act: Meta non firmerà il codice di condotta (update)

Meta ha comunicato che non firmerà il codice di condotta per i modelli AI general purpose perché introduce troppe incertezze giuridiche.
AI Act: Meta non firmerà il codice di condotta (update)
Meta ha comunicato che non firmerà il codice di condotta per i modelli AI general purpose perché introduce troppe incertezze giuridiche.

Meta ha comunicato che non firmerà il codice di condotta per i modelli AI general purpose (GPAI) pubblicato dalla Commissione europea il 10 luglio. Secondo Joel Kaplan, responsabile degli affari globali, il codice introduce troppe incertezze giuridiche per gli sviluppatori dei modelli.

Obblighi per GPAI in vigore dal 2 agosto

Gli obblighi per i modelli GPAI, previsti dall’AI Act, entreranno in vigore il prossimo 2 agosto. I provider dovranno quindi rispettare le relative disposizioni per i nuovi modelli introdotti a partire da questa data. Verranno applicate dal 2 agosto 2026 per i nuovi modelli e dal 2 agosto 2027 per i modelli già sul mercato (quindi partiranno i controlli e le eventuali sanzioni).

L’obiettivo del codice di condotta per i modelli GPAI è aiutare le aziende nell’implementazione delle misure necessarie per rispettare l’AI Act. Ci sono tre principali capitoli che riguardano trasparenza, copyright e sicurezza.

L’adesione al codice di condotta è volontaria (facoltativa), ma gli sviluppatori che decidono di adottarlo potranno ricevere una maggiore protezione legale nel caso in cui vengano accusate di violare la legge. Diverse aziende avevano chiesto di posticipare l’entrata in vigore di almeno due anni, ma la Commissione europea ha confermato la scadenza del 2 agosto 2025.

Joel Kaplan ha scritto su LinkedIn che Meta condivide le preoccupazioni sollevate da queste aziende, tra cui l’ostacolo allo sviluppo e all’implementazione dei modelli di intelligenza artificiale in Europa.

L’Europa sta seguendo la strada sbagliata in materia di AI. Abbiamo esaminato attentamente il codice di condotta della Commissione europea per i modelli AI general purpose e Meta non lo firmerà. Questo codice introduce una serie di incertezze giuridiche per gli sviluppatori di modelli, nonché misure che vanno ben oltre l’ambito di applicazione dell’AI Act.

Le sanzioni per la violazione dell’AI Act possono arrivare a 15 milioni di euro o al 3% del fatturato annuale globale. Chi non rispetta il divieto di sviluppare sistemi di AI con rischio inaccettabile può ricevere una multa fino a 35 milioni di euro o pari al 7% del fatturato annuale globale.

Aggiornamento (19/07/2025): anche Anitec-Assinform ha chiesto un rinvio di due anni dell’applicazione dell’AI Act.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
18 lug 2025
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