Eric Schmidt, ex CEO di Google e presidente della Commissione nazionale per la sicurezza dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti, ha espresso la sua preoccupazione per l’AI in una recente conferenza organizzata dal media americano Axios.
Ha fatto un paragone tra questa tecnologia e la creazione della bomba atomica nel 1945: “Dopo Nagasaki e Hiroshima, ci sono voluti 18 anni per raggiungere un trattato che vietasse i test e altri aspetti. Oggi non abbiamo questo tempo”.
Schmidt ha immaginato uno scenario oscuro in cui l’intelligenza artificiale potrebbe iniziare a prendere le proprie decisioni per fare le cose, anche in ambito militare. Ha affermato che le macchine potrebbero mentire agli umani e che sarebbe necessario creare un’organizzazione simile al Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite per fornire informazioni precise ai leader politici.
Le opinioni contrastanti degli esperti di IA
Schmidt non è l’unico esperto a preoccuparsi dei pericoli insiti di questa tecnologia. Mo Gawdat, ex dirigente di Google, ha dichiarato di temere che l’AI possa creare le proprie “macchine assassine”. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha condiviso i suoi timori: “Uno dei miei più grandi timori è che noi, questo settore, questa tecnologia possa causare danni significativi alla società. Se questa tecnologia va nella direzione sbagliata, può andare molto lontano (…) E vogliamo lavorare con il governo per evitare che ciò accada”.
Tuttavia, non tutti gli esperti di AI condividono questo punto di vista. Il francese Yann LeCun di Meta, ad esempio, ha risposto a questi dubbi in un’intervista ai colleghi del Financial Times: “Il dibattito sul rischio esistenziale è molto prematuro finché non avremo progettato un sistema in grado di rivaleggiare con un gatto in termini di capacità di apprendimento. Cosa che al momento non avviene”.
Un dibattito aperto sul futuro dell’AI
L’intelligenza artificiale è una tecnologia che offre grandi opportunità ma anche grandi sfide per l’umanità. Il dibattito sui suoi rischi e benefici è aperto e coinvolge esperti, politici e cittadini. Si tratta di una questione che riguarda il presente e il futuro della società e che richiede una riflessione etica e responsabile.