Non sembra una semplice operazione di qualche cracker quello che ha colpito il sito della televisione araba al-Jazeera, secondo alcuni si tratta di un attacco DoS prolungato che di fatto rende inaccessibili a chiunque le pagine del sito da ormai oltre due giorni.
Secondo quanto riportano varie fonti il problema sarebbe cominciato dopo la pubblicazione di filmati e fotografie dei prigionieri americani catturati nel corso della guerra in Iraq.
Secondo Jihad Ali Ballout, portavoce dell’emittente del Qatar, c’è stato un “frontale, crudele attacco alla libertà di stampa”.
I dirigenti di al-Jazeera contano di riuscire a ristabilire il sito in arabo nelle prossime ore ma hanno ammesso che potrebbero servire settimane per il servizio in inglese.
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giustissimo
giustissimo... se voglio fare un sito di grafika 3d a che serve che sia accessibile a un videoleso (cieco), inoltre va detto che per aumentare l'accessibilità di un sito bisogna essere in grado di padroneggiare determinati strumenti che non tutti sono in grado di utilizzare...AnonimoRe: giustissimo
dehehe che roba e' un videoleso sono solo altre etichette per discriminare in modo stucchevole tanto vale dire cieco almeno rollerdog puo' fare il cane per ciechi ma non certo per videolesi perche' e' una parola difficile cosa vuoi che ne sappia un cane certo e' che se vede un windowsleso lo mordeAnonimoRe: giustissimo
> certo e' che se vede un windowsleso lo mordeROTFLnon ne perdete una per rompere le scatoleeh :-)AnonimoRe: giustissimo
- Scritto da: Anonimo> giustissimo... se voglio fare un sito di> grafika 3d a che serve che sia accessibile a> un videoleso (cieco),Ma non te ne sei accorto che la legge conivolge i siti di pubblica utilità e in generale quelli che ricevono contributi dallo Stato (anche i disabili fanno parte dello stato, o sbaglio)?Cosa centro il sito in grafica 3D con questa legge?In alcuni casi mi sembra che tutta la discussione nasca perché la proposta parte da destra e non da sinistra (zona da cui è partita la legge che limita la libertà di stampa su internet)> inoltre va detto che> per aumentare l'accessibilità di un sito> bisogna essere in grado di padroneggiare> determinati strumenti che non tutti sono in> grado di utilizzare...I siti che ricevono i finanziamente dello stato i soldi li devono spendere in maniera corretta, magari pagando qualche webmaster che sa fare il proprio lavoro.AnonimoNormalita'
http://dida.fauser.edu/calcolo/calcol3/valmedi.htmIO mi atterrei a queste definizioni per il significato di NORMA e normale. Cosi' si mette daccordo tutti e non si rischia di esser tacciati di discriminazione razzista o di indelicatezza. la norma e' un dato di fatto, misurabile.Poi entrano in gioco la coscienza e le scelte:rinunciare a qualcosa in favore dell' accessibilita' (ammesso che ci sia veramente qualcosa da perdere), oppure rinunciare all' accessibilita' ritenendo che cosi' il sito sia piu' completo e piu' attinente alle intenzioni di chi l'ha pensato.Quanto all' accessibilita' cosa vuoi che ti dica... la settimana scorsa nella mia citta' c'e' stata una conferenza (a cui con mio rammarico non ho potuto partecipare) promossa da una associazione di SW libero (il L.U.G. della mia citta') in cui si illustravano, tra altre cose, metodi standard e strumenti Open Souce per costruire dei siti "accessibili".Il punto e' questo: i metodi DEVONO essere standard; non si puo' certamente , in nome dell' accessibilita', beffarsi degli standard (tanto piu' che a mio avviso lo standard puo' essere una garanzia di accessibilita' ma qui si potrebbe anche discutere a lungo e non e' mia intenzione farlo eventualmente in questo thread).POi ognuno puo' usare gli strumenti che vuole;dovrebbe essere cura agli sviluppatori delle varie tecnologie di progettazione e costruzione del WEB e agli estensori delle regole di progettazione e costruzione (il w3c, anche se secondo M$ non e' l'unico punto di riferimento ) implementare criteri di accessibilita', pensando anche a chi ha delle disabilita' fisiche.Il Bollino Blu non viene dato agli strumenti ma al prodotto di questi: in effetti alla fine l' accessibilita' di un sito non dipende tanto dagli strumenti con cui viene realizzato ma da come questi vengono utilizzati, questi possono soprattutto influenzare la facilita' con cui si arriva al risultato finale e anche sotto questo aspetto pero' contano di piu' l' esperienza e la bravura personale. IMHO ovviamente.AlessandroxRe: Normalita'
- Scritto da: Alessandrox> Quanto all' accessibilita' cosa vuoi che ti> dica... la settimana scorsa nella mia citta'> c'e' stata una conferenza (a cui con mio> rammarico non ho potuto partecipare)> promossa da una associazione di SW libero> (il L.U.G. della mia citta') in cui si> illustravano, tra altre cose, metodi> standard e strumenti Open Souce per> costruire dei siti "accessibili".Per questo puoi contattare prato@iwa-italy.org che ha co-organizzato l'evento con il LUG di Prato :)> Il punto e' questo: i metodi DEVONO essere> standard; non si puo' certamente , in nome> dell' accessibilita', beffarsi degli> standard (tanto piu' che a mio avviso lo> standard puo' essere una garanzia di> accessibilita' ma qui si potrebbe anche> discutere a lungo e non e' mia intenzione> farlo eventualmente in questo thread).Corretto!> Il Bollino Blu non viene dato agli strumenti> ma al prodotto di questi: in effetti alla> fine l' accessibilita' di un sito non> dipende tanto dagli strumenti con cui viene> realizzato ma da come questi vengono> utilizzati, questi possono soprattutto> influenzare la facilita' con cui si arriva> al risultato finale e anche sotto questo> aspetto pero' contano di piu' l' esperienza> e la bravura personale. IMHO ovviamente.Purtroppo, da come è stato annunciato alla conferenza del 5 marzo, il bollino blu sembra voler "bollare" anche i prodotti :)rscanoRe: Normalita'
- Scritto da: rscano> > - Scritto da: Alessandrox> > Quanto all' accessibilita' cosa vuoi che> ti> > dica... la settimana scorsa nella mia> citta'> > c'e' stata una conferenza (a cui con mio> > rammarico non ho potuto partecipare)> > promossa da una associazione di SW libero> > (il L.U.G. della mia citta') in cui si> > illustravano, tra altre cose, metodi> > standard e strumenti Open Souce per> > costruire dei siti "accessibili". > Per questo puoi contattare> prato@iwa-italy.org che ha co-organizzato> l'evento con il LUG di Prato :)Beh conosco il PLUG ma questo indirizzo lo ignoravo... > > e la bravura personale. IMHO ovviamente. > Purtroppo, da come è stato annunciato alla> conferenza del 5 marzo, il bollino blu> sembra voler "bollare" anche i prodotti :)Ah... rimango... come si dice... di cacc....AlessandroxRe: Normalita'
- Scritto da: Alessandrox> Beh conosco il PLUG ma questo indirizzo lo> ignoravo...Di fatto l'iniziativa:http://www.prato.linux.it/~gbartolini/wa_030319/e' stata organizzata dal PLUG e da IWA/HWG (per la prima volta assieme) ed ha avuto un ottimo risultato. Quell'indirizzo e-mail corrisponde al coordinatore IWA/HWG di Prato nonchè "ideatore" dell'evento :)> > Purtroppo, da come è stato annunciato alla> > conferenza del 5 marzo, il bollino blu> > sembra voler "bollare" anche i prodotti :)> > Ah... rimango... come si dice... di cacc....Io invece rimango, come si dice, in attesa di questo disegno di legge :)rscanoSarà ma non vedo il problema...
Io non credo proprio che un giorno arriverà una legge che m'obbligherà a fare il mio sito con criteri d'accessibilità...Perchè è mio, sarebbe assurdo...E' come se dovessi mettere una rampa d'accesso sulle mie scale e allargare porte e cancello... solo per... chi?... ma quando mai?...Giusto per i siti pubblici, primo tra tutti della tv di stato (inguardabile!!), ma non vedo proprio perchè mi dovrei preoccupare delle sorti del mio orticello internet...Max MurdockAnonimoRe: Sarà ma non vedo il problema...
Il progetto di legge - se approvato - obbligherà i siti degli enti pubblici, dei siti di pubblica utilità e in generale di chi percepisce contributi pubblici ad adeguarsi.Il privato - per quanto ne so - non rientra nel disegno di legge Campa- Palmierirscanolibertà per tutti...
giusta la rivendicazione di libertà del lettore e il distinguo in merito al servizio pubblico.giusta la mia (e non solo mia) libertà di cercare lo "skip intro" nell'odiato flash e comunque di chiudere la finestra del browser quando si trovano siti non usabili (o brutti!).andreaAnonimoAccessibilità = non solo disabile.
Mariano, quello che tu affermi è cio' che dicono anche al W3C, ovvero, un sito accessibile sarebbe fantastico su tutti i fronti, ma di certo esistono delle priorità che vanno rispettate e a cui alcune persone, enti o agenzie devono attenersi.Innanzitutto consideriamo che l'accessibilità non riguarda SOLO i disabili, ma ANCHE i disabili. E' una cosa che ho già suggerito ad entrambi gli autori delle leggi, vedremo se accoglieranno il suggerimento.L'accessibilità, quindi, è una migliorìa che possiamo applicare ad ogni tipo di sito, indipendentemente dalla tipologia dello stesso, con alcune, naturali, eccezioni.Per non dilungarmi troppo, ti giro un link di una analisi rispetto a chi e come deve, dovrebbe o potrebbe attenersi:http://accessibilita.bazzmann.com/livelli/livelli.phpSono convinto che più siti saranno accessibili, o comunque seguiranno cio' che il W3C indica, e più benefici riusciremmo a trarne tutti, disabili compresi. Ti basterà pensare che "disabile" può diventarlo anche una qualsiasi persona di fronte ad un vecchio modem 56k con connessione analogica e un computer non proprio recentissimo... di fronte a siti "tosti" potrebbe impiegarci una vita nella navigazione o incontrare determinati ostacoli, pur non avendo alcun tipo di disabilità fisica.Per quanto riguarda le leggi, è una buona cosa che oggi qualcosa si muova, speriamo solo non sia l'ennesima occasione di strumentalizzare "la moda" del momento... specie su un argomento così importante.Per il resto è VITALE che la libertà continui ad esistere per tutti, ma è altrettanto importante che alcune fasce (enti pubblici, servizi pubblici, parastatali o di importanza pubblica per i cittadini, ecc.) si assumano l'onere di rendere disponibili le informazioni a TUTTI, o almeno alla maggioranza. Oggi la tecnologia permette grandi cose, senza costi esorbitanti, perchè non approfittarne per investire bene i soldi pubblici? :)Un caro saluto a PI e complimenti per lo spunto di discussione a Mariano.Marco TrevisanbazzmannDiscriminazione
L'accessibilità è prima di tutto un dovere morale!!!Non rispettare queste semplici direttive significa compiere una palese discriminazione verso i disabili oltre che limitarne la libertà.Mi sembra evidente che l'autore di questa lettera, non abbia ben chiari il significato di libertà e rispetto verso gli altri.SalutiMatteoAnonimoRe: Discriminazione
IMHO non è tanto una questione di discriminazione, quanto di target:il sito di un'amministrazione pubblica deve essere accessibile (anche xchè è fatto con i soldi di tutti).il sito di una ditta di snowboard magari no.non dimentichiamoci che l'accessibilità comporta MOLTE rinunce in termini di aspetto grafico (e a volte anche di usability) e un aumento dei costi dello sviluppo.AnonimoRe: Discriminazione
- Scritto da: Anonimo> non dimentichiamoci che l'accessibilità> comporta MOLTE rinunce in termini di aspetto> grafico (e a volte anche di usability)Solo se il webmaster è un incompetente.> aumento dei costi dello sviluppo.Ripagato da un sito decisamente migliore ed accessibile a tutti.AnonimoRe: Discriminazione
- Scritto da: Anonimo> L'accessibilità è prima di tutto un dovere> morale!!!> Non rispettare queste semplici direttive> significa compiere una palese> discriminazione verso i disabili oltre che> limitarne la libertà.Non cadere nell'ipocrisia per favore, finisci per fare solo danni alla causa dell'accessibilità, peculiarità utile anche per i normodotati.Cosa diresti se nel tuo palazzo di tre piani in cui non vivono disabili qualcuno ti obbligasse ad installare un ascensore per rendere accessibili i piani alti agli eventuali visitatori disabili?Saresti pronto a spendere 20 milioni di tasca tua per rispettare il tuo alto principio morale?La differenza è proprio questa: pubblico o privato? Se il tuo palazzo è uno stabile della pubblica amministrazione allora sono con te, massima accessibilità per tutti nei limiti del possibile.Ma se decido con i miei soldi di mettere in piedi un sito visibile solo con IE ho il sacrosanto diritto di farlo, a meno che tu in virtù dei tuoi alti valori morali non decida di contribuire economicamente.Se è così dicci dove possiamo prelevare il contributo economico pro-accessibilità.TamerlanoAnonimoRe: Discriminazione
- Scritto da: Anonimo> Ma se decido con i miei soldi di mettere in> piedi un sito visibile solo con IE ho il> sacrosanto diritto di farlo, a meno che tu> in virtù dei tuoi alti valori morali non> decida di contribuire economicamente.Beh ma questa sarebbe solo pigrizia mentale (o inutile cocciutaggine). Non pretendo che ogni sito sia pienamente accessibile a chiunque, ma almeno fare qualche piccolo sforzo per renderlo raggiungibile a quasi tutti lo si può fare, in fondo non ci vuole poi molto... Un primo passo può essere buttare via frontpage ;-)SalutiMaurizioBRe: Discriminazione
> Beh ma questa sarebbe solo pigrizia mentale> (o inutile cocciutaggine). Non pretendo che> ogni sito sia pienamente accessibile a> chiunque, ma almeno fare qualche piccolo> sforzo per renderlo raggiungibile a quasi> tutti lo si può fare, in fondo non ci vuole> poi molto... Un primo passo può essere> buttare via frontpage ;-)> > SalutiTi faccio un esempio molto semplice: sempre più spesso i nuovi siti non vengono più testati con l'antidiluviano Netscape4. Risultato: parecchie ore risparmiate per progettare il layout, parecchie ore risparmiate per testare pagine che vedranno solo 1 navigatore su cento, parecchie ore di lavoro risparmiate per la manutenzione delle pagine.Risparmio complessivo in euro per il cliente ed anche in salute per chi sviluppa.Questo era solo un esempio facile facile, figurati se ci si deve attrezzare anche con JAWS e Lynx.....Finisci per creare pagine omologate, tutte uguali fra loro,al punto che non distinguerai un sito dall'altro perchè sei costretto a sfruttare solo il minimo comune denominatore di N browser sul mercato su N piattaforme diverse e considera che solo per IE devi già testare almeno 4 versioni diverse solo su Windows (IE4.01, IE5.01, IE5.5, IE6). Non è una questione di pigrizia, è solo una questione economica e di time to market.TamerlanoAnonimoRe: Discriminazione
Probabilmente l'autore di questa lettera ha paura che venga definito un "obbligo" generale di applicazione della normativa a *tutti* i siti internet.Mentre per la P.A. e per i soggetti che ricadono nel progetto di legge 3486 (colgo l'occasione per segnalare la lista ufficiale di discussione: http://www.itlists.org) sarà un *obbligo per legge*, un privato eventualmente avrà un *obbligo morale* ad adeguare il proprio sito...Con il diffondersi della cultura dell'accessibilità, piano piano saranno gli stessi clienti a richiedere per i siti aziendali i cosiddetti "layout accessibili".rscanoRe: Discriminazione. No, espressione.
- Scritto da: Anonimo> L'accessibilità è prima di tutto un dovere> morale!!!> Non rispettare queste semplici direttive> significa compiere una palese> discriminazione verso i disabili oltre che> limitarne la libertà.> > Mi sembra evidente che l'autore di questa> lettera, non abbia ben chiari il significato> di libertà e rispetto verso gli altri.Mi pare, che tu a tua volta non abbia colto il senso del messaggio dell'autore della lettera e del perche' sia stata pubblicata da PI.Dici che l'accessibilità è prima di tutto un dovere morale, e questo non e' vero, e' un dovere civico, il dovere morale sta eventualmente nel riconoscere pari dignita'.Ma il messaggio dell'autore della lettera e': non e' giusto ingabbiare l'espressivita' personale anche se fosse con i legittimi diritti di pari accessibilita'. Se io faccio una produzione artistica astratta incomprensibile, probabilmente e' perche' il mio messaggio e' che io VOGLIO che sia intellettualmente inacessibile. Allo stesso modo, se io creo un sito che volutamente NON si puo' visitare, e lo realizzo come espressione personale ed artistica, non mi si puo' imporre che sia acessibile a tutti, proprio perche' il suo fine e' una voluta inacessibilita', che nei siti we si realizza di certo con una truttura volutamente involuta e per nulla lineare e non corredata da una versione "compatibile" per i disabili. Far perdere il visitatore in milioni di link, non portarlo mai a capire, offrigli vicoli ciechi. Anche questo e' un sito personale.Mettiamo anche i bollini all'arte?Senza polemica,AliasAnonimoRe: Discriminazione. No, espressione.
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > L'accessibilità è prima di tutto un dovere> > morale!!!> > Non rispettare queste semplici direttive> > significa compiere una palese> > discriminazione verso i disabili oltre che> > limitarne la libertà.> > > > Mi sembra evidente che l'autore di questa> > lettera, non abbia ben chiari il> significato> > di libertà e rispetto verso gli altri.> > Mi pare, che tu a tua volta non abbia colto> il senso del messaggio dell'autore della> lettera e del perche' sia stata pubblicata> da PI.> Dici che l'accessibilità è prima di tutto un> dovere morale, e questo non e' vero, e' un> dovere civico, il dovere morale sta> eventualmente nel riconoscere pari dignita'.> Ma il messaggio dell'autore della lettera> e': non e' giusto ingabbiare l'espressivita'> personale anche se fosse con i legittimi> diritti di pari accessibilita'. Se io faccio> una produzione artistica astratta> incomprensibile, probabilmente e' perche' il> mio messaggio e' che io VOGLIO che sia> intellettualmente inacessibile. Allo stesso> modo, se io creo un sito che volutamente NON> si puo' visitare, e lo realizzo come> espressione personale ed artistica, non mi> si puo' imporre che sia acessibile a tutti,> proprio perche' il suo fine e' una voluta> inacessibilita', che nei siti we si realizza> di certo con una truttura volutamente> involuta e per nulla lineare e non corredata> da una versione "compatibile" per i> disabili. Far perdere il visitatore in> milioni di link, non portarlo mai a capire,> offrigli vicoli ciechi. Anche questo e' un> sito personale.> Mettiamo anche i bollini all'arte?> > Senza polemica,> AliasNessuno ti obbligherà mai a fare un sito accessibile.ma la finiamo con questa paura ignorante del mostro dell'accessibilità?Tu sei un comune o un ufficio della provincia o del servizio pubblico sanitario?No.. bene.. allora come privato potrai continuare a fare i tuoi siti come vuoi... nessuno ti tocca, stai tranquillo...AnonimoRe: Discriminazione. No, espressione.
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > - Scritto da: Anonimo> > > L'accessibilità è prima di tutto un> dovere> > > morale!!!> > > Non rispettare queste semplici> direttive> > > significa compiere una palese> > > discriminazione verso i disabili oltre> che> > > limitarne la libertà.> > > > > > Mi sembra evidente che l'autore di> questa> > > lettera, non abbia ben chiari il> > significato> > > di libertà e rispetto verso gli altri.> > > > Mi pare, che tu a tua volta non abbia> colto> > il senso del messaggio dell'autore della> > lettera e del perche' sia stata pubblicata> > da PI.> > Dici che l'accessibilità è prima di tutto> un> > dovere morale, e questo non e' vero, e' un> > dovere civico, il dovere morale sta> > eventualmente nel riconoscere pari> dignita'.> > Ma il messaggio dell'autore della lettera> > e': non e' giusto ingabbiare> l'espressivita'> > personale anche se fosse con i legittimi> > diritti di pari accessibilita'. Se io> faccio> > una produzione artistica astratta> > incomprensibile, probabilmente e' perche'> il> > mio messaggio e' che io VOGLIO che sia> > intellettualmente inacessibile. Allo> stesso> > modo, se io creo un sito che volutamente> NON> > si puo' visitare, e lo realizzo come> > espressione personale ed artistica, non mi> > si puo' imporre che sia acessibile a> tutti,> > proprio perche' il suo fine e' una voluta> > inacessibilita', che nei siti we si> realizza> > di certo con una truttura volutamente> > involuta e per nulla lineare e non> corredata> > da una versione "compatibile" per i> > disabili. Far perdere il visitatore in> > milioni di link, non portarlo mai a> capire,> > offrigli vicoli ciechi. Anche questo e' un> > sito personale.> > Mettiamo anche i bollini all'arte?> > > > Senza polemica,> > Alias> > Nessuno ti obbligherà mai a fare un sito> accessibile.> ma la finiamo con questa paura ignorante del> mostro dell'accessibilità?No finche' non sara' ben definito chi e come dovra' fare cosa.AnonimoRe: Discriminazione. No, espressione.
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > L'accessibilità è prima di tutto un dovere> > morale!!!> > Non rispettare queste semplici direttive> > significa compiere una palese> > discriminazione verso i disabili oltre che> > limitarne la libertà.> > > > Mi sembra evidente che l'autore di questa> > lettera, non abbia ben chiari il> significato> > di libertà e rispetto verso gli altri.> > Mi pare, che tu a tua volta non abbia colto> il senso del messaggio dell'autore della> lettera e del perche' sia stata pubblicata> da PI.> Dici che l'accessibilità è prima di tutto un> dovere morale, e questo non e' vero, e' un> dovere civico, il dovere morale sta> eventualmente nel riconoscere pari dignita'.> Ma il messaggio dell'autore della lettera> e': non e' giusto ingabbiare l'espressivita'> personale anche se fosse con i legittimi> diritti di pari accessibilita'. Se io faccio> una produzione artistica astratta> incomprensibile, probabilmente e' perche' il> mio messaggio e' che io VOGLIO che sia> intellettualmente inacessibile. Allo stesso> modo, se io creo un sito che volutamente NON> si puo' visitare, e lo realizzo come> espressione personale ed artistica, non mi> si puo' imporre che sia acessibile a tutti,> proprio perche' il suo fine e' una voluta> inacessibilita', che nei siti we si realizza> di certo con una truttura volutamente> involuta e per nulla lineare e non corredata> da una versione "compatibile" per i> disabili. Far perdere il visitatore in> milioni di link, non portarlo mai a capire,> offrigli vicoli ciechi. Anche questo e' un> sito personale.> Mettiamo anche i bollini all'arte?> > Senza polemica,> AliasNessuno ti obbligherà mai a fare un sito accessibile.ma la finiamo con questa paura ignorante del mostro dell'accessibilità?Tu sei un comune o un ufficio della provincia o del servizio pubblico sanitario?No.. bene.. allora come privato potrai continuare a fare i tuoi siti come vuoi... nessuno ti tocca, stai tranquillo...Anonimosostanzialmente inutile
Devo ammettere che sono perplesso dalla inconsistenza della lettera. Non voglio entrare nel merito della questione, come in modo estremamente suferficiale viene fatto, a mio parere, ma solamente porre l'accento su una questione...Non era il caso di inserirla tra i Troll, come del resto questo mio scritto non sarebbe stato meglio tra i P.I. pro - contro?Bah!AnonimoIl tuo sito non sarà accessibile....
... eh vabbè... e a me che me ne #@[]☺ del tuo sito?credo il tuo sito non sarà accessibile perchè non saresti capace di realizzarne uno accessibile...Posta questa condizione lo stato non metterà mai vincoli di legge restrittivi rispetto a come devono essere fatti i siti web.... chiarirà semplicemente e renderà legalmente validi i canoni per cui un sito è o non è accessibile.... se uno puoi vuol farlo o no farlo accessibile sono semplicemente affari suoi....Discorso diverso va fatto per i servizi pubblici e della PA...In quel caso è d'obbligo una versione del sito accessibile se non si vuol per forza privare il resto dell'utenza de sito pieno di stellette e luccichini e ninnoli vari no accessibili...Non si fa altro che mettere la versione cabriolet per gli utenti non disabili un link in pagina che porta alla versione accessibile... credo sia d'obbligo che la PA si occupi di queste problematiche... Il privato si arrangi come preferisce.. non demonizziamo l'accessibilità come liberticida o creativiticida... non siamo ridicoli perdìo................................AnonimoRe: Il tuo sito non sarà accessibile....
- Scritto da: Anonimo> In quel caso è d'obbligo una versione del> sito accessibile se non si vuol per forza> privare il resto dell'utenza de sito pieno> di stellette e luccichini e ninnoli vari no> accessibili...c'è di più: fare un sito accessibile non comporta affatto il dover eliminare stelline e ninnoli, semplicemente è necessario usare alcuni semplici accorgimenti di impaginazione e/o settare correttamente alcune opzioni di link e immagini in modo che, ad esempio, quei programmi che "leggono" a voce ciò che sta sul video riescano ad interpretare correttamente la pagina, oppure che alcuni link siano attivabili tramite shortcut senza dover per forza usare il mouse, etc.. insomma fare un sito accessibile non significa per forza "spogliarlo".. significa piuttosto eliminare certe cattive abitudini di impaginazione ;-).. tipo scritte grigio chiaro su sfondo bianco... o rosse su sfondo blu.. (ma per questo basterebbe un minimo di "gusto" personale)Anonimoche intervento.. utile alla discussione?
Mi meraviglio di PI... non credo che un intervento così possa arricchire la discussione nel merito... tanto più che si basa su osservazioni che prendono spunto da premesse errate.. Lo stato non costringerà mai nessuno a fare siti in un certo modo... Lo stato costringerà chi vuole fare un sito accessibile a rispettare certi canoni... e costringerà sè stesso a fare siti accessibili... Chi vuole farsi il proprio sito personale o aziendale continuerà a farlo come vuole come ha sempre fatto..AnonimoRe: che intervento.. utile alla discussione?
Ma che ne sai di cosa farà lo stato sapientone.Cerca di limitarti a quello che sai va'...Coi tempi che corrono la libertà nell'accezione più alta del termine corre un vero pericolo.AnonimoOK, sei un privato
E quindi giustamente liberissimo di fare un sito inaccessibile.Ed io sono libero di dire (con cognizione di causa) che fa schifo.Ma dato che non sono obbligato a visitarlo, tu non sei tenuto a migliorarlo(diverso sarebbe il caso di un servizio pubblico)SiNRe: OK, sei un privato
Uno che ragiona, incredibile! Ma che sei italiano?AnonimoRe: OK, sei un privato
- Scritto da: Anonimo> Uno che ragiona, incredibile! Ma che sei> italiano?Grazie.Si, sono italiano, perchè?SiNAnche questa è libertà
Sono pienamente d'accordo con l'autore della lettera.Il punto non è tanto stare dalla parte "giusta" o da quella "sbagliata", quanto essere liberi di defnire da sè quello che è giusto e quello che è sbagliato.Mi riferisco soprattutto ad una certa tendenza nel giustificare azioni coercitive e palesemente illiberali perchè, secondo "canoni universalmente condivisi" (universalmente? se lo fossero veramente in modo universale non ci sarebbe bisogno di ribadirli), sono azioni definite "giuste", "civili" etc.Esempio lampante: il silenzio-assenso per la donazione degli organi. Rientra nel concetto di libertà personale voler donare i propri organi, non volerlo fare, oppure sbattersene della questione, senza che nessuno si arroghi il diritto di appropriarsi degli organi altrui.AnonimoRe: Anche questa è libertà
ma che coda di paglia..........allora.. in definitiva.. visto che sei d'accordo con l'autore dell'articolo....Lui sta dicendo "Lo stato non mi costringerà mai a fare un sito accessibile se non voglio farlo!!!!! VIVA LA LIBERTA'!!!"il problema di fondo è che sta dicendo un'emerita ca§§@ta perchè lo stato non ha mai avuto intenzione di obbligare il privato cittadino a fare un sito accessibile....capirai che quindi urlare ai quattro venti VIVA LA LIBERTA' quando nessuno vuole privartene è un po' pleonastico.. non trovi?:-)AnonimoRe: Anche questa è libertà
- Scritto da: Anonimo> ma che coda di paglia..........> > allora.. in definitiva.. visto che sei> d'accordo con l'autore dell'articolo....> > Lui sta dicendo "Lo stato non mi costringerà> mai a fare un sito accessibile se non voglio> farlo!!!!! VIVA LA LIBERTA'!!!"> > il problema di fondo è che sta dicendo> un'emerita ca§§@ta perchè lo stato non ha> mai avuto intenzione di obbligare il privato> cittadino a fare un sito accessibile....> > capirai che quindi urlare ai quattro venti> VIVA LA LIBERTA' quando nessuno vuole> privartene è un po' pleonastico.. non trovi?> > :-)E aggiungo che sarebbe più costruttivo far sentire tutta questa voglia repressa di libertà in altre vicende umane dove sarebbe veramente utile...... non credi?AnonimoRe: Anche questa è libertà
- Scritto da: Anonimo > E aggiungo che sarebbe più costruttivo far> sentire tutta questa voglia repressa di> libertà in altre vicende umane dove sarebbe> veramente utile...... non credi?C.V.D.AnonimoRe: Anche questa è libertà
Aò, ma se quello nun vole fa' i siti accessibbili ma che 'i deve fa' pe' forza? E fateje fa' come je pare no?Er monnezzaAnonimoRe: Anche questa è libertà
- Scritto da: Anonimo> ma che coda di paglia..........> > allora.. in definitiva.. visto che sei> d'accordo con l'autore dell'articolo....> > Lui sta dicendo "Lo stato non mi costringerà> mai a fare un sito accessibile se non voglio> farlo!!!!! VIVA LA LIBERTA'!!!"> > il problema di fondo è che sta dicendo> un'emerita ca§§@ta perchè lo stato non ha> mai avuto intenzione di obbligare il privato> cittadino a fare un sito accessibile....> > capirai che quindi urlare ai quattro venti> VIVA LA LIBERTA' quando nessuno vuole> privartene è un po' pleonastico.. non trovi?In effetti e' sciocco essere preoccupati per la liberta' e le leggi che stanno costruendo per internet, visto che in altri campi di comunicazione privata, quali radio, televisioni e stampa, non ci sono albi, regole, obblighi, gabelle, regolamenti, certificati, tutele e bollini di iscrizione a questo o a quello.In effetti e' sciocco preoccuparsi, perche' e' troppo poco.Bisognerebbe essere terrorizzati da quello che passo dopo passo verra' imposto alla rete italiana.:-(AnonimoRe: Anche questa è libertà
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > ma che coda di paglia..........> > > > allora.. in definitiva.. visto che sei> > d'accordo con l'autore dell'articolo....> > > > Lui sta dicendo "Lo stato non mi> costringerà> > mai a fare un sito accessibile se non> voglio> > farlo!!!!! VIVA LA LIBERTA'!!!"> > > > il problema di fondo è che sta dicendo> > un'emerita ca§§@ta perchè lo stato non ha> > mai avuto intenzione di obbligare il> privato> > cittadino a fare un sito accessibile....> > > > capirai che quindi urlare ai quattro venti> > VIVA LA LIBERTA' quando nessuno vuole> > privartene è un po' pleonastico.. non> trovi?> > In effetti e' sciocco essere preoccupati per> la liberta' e le leggi che stanno costruendo> per internet, visto che in altri campi di> comunicazione privata, quali radio,> televisioni e stampa, non ci sono albi,> regole, obblighi, gabelle, regolamenti,> certificati, tutele e bollini di iscrizione> a questo o a quello.> In effetti e' sciocco preoccuparsi, perche'> e' troppo poco.> Bisognerebbe essere terrorizzati da quello> che passo dopo passo verra' imposto alla> rete italiana.> > :-(la prospettiva giuridica italiana per l'IT è veramente terrorizzante... ma non sicuramente per l'accessibilità.. .ma per favore............. siamo obiettivi...AnonimoChe ignoranza
>Penso ai disabili, a persone che per loro caratteristiche fisiche o intellettive sono diverse da una normalità peraltro così difficile da definire."diverse"??Chiamare i disabili "diversi" sai cosa vuol dire?"normalità"??Ti informo che io, come la maggior parte delle persone, non sono "normale", bensì "normodotato".Pura considerazione sociale e morale, non voglio trattare l'argomento dal punto di vista tecnico o economico.Federico!AnonimoRe: Che ignoranza
Ma non dire stron?ate!!!!!Cerca di capire il fulcro della discussione e aziona il cervello prima di digitare... demagogo!AnonimoRe: Che ignoranza
- Scritto da: Anonimo> Ma non dire stron?ate!!!!!> Cerca di capire il fulcro della discussione> e aziona il cervello prima di digitare...> demagogo!Risposta facendo copia/incolla da una battuta divenuta molto vecchia. Forse ti credi spiritosoAnonimoRe: Che ignoranza
Eccone un altro che chiama "operatore ecologico" lo spazzino. Il giorno che qualcuno riuscirà a spiegarmi il perchè di queste pippe mentali, sarà un bel giorno.Cerca di andare al di là delle singole parole e prova a cogliere il senso del discorso: vedrai che l'Autore della lettera la pensa, su molte cose, esattamente come te.Saluti,AngeloafiorilloRe: Che ignoranza
Forse per tua moglie sei "normodotato", ma qui si parla d'altro.AnonimoC.V.D. (Risposta cumulativa)
Come da soggetto.Persone come voi meriterebbero di _sentirsi_ diversi, o di avere parenti/amici che lo siano, solo cosi' capirebbero.Intanto avete dimostrato proprio quello che ho detto nel mio post: ignoranza dilagante.NB: non ho intenzione di rispondere a vostri eventuali altri post, non ne vale la pena.FedeAnonimoRe: C.V.D. (Risposta cumulativa)
C.V.D. l' ingoranza senza dubbio è la tua, nel senso che ignori quello che voleva dire l'autore dell'articolo.NB: Nemmeno io ho intenzione di continuare il discorso con altri tuoi post, comunque in questo modo cessa il dialogo e non resta gran che.Lotar - Scritto da: Anonimo> Come da soggetto.> Persone come voi meriterebbero di _sentirsi_> diversi, o di avere parenti/amici che lo> siano, solo cosi' capirebbero.> > Intanto avete dimostrato proprio quello che> ho detto nel mio post: ignoranza dilagante.> > NB: non ho intenzione di rispondere a vostri> eventuali altri post, non ne vale la pena.> > > Fede>AnonimoNon è quì che dovevi scrivere...
questi problemi devi esporli al tuo analista. Lui ti può aiutare, non è un problema di softwareAnonimoDouble face
io ho risolto il problema mettendo online due versioni del sito, dalla home page si può scegliere se entrare in quella ottimizzata per accessibilità (ma anche vecchi browser o connessioni lente) o quella più "spinta" con impaginazione e grafica un pò + spinte.. cosi' ognuno è libero di scegliere ;-)cmq lo Stato non sta obbligando nessuno se non la P.A. a fare siti accessibili, mi sembra un provvedimento alquanto rispettoso della libertà dei privati, non credo che il bollino possa essere un fattore tanto discriminante. al max sarà un vanto per chi potrà esporlo..l'importante è che si facciano dei controlli veri: tempo fa una webagency di cui non farò il nome ha soffiato a quella dove lavoro un appalto per il sito di una Onlus.. risultato? il sito funziona correttamente solo con IE su PC.. sui Netscape un pò vecchiotti e su Mac è completamente "smembrato" o invisibile.. bella accessibilità!!!!! e parliamo di Onlus!!!!!!AnonimoRe: Double face
- Scritto da: Anonimo> cmq lo Stato non sta obbligando nessuno se> non la P.A. a fare siti accessibili, mi> sembra un provvedimento alquanto rispettoso> della libertà dei privati, non credo che il> bollino possa essere un fattore tanto> discriminante. al max sarà un vanto per chi> potrà esporlo..L'obbligo - se la proposta normativa non verrà snaturata - è di tutti quei siti di realtà pubbliche, di pubblica utilità e che in generale beneficiano di contributi pubblici.Per quanto riguarda il bollino, vale *se e solo se* si riferisce a degli standard internazionali altrimenti è una delle tante *patacche* che si vedono in giro.... > l'importante è che si facciano dei controlli> veri: tempo fa una webagency di cui non farò> il nome ha soffiato a quella dove lavoro un> appalto per il sito di una Onlus..> risultato? il sito funziona correttamente> solo con IE su PC.. sui Netscape un pò> vecchiotti e su Mac è completamente> "smembrato" o invisibile.. bella> accessibilità!!!!! e parliamo di Onlus!!!!!!Se ci fosse stata la legge, la ONLUS (che solitamente beneficia di finanziamenti pubblici) doveva fare il sito accessibile :)rscanoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 27 03 2003
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