AMD in vendita. O forse no

AMD in vendita. O forse no

Indiscrezioni vogliono Sunnyvale pronta a mettere sul mercato tutta o parte dell'azienda. Secca la smentita dai vertici: abbiamo già in atto una strategia per il rilancio
Indiscrezioni vogliono Sunnyvale pronta a mettere sul mercato tutta o parte dell'azienda. Secca la smentita dai vertici: abbiamo già in atto una strategia per il rilancio

AMD potrebbe essere presto messa in vendita, almeno stando a quanto sostiene l’agenzia di stampa Reuters citando non meglio precisate fonti interne informate sui fatti. Si parla di possibile spezzatino degli asset di valore o di acquisti in blocco da parte dei pesci grossi dell’hi-tech, ma la corporation statunitense è lesta a rassicurare sulla volontà di procedere per la propria strada di crescita individuale.

I nuovi rumor sulla vendita di AMD arrivano in seguito a un netto peggioramento delle condizioni di mercato, con le CPU x86 di Sunnyvale sempre meno popolari e le conseguenti preoccupazioni per un crollo di guadagni, business e prospettive future.

Secondo Reuters, AMD avrebbe assunto la banca d’affari JPMorgan con l’obiettivo di “esplorare” varie soluzioni alternative alla presente condizione di declino, con la vendita totale a rappresentare una delle possibili opzioni in gioco.

AMD potrebbe vendere tutto a Microsoft, Facebook, Samsung, Intel o persino a Facebook, dicono le fonti non meglio specificate, oppure potrebbe specializzarsi nella vendita di chip embedded e custom per console videoludiche più che sulle CPU per computer tradizionali. Una ulteriore opzione sarebbe poi la vendita del portafoglio di brevetti controllati da Sunnyvale, una autentica miniera d’oro di tecnologia di processore (CPU, chipset, x86 e non solo) che farebbe certamente gola a molti.

Le speculazioni raccolte da Reuters hanno spinto il valore delle azioni AMD parecchio in su – più 18 per cento prima di un assestamento intorno a +5 – ma la corporation le ha liquidate nel giro di poche ore con una nota: AMD non ha alcuna intenzione di “vendersi” né di mettere sul mercato i suoi asset “significativi”, dice il CEO Rory Read, mentre le speranze per il rilancio sono tutte puntate sulla strategia già messa in atto.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
14 nov 2012
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