Quattro anni dopo l’ultima volta, AMD torna a registrare utili. I dati dell’ultima trimestrale dimostrano che il secondo produttore mondiale di chip avrebbe rimesso il proprio business in carreggiata, nonostante pochi giorni fa avesse implicitamente ammesso di non poter competere con lo storico rivale Intel.
Tuttavia in casi del genere sono i numeri a parlare. I ricavi generati dalle vendite sono incrementati del 42 per cento rispetto al periodo finanziario precedente : trascinata dal buon momento dell’intero settore, AMD vede alleggerito il carico di pressione accumulati in anni in cui non è mai riuscita a strappare la leadership del mercato all’avversario di Santa Clara.
“Abbiamo inaugurato il 2010 completando la transizione verso un modello di business fabless, abbiamo raggiunto uno storico accordo con l’antitrust e abbiamo fatto significanti progressi nel far quadrare il bilancio” ha dichirato Dirk Meyer, presidente e CEO di AMD riferendosi alla strategia che ha portato alla separazione dell’azienda madre dai centri di produzione. Nel corso del CES 2010, il responsabile del marketing di Sunnyvale Bob Grim aveva anticipato a Punto Informatico anche un cambio di prospettiva dell’azienda rispetto all’approccio al mercato, oggi più votato alla clientela professionale che in passato: un cambio sottolineato anche dalla nuova impostazione dell’offerta consumer con il nuovo marchio Vision, volto a semplificare la comprensione del listino con il riferimento alle macrocategorie di base , Premium e Ultimate .
Il miliardo e mezzo guadagnato da AMD si è tradotto tuttavia in un calo del 5,5 per cento del titolo aziendale: secondo alcuni adetti il settore, dopo la crescita degli ultimi mesi, starebbe inoltrandosi verso un nuovo periodo di stagnazione. “Gli investitori – ha spiegato Doug Freedman, analista di San Francisco – sono preoccupati che la domanda abbia raggiunto il suo picco, rendendo le azioni troppo costose”. In ogni caso un singolo titolo azionario targato AMD vale attualmente 8,99 dollari: un valore quattro volte superiore a quello fatto registrare esattamente un anno fa.
Giorgio Pontico
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1,2, 3 md5(12345) = 827c................
Esistono in rete già molti siti che mettono a disposizione liste di parole, sigle e anche serie di lettere senza senso, e relativa stringa in md5 ( non centinaia ma milioni di password), quindi un cracker in grado di estrarre una lista di password non avrebbe problemi anche a individuare molte password criptate anche a senso unico. La cosa importante è la sicurezza dei database, anche se è sempre meglio scegliere una password relativamente sicura.zenasRe: 1,2, 3 md5(12345) = 827c................
certo che se ci metti 123456 .... abcdef, te lo vai proprio a cercare.L'ignoranza dilaga !!!!LuNaRe: 1,2, 3 md5(12345) = 827c................
Diciamo che sono un ladro.E diciamo che mi accingo ad entrare in un appartamento.E diciamo infine che, con enorme sorpresa, trovo le chiavi attaccate alla serratura. :)Se mi prendono potranno incriminarmi per furto, ma non per scasso.Dovrebbe valere anche per i reati informatici...H5N1Re: 1,2, 3 md5(12345) = 827c................
Fa il pari con la password "password".Se invece l'amministratore di rete impone di usare una password con almeno una lettera, un numero e un segno di interpunzione vuoi sapere quale sarà la più gettonata?a1*marcoRe: 1,2, 3 md5(12345) = 827c................
Oppure 8 asterischi direttamenteWolf01Buone password
Io uso sempre un bel trucchetto per password robuste e facili da ricordare, che con me ha sempre funzionato.Prendo un verso di una canzone, o di una poesia, che conosco a memoria, tipo "quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due".Poi prendo le varie iniziali, ed ottengo "qgifpscrdd".Infine, metto un carattere speciale (tipo #) all'inizio ed alla fine, e magari anche fra una riga e l'altra della canzone. Ottengo quindi"#qgifpscrdd#"Facile da ricordare, e molto robusta. Inoltre, dopo che l'avrete usata qualche volta, l'imparerete bene e la scriverete direttamente.Poi è ovvio che più aumentano, più è difficile ricordarsele tutte. In quel caso, un bel Keepass ed il mondo ti sorride...jepessenRe: Buone password
io schiaffeggio letteralmente la tastiera (senza romperla !)escono fuori cose talmente casuali .... :)lo so, di certo non è mnemonica, infatti qualcosa la conosco e qualcuna la devo copiare (quelle meno importanti che uso di meno) ma secondo me, così e sicurissimo :DLuNaBalle spaziali
[yt]kxYAzNMZ2CU[/yt]angrosRe: Balle spaziali
- Scritto da: angros> [yt]kxYAzNMZ2CU[/yt][yt]RsXdsms1-kA[/yt]panda rossaRe: Balle spaziali
- Scritto da: angros> [yt]kxYAzNMZ2CU[/yt]Fantastico! Mi hai preceduto! ;-)(rotfl)GinoOpenID
Finché ogni servizio su Internet vorrà continuare a gestire le credenziali dei propri utenti, saremo costretti ad affrontare (almeno) due problemi:1) l'insicurezza dei database delle credenziali; in generale, ogni azienda tende ad investire sul proprio core business, e non sulle attività di supporto; in aggiunta, per risparmiare o per presunzione, si tende ad affidarsi a personale interno senza la dovuta preparazione e relative certificazioni, e ciò non garantisce certo la miglior sicurezza;2) la proliferazione di account e di password (in molti iniziano a rendersi conto che utilizzare la stessa su più servizi non è saggio), e la necessità di ricordarle tutte, porta ad una banalizzazione delle stesse;La centralizzazione della gestione delle proprie credenziali su un sito di propria fiducia, e l'utilizzo dell'autenticazione di questo per autenticarsi su altri siti porterebbe ad una drastica diminuzione delle password da ricordare, ed alla riduzione dei costi globali per la gestione della sicurezza delle credenziali (cfr. OpenID su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/OpenID).Potenzialmente, chi dispone di un proprio server può utilizzare questo per gestire la propria autenticazione ovunque, senza dover fornire in nessun modo le proprie credenziali ad alcun sito esterno.Sulla pagina di Wikipedia sopra citata, trovate anche l'elenco dei servizi che già accettano l'autenticazione mediante OpenID.andy61Re: OpenID
Così si potrà accedere a tutto con una password sola, e se qualcuno la scopre non sarà più semplicemente in grado di leggere la tua posta, o di scrivere su un forum con il tuo nome, ma si impadronirà automaticamente di tutta la tua vita digitale; e non sarà difficile impadronirsi di ciò, se l'utente si ostina a usare password come 12345 (o peggio ancora: *****, perchè è l'unica password che il computer gli accetta....)angrosRe: OpenID
Avevo implicitato nel vantaggio della gestione di un unico account il fatto che, dovendo gestire una sola password, la si possa scegliere bene.Volevo citare anche un punto 3), ma non l'ho fatto per non essere banale (ma visto che mi costringete ...): come tutti sanno, l'anello più debole della catena della sicurezza è, molto spesso, l'essere umano, ed in particolare le eccelse cime di stupidità a cui riesce ad arrivare ...andy61Re: OpenID
> Avevo implicitato nel vantaggio della gestione di> un unico account il fatto che, dovendo gestire> una sola password, la si possa scegliere> bene.L'avevo capito; il punto è che per l'utente cretino un sistema del genere è ancora più pericoloso di quello attuale, e, purtroppo, di utenti cretini è pieno il mondo; hai presente quelli che scrivono il numero di bancomat sulla tessera? Oppure, quelli che si comprano una cassaforte, e poi lasciano la combinazione impostata in fabbrica (che è standard, e uguale su tutte le casseforti di quel modello, quindi è la prima che uno scassinatore va a provare)?> > Volevo citare anche un punto 3), ma non l'ho> fatto per non essere banale (ma visto che mi> costringete ...): come tutti sanno, l'anello più> debole della catena della sicurezza è, molto> spesso, l'essere umano, ed in particolare le> eccelse cime di stupidità a cui riesce ad> arrivare> ...QuotoangrosRe: OpenID
domanda, ma l'autenticazione con certificato digitale su smart card ? mi pare che sia più sicura dell'open_id.1' devi essere in possesso della smart card se no non entri2' devi conoscere il pin della smart card se no non la attivi3' puoi usare diversi certificati esempio uno per il lavoro e uno per casa (magari un terzo per le sciocchezze) cosi da preservare i + importanti4' non sei costretto a cambiare tutte le pass ogni 6 mesi che diventa un lavoro pesante e insicuro perchè essendo tante alla fine sei costretto a segnarle da qualche parte 5' i certificati attuali con chiave privata a 1024 bit sono sicuri ma sappiamo bene che si potrebbe aumentare la dimensione della chiave visto che ormai le capacità di calcolo ci sono.claudio.capraraRe: OpenID
Il tuo computer ha il lettore di smart card? Il mio no (e nemmeno quelli che uso al lavoro); quindi, come farei a guardarmi la posta, ad esempio?angrosRe: OpenID
perdona ma e' una domanda sciocca:non ti danno prima le smart card e poi aspettano la tua richiesta per un lettore.Sono progetti strutturali che una azienda vuole o non vuole fare. Il tuo caso non si pone proprio [a meno che non lavori per dei paguri ;-)]Nella mia azienda questa tecnologia e' implementata tramite smartcard per certi dipartimenti. Ovviamente i nuovi PC hanno tutti i lettori appriopriati. Chi deve accedere a certi portali da casa e' stato provvisto di hardware e software apposito per ottemperare ai suoi doveri.Altri reparti hanno dei generatori di password HW e nessuno si e' mai chiesto se il server che offre tale servigio fosse stato acquistato prima o dopo aver distribuito gli apparecchi agli utenti.ostreghettaRe: OpenID
Attacca un lettore di smart card al palmare e poi ne riparliamo.Grazie a questa furbata a Pordenone puoi andare in internet sulla rete wireless pubblica solo con un pc, il lettore di smart card e la tessera sanitaria.Quindi non con gli smarphone/palmari/nintendo DS e chi più ne ha più ne metta.Ora non so se sia ancora così, parlo dell'anno scorsoWolf01Re: OpenID
- Scritto da: claudio.caprara> domanda, > ma l'autenticazione con certificato digitale su> smart card ? mi pare che sia più sicura> dell'open_id.Mai sentito parlare di RSA? Come sistema di autenticazione è molto più funzionale.Le smart card penso servono più per le firme digitali, non tanto per le autenticazioni ai portali.Se OpenID avesse un sistema certificato con RSA, allora si potrebbe anche pensare di utilizzarlo...ma così com'è non mi pare cambi poi tanto. Senza considerare che se ti bucano l'account lì sopra, sei praticamente fregato.DarkOneRe: OpenID
si certo che ho sentito parlare di RSA ma come dici tu ha lo stesso difetto degli altri, c'è un repository con tutti i dati, io penso che con i certificati digitali ognuno si mantiene la sua autenticazione in casanon mi limitirei al concetto di smart card, quello è un contenitore sicuro di certificati digitali il certificato può stare ovunque. Ovvio che dentro un dispositivo sicuro corre meno rischi.tanto per intenderci il servizio Entratel con cui i consulenti trasmettono i dati fiscali è basato ancora su una chiave che è stata distribuita nel 1998 con un dischetto. eppure funziona.claudio.capraraLa mia password Hjk5R1e26U
Io mi sono occupato di questo problema e ho trovato questa soluzione:La sicurezza delle password per accedere ai siti finanziari con il browser Firefox non è impossibile. Questo testo descrive l'uso di parole segrete casuali da usare in modo comodo per accedere ai propri siti importanti come quelli finanziari.Per siti come la propria banca on line e paypal occorrono password di acXXXXX sicure come quelle casuali e contemporaneamente comode da usare e facilmente ricordabili. Esiste più di un approccio a questa problematica, qui si illustrerà una soluzione.L'approccio è di avere due livelli di protezione, uno molto sicuro con le password casuali diverse per ogni sito importante e uno debole con una unica pwd semplice per gli altri siti. Da ricordare sarà una sola password sicura e complicata che si userà ogni giorno.In caso di disastro si dovranno ricordare la password complicata, quella semplice e un username.http://www.kensan.it/articoli/Password_gestione.phpQuesto tipo di gestione l'ho implementata sul mio pc linux e mi piacerebbe avere delle opinioni di qualsiasi tipo, anche negative. Ovviamente non è una gestione semplice da implementare perché richiede una certa competenza d'uso degli addon per firefox elencati ma estremamente comoda nell'uso.Opinioni?Sandro kensanGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 22 gen 2010Ti potrebbe interessare