Anche Amazon vuole farsi pagare

Anche Amazon vuole farsi pagare

L'azienda di Jeff Bezos prova la sua soluzione per i pagamenti in mobilità. Con un lettore di carte di credito, un'app, e prezzi concorrenziali. È la fine di NFC? Non ancora, sembrerebbe
L'azienda di Jeff Bezos prova la sua soluzione per i pagamenti in mobilità. Con un lettore di carte di credito, un'app, e prezzi concorrenziali. È la fine di NFC? Non ancora, sembrerebbe

L’ultima iniziativa di Amazon si chiama Local Register , un servizio di pagamento mobile che permette a utenti e commercianti/professionisti di effettuare/ricevere pagamenti usando una carta di credito (o a debito) e uno smartphone o tablet.

Local Register si basa sull’utilizzo di un lettore di carta magnetica (da inserire nella porta audio di un gadget mobile) e di una app disponibile su Android, iOS, e Amazon Fire: accoppiata che permette di pagare un servizio o un prodotto facendo scorrere la carta nel lettore e autorizzando il trasferimento di fondi. Il deposito del denaro verrà finalizzato entro il giorno successivo al pagamento.

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Il nuovo servizio Amazon funziona in maniera non dissimile da quello della start-up Square , e come spesso accade con l’azienda di Jeff Bezos la concorrenza si fa soprattutto sui prezzi: il lettore di schede viene venduto a 10 dollari, mentre la percentuale trattenuta da Amazon su ogni “strisciata” è dell’1,75 per cento sul totale della transizione. Al confronto, la percentuale richiesta per l’utilizzo di Square è pari al 2,75 per cento.

Si tratta, è bene sottolinearlo, di percentuali promozionali per gli utenti che si registreranno entro il 31 ottobre e valide fino al primo gennaio 2016, mentre il sovrapprezzo pieno sarà del 2,5 per cento delle transazioni. Per invogliare ulteriormente i clienti all’uso di Local Register, infine, Amazon darà la possibilità – tramite la app mobile – di consultare rapporti sull’attività economica, i trend delle vendite, i periodi di picco degli affari e altro ancora.

La soluzione Amazon per i pagamenti online rappresenta l’ennesima riprova del fatto che le transazioni “wireless” con comunicazioni NFC (Near Field Communication), inizialmente salutate come una rivoluzione capace di far sparire in un sol colpo denaro contante e carte di credito, non hanno sfondato come molti si aspettavano. Un nuovo rapporto di BI Intelligence , però, va in direzione contraria e invita a non dare ancora per defunta la tecnologia.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 ago 2014
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