Apertura Play Store: Corte Suprema ultima speranza (update)

Apertura Play Store: Corte Suprema ultima speranza (update)

Google deve apportare diverse modifiche al Play Store entro metà ottobre, a meno che non ottenga l'intervento urgente della Corte Suprema.
Apertura Play Store: Corte Suprema ultima speranza (update)
Google deve apportare diverse modifiche al Play Store entro metà ottobre, a meno che non ottenga l'intervento urgente della Corte Suprema.

Il tribunale di appello ha respinto la richiesta di Google per una revisione del processo con la presenza di tutti i giudici. L’azienda di Mountain View dovrà apportare le prime modifiche al Play Store entro 30 giorni per rispettare l’ingiunzione permanente di inizio ottobre 2024. L’ultima speranza per Google è rappresentata dalla Corte Suprema.

Brutte notizie per Google

Il tribunale di appello aveva confermato la sentenza di primo grado, ovvero il monopolio di Google nella distribuzione delle app e dei sistemi di pagamento. Al termine del processo sui rimedi, il giudice James Donato ha emesso un’ingiunzione permanente approvando quasi tutte le richieste di Epic Games sulle modifiche da apportare al Play Store.

L’azienda di Mountain View aveva successivamente ottenuto la sospensione temporanea dell’ingiunzione fino al termine del processo di appello. Quest’ultimo, oltre a confermare la sentenza di primo grado, ha annullato la sospensione e fatto “scattare il conto alla rovescia”.

Nel fine settimana, il tribunale di appello ha respinto la richiesta di revisione del processo con tutti i giudici (PDF). È stata anche negata la sospensione in attesa della sentenza della Corte Suprema. Google ha ottenuto solo più tempo per rispettare l’ingiunzione di ottobre 2024.

A meno che la Corte Suprema non interverrà con urgenza, l’azienda di Mountain View dovrà entro 30 giorni (erano 14 giorni) apportare i cambiamenti descritti ai punti 4-7 e 9-10 dell’ingiunzione (PDF):

  • Divieto di condividere i ricavi con produttori di smartphone, operatori telefonici e sviluppatori in cambio di esclusività o preinstallazione dì app
  • Divieto di imporre l’uso del metodo di pagamento proprietario
  • Gli sviluppatori possono comunicare agli utenti che esiste un metodo di pagamento alternativo
  • Gli sviluppatori possono aggiungere link per il download dall’esterno di Play Store
  • Gli sviluppatori possono scegliere i prezzi delle app

I cambiamenti indicati ai punti 11-12 devono essere effettuati entro 10 mesi (erano 8 mesi):

  • Accesso all’intero catalogo del Play Store da parte degli store di terze parti
  • Download degli store di terze parti dal Play Store

Tutte le modifiche rimarranno per un periodo di tre anni. Google ha ora 45 giorni di tempo per presentare un eventuale ricorso alla Corte Suprema. Tim Sweeney (CEO di Epic Games) ha ovviamente festeggiato la decisione del tribunale di appello.

Aggiornamento (25/09/2025): Google ha comunicato che presenterà appello alla Corte Suprema entro il 27 ottobre. Nel frattempo ha chiesto alla Corte Suprema di sospendere l’applicazione dell’ingiunzione permanente relativa ai punti 9-12 entro il 17 ottobre.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
16 set 2025
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