Apple: accordo con ARM sui chip fino al 2040

Apple: accordo con Arm sui chip fino al 2040

Apple e Arm hanno firmato per una collaborazione a lungo termine che potrebbe durare oltre il 2040, ma non sono ancora noti i termini esatti.
Apple: accordo con Arm sui chip fino al 2040
Apple e Arm hanno firmato per una collaborazione a lungo termine che potrebbe durare oltre il 2040, ma non sono ancora noti i termini esatti.

Apple e Arm saranno ora legate sino, almeno, al 2040. A riferirlo è stata la redazione di Reuters che ha avuto modo di consultare la documentazione che le due aziende hanno firmato per una collaborazione a lungo termine che potrebbe durare addirittura oltre due decenni.

Apple e Arm: collaborazione fino al 2040 e oltre

Per chi non ne fosse a conoscenza, Apple e Arm sono legate tra loro da un rapporto di lungo corso. Il colosso di Cupertino ha contribuito alla fondazione di Arm negli anni 90 e ha sfruttato la sua tecnologia per il computer Newton del 1993. Lo scarso successo riscosso, però, indusse Arm a concentrarsi sui dispositivi più piccoli. Oggigiorno la maggior parte degli smartphone commercializzati si basa su un SoC su tecnologia Arm.

Non è ancora chiaro cosa contenga precisamente l’accordo, mentre l’IPO di Arm rilascerà 95.500.000 azioni ordinarie negli Stati Uniti. È previsto che il prezzo dell’offerta pubblica iniziale si collocherà tra 47,00 e 51,00 dollari.

Nel documento si legge altresì che diversi colossi del settore, tra cui non solo Apple, ma anche AMD, Google, Intel, Nnvidia, Samsung e TSMC, hanno espresso particolare interesse nell’investire complessivamente fino a 735 milioni di dollari in azioni Arm.

Attualmente Arm non progetta ancora i chip di Apple. Invece, la “mela morsicata” è un licenziatario della tecnologia Arm. L’uso da parte di Apple della tecnologia Arm va oltre i suoi chip per iPhone e iPad e da qualche anno anche per Mac, infatti ne fa uso anche in molti altri chipset dei suoi prodotti, la maggior parte dei quali vengono realizzati dallo storico partner TSMC.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
6 set 2023
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