Da oggi, gli utenti che abitano negli Stati Uniti e he possiedono un iPhone potranno riparare il proprio dispositivo in totale autonomia tramite il programma Self Serive Repair, come era stato annunciato a novembre dello scorso anno. Si tratta di una svolta storica, visto e considerato per gli utenti Apple e che va inevitabilmente a mettere a tacere le numerose critiche che l’azienda ha accumulato negli anni in merito alla sua intransigenza riguardo gli interventi non autorizzati.
Apple: parte ufficialmente il programma di riparazioni autonome
Al momento, però, il programma è limitato solo agli iPhone 12, iPhone 13 e iPhone SE di terza generazione. Gli utenti possono acquistare parti essenziali per la riparazione mediante uno store online dedicato e autorizzato da Apple, il quale permette inoltre di accedere a manuali di riparazione ufficiali che aiutano ad attuare la procedura di riparazione. È altresì possibile noleggiare un kit di strumenti ad hoc che presenta un costo di 49 dollari a settimana, cosa che si rivela particolarmente utile per chi effettua riparazioni in maniera saltuaria (ricordiamo tuttavia che su Amazon esistono dei kit di riparazione per iPhone a prezzi decisamente più contenuti).
Il programma verrà ampliato ulteriormente nei prossimi mesi, non solo riguardo i prodotti su cui poter intervenire, ma anche in merito alle modalità e alla disponibilità territoriale. Infatti, è previsto pure l’arrivo di componenti e manuali dedicato al versante Mac e pure il debutto entro fine anno in Europa.
Da notare che Apple non è l’unica azienda che offre una soluzione del genere. Anche Google e Microsoft permettono di fare altrettanto con i propri dispositivi e Samsung ha un programma dedicato per la gamma Galaxy.