Apple Card: qualche limitazione per la carta di credito della mela

Apple Card: no a criptovalute e gioco d'azzardo

I possessori di Apple Card non potranno usarla per acquistare criptovalute né biglietti della lotteria: qualche limitazione per la carta di credito.
Apple Card: no a criptovalute e gioco d'azzardo
I possessori di Apple Card non potranno usarla per acquistare criptovalute né biglietti della lotteria: qualche limitazione per la carta di credito.

Come anticipato nei giorni scorsi, Apple Card sta per fare il suo debutto ufficiale negli Stati Uniti. La carta di credito della mela morsicata è dunque pronta per raggiungere i portafogli (reali e digitali) degli utenti. Torniamo a parlarne oggi per via di nuovi dettagli sul metodo di pagamento, svelati da un documento firmato da uno dei partner del progetto, la banca d’affari Goldman Sachs.

Qualche limitazione per Apple Card

Sono emerse alcune limitazioni relative alle tipologie di acquisto che saranno consentite ai possessori della tessera: niente criptovalute come Bitcoin, anzitutto. Non sarà possibile far leva sulla carta per rifocillare i propri wallet virtuali. Al bando inoltre anche tutto ciò che può essere ricondotto al settore del gioco d’azzardo: niente biglietti delle lotterie né scommesse o chip per i casinò, siano essi fisici oppure online. Nessuna possibilità nemmeno per chi desidera comprare valuta estera o assegni di viaggio.

Apple Card

Come confermato da Apple in occasione dell’annuncio di marzo, utilizzando la carta di credito si avrà diritto ai cosiddetti Daily Cash: rimborsi giornalieri sulle transazioni effettuate, accreditati direttamente sul conto senza richiedere alcuna azione aggiuntiva. Saranno pari al 2% per i pagamenti eseguiti tramite sistema Apple Pay, 3% per i prodotti e servizi della mela morsicata (nei negozi fisici e online), 1% per gli acquisti negli store che non accettano Apple Pay.

Apple Card: l'app per tenere sotto controllo spese e cashback

Focus anche sulla sicurezza, con accorgimenti come la mancata stampa del numero (e del codice CVV) sulla superficie della tessera. Il design è curato in ogni dettaglio: impiego del titanio e incisione del nome con il laser. Manca invece il chip NFC per i pagamenti contactless che potranno comunque essere eseguiti via smartphone iOS.

In tema di privacy, infine, il gruppo di Cupertino garantisce che nessuna informazione verrà condivisa con le terze parti a fini di advertising o per campagne di marketing. Al momento non è dato a sapere quando l’iniziativa farà il suo debutto anche in Europa.

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Pubblicato il
5 ago 2019
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