Apple ha chiesto alla Commissione europea di abrogare il Digital Markets Act (DMA) e di introdurre nuove regole più appropriate. L’azienda di Cupertino ha pubblicato un comunicato ufficiale per elencare le conseguenze negative per gli utenti europei, tra cui l’impossibilità di offrire le nuove funzionalità a causa dell’obbligo di interoperabilità.
Il DMA non può essere rispettato
Il Digital Markets Act viene applicato da marzo 2024. I cosiddetti gatekeeper devono rispettare una serie di obblighi per i rispettivi servizi. Nel caso di Apple sono App Store, iOS, iPadOS e Safari. La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica all’inizio di luglio per valutare l’efficacia della legge ed eventualmente apportare modifiche.
Apple ha fornito il suo contributo entro la scadenza del 24 settembre. L’azienda di Cupertino ha chiesto l’abrogazione del DMA, in quanto è impossibile rispettare tutti gli obblighi, garantendo allo stesso tempo privacy e sicurezza.
Il DMA dovrebbe essere abrogato e al contempo dovrebbe essere introdotto uno strumento legislativo più appropriato e adatto allo scopo.
Apple ha ricevuto una sanzione di 500 milioni di euro per la cosiddetta clausola anti-steering. In attesa dell’appello ha apportato alcune modifiche allo store (che potrebbero essere accettate).
Apple ha tuttavia evidenziato che tali modifiche avranno conseguenze negative per la privacy e la sicurezza degli utenti. L’azienda ha in particolare elencato i rischi associati al sideloading, ai pagamenti esterni e agli store di terze parti. Il DMA impone inoltre l’interoperabilità, quindi altre aziende possono accedere ai dati degli utenti e Apple deve consentire l’uso di alcune funzionalità anche su prodotti e app di terze parti (anche su questo obbligo ha presentato ricorso).
Per rispettare il DMA non sono ancora disponibili in Europa la traduzione in tempo reale con gli AirPods, il mirroring dell’iPhone e due funzionalità dell’app Mappe (itinerari preferiti e luoghi visitati). Le modifiche suggerite non sono state accettate. Un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che il rispetto del DMA non è facoltativo, ma è un obbligo.