App Store: nuove commissioni per rispettare il DMA

App Store: nuove commissioni per rispettare il DMA

Apple ha annunciato novità allo store per rispettare il Digital Markets Act in Europa, introducendo uno schema di commissioni più complicato.
App Store: nuove commissioni per rispettare il DMA
Apple ha annunciato novità allo store per rispettare il Digital Markets Act in Europa, introducendo uno schema di commissioni più complicato.

Come anticipato alcuni giorni fa, Apple ha annunciato due principali novità per gli sviluppatori europei che usano store di terze parti e metodi di pagamento alternativi. L’azienda di Cupertino ha eliminato la cosiddetta clausola anti-steering, ma ha introdotto nuove commissioni. Secondo Tim Sweeney (CEO di Epic Games) è l’ennesimo tentativo di aggirare il Digital Markets Act (DMA).

Comunicazione di promozioni e offerte

La Commissione europea ha inflitto ad Apple una sanzione di 500 milioni di euro per aver impedito agli sviluppatori di informare gli utenti sulla disponibilità di metodi di pagamento esterni e aver imposto una commissione del 27% per gli acquisti fuori dallo store.

L’azienda di Cupertino ha rispettato la scadenza del 26 giugno e annunciato le modifiche per evitare ulteriori sanzioni (se verranno accettate dalla Commissione europea). È stata finalmente eliminata la clausola anti-steering. Gli sviluppatori possono comunicare e promuovere offerte per l’acquisto di beni digitali e servizi, inserendo link nelle app verso un sito web, uno store alternativo o un’altra app. In questo caso non sono però disponibili alcuni servizi di App Store e non è possibile usare il sistema di pagamento di Apple.

Nuove commissioni

Le app degli sviluppatori europei che inseriscono link per comunicare le offerte verranno automaticamente inserite nello Store Services Tier 1, ovvero un livello che permette di accedere solo ai servizi base di App Store (non ci sono ad esempio gli aggiornamenti automatici). In qualsiasi momento possono passare allo Store Services Tier 2 che offre tutti i servizi.

Apple ha inoltre introdotto nuove commissioni con una struttura più complicata della precedente che si applicano solo alle app distribuite tramite App Store, in cui è presente un link per comunicare le offerte. Gli sviluppatori devono pagare una Initial Acquisition Fee (2% per Tier 1 e 2) entro sei mesi dopo la prima installazione dell’app e una Store Services Fee (5% per Tier 1 e 13% per Tier 2) entro 12 mesi dalla più recente installazione, reinstallazione o aggiornamento dell’app. Rimane in vigore la Core Technology Fee (CTF) di 0,50 euro per ogni prima installazione annuale dopo un milione di download (anche se l’app viene scaricata da uno store alternativo o siti web).

Oltre alle Initial Acquisition Fee e Store Services Fee, gli sviluppatori che usano un metodo di pagamento esterno devono versare la Core Technology Commission (CTC) del 5% (Tier 1 e 2) entro 12 mesi dalla più recente installazione, reinstallazione o aggiornamento dell’app. A partire dal 1 gennaio 2026, Apple userà solo la CTC eliminando la CTF. Quest’ultima è vietata dal DMA.

A partire da iOS/iPadOS 18.6, gli utenti vedranno nuove schermate per l’installazione delle app da store alternativi o dal sito dello sviluppatore. Apple ha comunicato che presenterà appello contro la sanzione (entro la scadenza del 7 luglio).

La Commissione europea ha dichiarato che esaminerà le novità introdotte da Apple e deciderà i prossimi passi, considerando i feedback delle parti interessate. Tim Sweeney (CEO di Epic Games) ha evidenziato che le nuove regole sono illegali sia in Europa che negli Stati Uniti. Le app con metodi di pagamento esterni sono tassate e penalizzate.

Fonte: Apple
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Pubblicato il
27 giu 2025
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