Apple-Google: accordo per potenziare Siri con Gemini?

Apple-Google: accordo per potenziare Siri con Gemini?

Apple dovrebbe sottoscrivere un accordo da un miliardo di dollari all'anno con Google per potenziare Siri con una versione custom di Gemini 2.5 Pro.
Apple-Google: accordo per potenziare Siri con Gemini?
Apple dovrebbe sottoscrivere un accordo da un miliardo di dollari all'anno con Google per potenziare Siri con una versione custom di Gemini 2.5 Pro.

Le prime indiscrezioni risalgono a fine agosto. Negli ultimi giorni sono circolate nuove voci sulla possibile integrazione di Gemini in iOS. Anche Tim Cook (CEO di Apple) aveva confermato l’arrivo di modelli AI di terze parti. Secondo Mark Gurman, le due aziende potrebbero sottoscrivere un accordo annuale da un miliardo di dollari.

Gemini 2.5 Pro per la nuova Siri?

Secondo le fonti del noto giornalista di Bloomberg, Apple avrà accesso ad un modello AI con 1.200 miliardi di parametri sviluppato da Google. Potrebbe essere integrato in iOS 26.4 (e nelle versioni successive) per offrire agli utenti una versione potenziata di Siri. Le due aziende devono ancora finalizzare l’accordo da un miliardo di dollari all’anno, quindi non sono escluse novità nei prossimi mesi.

Apple ha valutato l’utilizzo di modelli di terze parti. Dopo aver testato Gemini, ChatGPT e Claude, l’azienda di Cupertino avrebbe scelto quello di Google. Apple preferirebbe ovviamente evitare di chiedere aiuto ad altre aziende, ma questa dovrebbe essere una soluzione provvisoria finché i suoi modelli non saranno sufficientemente potenti.

Il modello da 1.200 miliardi di parametri dovrebbe essere una versione personalizzata di Gemini 2.5 Pro, attualmente il migliore sviluppato da Google. A titolo di confronto, il modello che Apple usa per le funzionalità AI basate sul cloud ha solo 150 miliardi di parametri. La versione cloud di Gemini è nota come Glenwood.

Il modello verrà eseguito sui server Private Cloud Compute di Apple, quindi i dati degli utenti non finiranno nelle mani di Google. Consentirà di gestire le funzionalità di Siri relative a riassunti ed esecuzione di azioni complesse.

L’accordo sarà in pratica un’estensione di quello che prevede Google come motore di ricerca predefinito in Safari. In base ai rimedi imposti dal giudice al termine del processo negli Stati Uniti, la collaborazione tra le due aziende può continuare senza problemi, quindi Google non rischia un nuovo procedimento legale (tra l’altro non possiede un monopolio con Gemini).

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
6 nov 2025
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