Apple ha annunciato ieri sera i nuovi iPhone 17. Oltre alla dotazione hardware, l’azienda di Cupertino ha migliorato anche la sicurezza degli smartphone con Memory Integrity Enforcement. Si tratta di una nuova protezione contro gli spyware, come il famigerato Pegasus.
Dettagli su Memory Integrity Enforcement
Memory Integrity Enforcement (MIE) viene considerato da Apple “il più significato miglioramento per la sicurezza della memoria nella storia dei sistemi operativi consumer“. L’azienda di Cupertino sottolinea che gli unici attacchi rilevati contro iOS sono stati effettuati tramite spyware. Anche se sono attacchi mirati contro un numero ristretto di utenti, Apple ha sviluppato la nuova funzionalità per garantire una maggiore protezione a tutti.
Gli spyware sfruttano le vulnerabilità della memoria. A partire da iOS 15 sono stati introdotti diversi miglioramenti, insieme ai nuovi chip, che proteggono il codice dalla corruzione della memoria. In collaborazione con Arm, Apple ha sviluppato le specifiche Enhanced Memory Tagging Extension (EMTE) nel 2022. Memory Integrity Enforcement è una versione potenziata di EMTE che sfrutta i nuovi chip A19 e iOS 26 per offrire una protezione avanzata della memoria senza impattare sulle prestazioni degli iPhone 17.
La nuova funzionalità impedisce di sfruttare le vulnerabilità user-after-free e out-of-bounds (buffer overflow). Protegge inoltre la memoria contro gli attacchi side-channel che sfruttano le vulnerabilità dell’esecuzione speculativa, come Spectre. Ciò avviene a costo zero per la CPU, ovvero senza ridurre le prestazioni.
Apple evidenzia che il supporto per le Memory Tagging Extension (MTE), introdotto da Google a partire dai Pixel 8 (se viene attivata la Advanced Protection), non è molto efficace perché non c’è una profonda integrazione con Android. I nuovi chip A19 supportano invece Memory Integrity Enforcement in combinazione con iOS 26. Gli sviluppatori di terze parti possono includere la protezione nelle loro app attraverso le impostazioni Enhanced Security di Xcode.
In base ai test effettuati da Apple considerando gli attacchi spyware degli ultimi tre anni, Memory Integrity Enforcement riduce notevolmente la percentuale di successo. Non vengono completamente azzerati i rischi, ma gli attacchi diventeranno troppo costosi (milioni di dollari) per i cybercriminali.