Apple scende in campo contro Lodsys

Apple scende in campo contro Lodsys

Dopo l'intervento a parole anche quello legale da parte di Cupertino. Che attacca l'azienda che ha accusato di violazione brevettuale gli sviluppatori iOS (e non solo)
Dopo l'intervento a parole anche quello legale da parte di Cupertino. Che attacca l'azienda che ha accusato di violazione brevettuale gli sviluppatori iOS (e non solo)

Apple ha fatto irruzione nella vicenda legale di Lodsys.

L’azienda detentrice di proprietà intellettuale aveva adito le vie legali per chiedere il pagamento di royalty da parte dei singoli sviluppatori iOS, Mac OS X e Android, ritenuti in violazione del brevetto 7,222,078, attinente una tecnologia (già licenziata a Apple, Google e Microsoft) per l’aggiornamento di applicazioni dalla versione freemium a quella a pagamento.

Apple era già intervenuta a parole , ma dopo aver studiato la situazione e i soggetti coinvolti ha trovato il modo per farlo direttamente, pur non essendo stata lei stessa tirata in ballo dalla denuncia: Cupertino riferisce ora di aver chiesto il diritto di schierarsi dalla parte degli sviluppatori terzi , in quanto lei stessa “in possesso di una licenza sui brevetti chiamati in causa”.

Secondo la difesa di Cupertino, il valore stesso della licenza da essa sottoscritta con Lodsys risiede nella capacità di offrire prodotti e servizi che in qualche modo adottino la tecnologia licenziata e la chiave della vicenda sta nell’accordo sottoscritto tra gli sviluppatori ed Apple con cui, in cambio di una fetta degli introiti, essa mette a disposizione i suoi prodotti e servizi, comprensivi della tecnologia necessaria ad aggiornare le app caricate su App Store.

Come d’altronde tutti i fornitori di strumenti di sviluppo, gli accordi di licenza che Apple sottopone agli sviluppatori per lavorare su iOS e Mac OS X assicurano l’immunità da eventuali cause legate all’adozione di tecnologie in esse comprese. Anche se l’onere legale derivante dalle singole applicazioni resta agli sviluppatori. Attaccando i singoli, Lodsys aveva detto di voler mettere alla berlina Apple, Google e le altre fornitrici di piattaforme di sviluppo che “promettono agli sviluppatori più di quanto possano realmente offrire”.

Per essere ufficiale l’intervento di Apple deve essere approvato dal giudice, e Lodsys può sempre far richiesta di rendere nulla la mozione. Tuttavia sembra probabile che la richiesta di intervento di Cupertino venga accolta.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 13 giu 2011
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