Aruba Cloud Pro: IaaS con Plesk per WordPress

Aruba Cloud Pro: IaaS con Plesk per WordPress

Aruba Cloud Pro è una soluzione più vantaggiosa di AWS nell'utilizzo di WordPress: il nostro confronto tra questi due sistemi cloud ampiamente usati.
Aruba Cloud Pro: IaaS con Plesk per WordPress
Aruba Cloud Pro è una soluzione più vantaggiosa di AWS nell'utilizzo di WordPress: il nostro confronto tra questi due sistemi cloud ampiamente usati.

WordPress è il CMS (Content Management System) Open Source più utilizzato al Mondo per la creazione di siti Web, si calcola infatti che circa il 35% dei siti Internet attualmente in Rete siano animati da questa applicazione. Le sue funzionalità core possono essere estese tramite l’installazione di plugin e questa caratteristica rende la piattaforma adattabile a progetti tra loro molto differenti, dal più semplice (un comune blog personale) ad applicazioni complesse come per esempio quelle dedicate agli e-commerce.

Nel caso in cui si preveda di sviluppare un sito Web particolarmente articolato e destinato a ricevere col tempo grandi quantità di traffico, è necessario disporre di un’infrastruttura tecnica in grado di garantire continuità di servizio, elevati livelli di performance, sicurezza e scalabilità.

Tali caratteristiche sono proprie di un servizio Cloud based che consenta ai titolari di un progetto di concentrarsi sulla propria attività, affidando le complessità relative alle configurazioni hardware e software, al loro monitoraggio e alla loro manutenzione ad un fornitore partner. Per disporre di un riferimento riguardo all’attuale offerta di mercato analizzeremo nel dettaglio le feature del servizio Cloud Pro di Aruba Cloud, appositamente progettato per la costruzione di un Data Center virtuale, confrontandole in seguito con quelle proposte da un competitor come AWS (Amazon Web Services).

Caratteristiche tecniche di Cloud Pro

Cloud PRO è un servizio IaaS (Infrastructure as a Service), questo significa che permette di adattare la configurazione tecnica e le performance erogate alla domanda di risorse, pagando solo per quelle effettivamente utilizzate (pay per use).  Le sue caratteristiche, e la garanzia delle risorse, consentono di realizzare un’infrastruttura Cloud basata su hardware completamente ridondato a cui si associano prestazioni di alto livello, affidabilità e scalabilità.

Cloud PRO è una piattaforma di Public Cloud con cui si possono creare dei mini data center virtuali personalizzabili in diversi aspetti che vanno dalle componenti server fino al networking e allo storage. Le soluzioni di virtualizzazione VMware vSphere e Microsoft Hyper-V permettono inoltre di ridimensionare le risorse disponibili in tempo reale, scalandole in base all’entità delle richieste correnti.

L’infrastruttura di Cloud PRO supporta una quantità illimitata di traffico, integra bilanciatori che gestiscono automaticamente i carichi di lavoro e Switch virtuali per la connessione tra più server, gestisce lo storage su dischi SSD ed è presente sul marketplace di AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, in quanto conforme ai requisiti di legge per l’adozione da parte delle Pubbliche Amministrazioni e dagli operatori che forniscono servizi Cloud a queste ultime.

Per le ragioni precedentemente elencate si tratta di un’offerta ideale per sostenere picchi di alto traffico temporanei (si pensi ad un e-commerce nel corso del Black Friday) e limitare gli sprechi di risorse nei momenti di basso o medio carico, sviluppare applicazioni in un ambiente sicuro, costruire infrastrutture virtuali senza costi di startup, creare ambienti di sviluppo basati sul Cloud che consentano di tenere i costi sotto controllo. Cloud Pro non prevede infatti alcun costo di attivazione né vengono effettuati addebiti per i dati inviati o ricevuti.

Configurazione di Cloud Pro

Cloud Pro consente di configurare il proprio Data Center virtuale prima dell’acquisto fornendo immediatamente l’informazione relativa al prezzo che si andrà a pagare per il servizio. Ciò avviene attraverso un’apposita interfaccia che permette di selezionare:

  • la collocazione del Data Center, con la possibilità di scegliere tra diverse location italiane e quelle operanti in altri stati europei tra cui Francia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca e Polonia.
  • l’hypervisor: cioè il monitor per le macchine virtuali che potrà essere scelto tra VMware e Hyper-V;
  • il sistema operativo: Windows o Linux, entrambi in varie versioni;
  • il numero di CPU virtuali da attivare;
  • la quantità di memoria RAM;
  • lo spazio disponibile per lo storage.

L’immagine seguente mostra la configurazione da Pannello di Controllo Cloud di un Data center Cloud Server collocato in Italia con hypervisor VMware:

Vengono quindi selezionati il sistema operativo Linux e template basato su CentOS 7.x con architettura a 64bit, Plesk Obsidian e WordPress Toolkit, 2 CPU virtuali e 4 GB di memoria RAM nonché 10GB di spazio per lo storage .

Il traffico di rete illimitato a 1.000 Mbit/s è sempre disponibile indipendentemente dalle caratteristiche selezionate per il server Cloud Pro

La piattaforma consente di scegliere tra decine di template differenti, sia per Linux che per Windows, per il primo sono disponibili, tra le altre, anche configurazioni basate su Ubuntu, Debian, openSuse, FreeBSD e lo stesso CentOS in diverse varianti, per l’OS di Microsoft si va invece da Windows 2012 fino alla versione 2019, anche in questo caso in varie versioni.

Nel caso specifico dell’esempio precedente il template selezionato presenta, oltre alla distribuzione Linux indicata, anche il Web Hosting Manager Plesk Obsidian con WordPress Toolkit preinstallato, un’interfaccia di gestione unificata che consente d’installare, configurare e gestire un sito Web basato su WordPress.

Cloud Pro e tariffe

Come sarà possibile notare, alla fine della procedura di configurazione il sistema indicherà con precisione tutti i costi previsti per l’utilizzo del servizio.

Tali costi si suddividono in:

  • costi a tariffazione oraria: i costi relativi a tutte le risorse, ad esempio le CPU virtuali, la memoria RAM e gli hard disk, che vengono conteggiati su base oraria o per frazione di ora e che possono essere dovuti anche per una sola ora d’uso servizio;
  • costi a tariffazione mensile solare: i costi che vengono pagati anticipatamente e coprono il periodo di tempo che trascorre dall’attivazione di una risorsa fino alla fine del mese in cui essa è stata effettuata, tali costi prescindono dal numero di ore di utilizzo della risorsa scelta e sono richiesti dai proprietari delle licenze;
  • costi a tariffazione mensile per 30 giorni: i costi a copertura dei 30 giorni successivi che devono essere pagati in anticipo per poter usufruire delle risorse selezionate, queste ultime sono conteggiate a prescindere dal loro utilizzo e devono essere pagate anticipatamente anche usufruendo una sola ora di servizio.

Come è possibile notare, la configurazione scelta prevede unicamente un costo certo su base mensile (38.8 euro) ottenuto calcolando il prezzo per singola ora (0.054 euro) moltiplicato per 30 giorni.

Cloud Pro e AWS: un confronto su prestazioni e tariffe

Come anticipato, per disporre di un termine di paragone tra servizi Cloud è stato effettuato un confronto tra Cloud Pro di Aruba Cloud con un’altra piattaforma molto diffusa per la realizzazione di progetti online come AWS. Anch’essa basa il suo funzionamento su istanze on demand che consentono di pagare esclusivamente per le risorse utilizzate, non sono inoltre previsti complessità e costi aggiuntivi legati alla pianificazione, all’acquisto e alla manutenzione della dotazione hardware.

Una configurazione AWS paragonabile a quella di Cloud Pro precedentemente proposta viene messa a disposizione dall’istanza t3.medium di EC2 (Elastic Compute Cloud). Nello specifico le T3 sono delle istanze pensate per scopi generici, hanno la caratteristica di essere espandibili e forniscono un livello base di prestazioni del processore con l’opportunità di espandere l’utilizzo della CPU in qualsiasi momento per il tempo desiderato.

A livello tecnico un’istanza t3.medium dispone di 2 CPU virtuali Intel Xeon da 2.5 GHz, 4 GB di memoria RAM, sistema Nitro AWS (che combina l’hardware dedicato ad un hypervisor), storage Amazon EBS (Elastic Block Store).

Per effettuare un confronto con Cloud Pro è stata impostata una configurazione di Amazon EC2 avente come regione di riferimento Milano e Linux con SQL server Web quale sistema operativo per l’esecuzione di una singola istanza a carico di lavoro costante.

Selezionando T3 come tipologia di istanza nonché la dotazione standard di 2 vCPU, 4 GB di RAM e fino a 5 Gigabit di performance a livello di network, si ottiene una tariffa on-demand (cioè calcolata in basa alla capacità di elaborazione consumata all’ora per le istanze eseguite) pari a 0.1155 dollari per ora (0.097 euro al cambio attuale) superiore agli 0.054 euro l’ora di Cloud Pro.

Deve essere inoltre selezionato l’ammontare di storage associato all’istanza con un aggravio sui costi pari ad 0.92 dollari aggiuntivi (0.76 euro al cambio attuale) per 10 GB di spazio.

Come mostrato dall’immagine proposta di seguito il prezzo mensile stimato per la configurazione desiderata è pari a 72.31 dollari (59.36 euro al cambio attuale) contro i 38.8 euro richiesti per Cloud Pro.

Dal confronto Cloud Pro risulta essere, a parità di configurazione e con dotazioni accessorie tra cui per esempio Plesk Obsidian + WordPress Toolkit, una soluzione nettamente più economica e in grado di garantire prestazioni paragonabili a quelle di uno dei più grandi operatori di mercato a livello globale nel settore del Cloud Computing.

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Pubblicato il
13 gen 2021
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