Ataribox, meno misteri e più dubbi

Ataribox, meno misteri e più dubbi

La corporation che detiene il marchio Atari offre nuovi dettagli sul suo box dei misteri, una console con hardware PC e sistema operativo Linux quasi pronta al lancio ma solo con il contributo (economico) degli utenti
La corporation che detiene il marchio Atari offre nuovi dettagli sul suo box dei misteri, una console con hardware PC e sistema operativo Linux quasi pronta al lancio ma solo con il contributo (economico) degli utenti

Dopo il primo, stringatissimo annuncio di questa estate , Atari ha pubblicato altri dettagli riguardanti il famigerato Ataribox: il prodotto, si scopre ora , è sostanzialmente un PC “consolizzato” e progettato per essere usato in salotto, con un’interfaccia utente tuttora ignota (il solito joypad?) e la possibilità, per chi volesse, di personalizzare completamente l’esperienza grazie al sistema operativo basato su Linux .

Alla base del nuovo hardware ludico ci sarà un processore custom realizzato da AMD , un’offerta insomma non dissimile da quanto già succede con le console Microsoft e Sony, fatte le prevedibili differenze per quanto riguarda prezzo e prestazioni.


Il prezzo, prima di tutto: Ataribox costerà fra i 250 e i 300 dollari, una cifra con cui si porterà a casa un’esperienza tipica da salotto ma che sarà totalmente modificabile a piacimento dell’utente. L’idea, spiegano da Atari, è di puntare su un catalogo di giochi storici del marchio, accanto ai titoli indie presi tra quelli più in voga al momento come Minecraft e Terraria.


I primi esemplari definitivi di Ataribox arriveranno entro la primavera del 2018 , ma a quanto pare non prima di aver passato le Forche Caudine del crowdfunding attraverso la piattaforma Indiegogo . La giustificazione addotta da Atari è di voler coinvolgere gli appassionati facendoli diventare parte del processo di realizzazione della nuova console.


Nei fatti, quella che Atari ha presentato è una versione meno ambiziosa dell’operazione tentata da Valve con le Steam Machine : il colosso del digital delivery su PC non è riuscito a imporre il videogaming da salotto su Linux come una piattaforma videoludica degna di attenzione, e qualcuno già dubita che Atari possa avere successo laddove un colosso commerciale come Valve ha miseramente fallito.

Alfonso Maruccia

Fonte immagini: 1 , 2 , 3

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Pubblicato il 28 set 2017
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