Oggi è facile imbattersi in fotografie che mostrano l’aurora boreale in Italia. Non si tratta di fake generati con l’intelligenza artificiale, né di immagini rubate a chi le ha scattate nei paesi nordici. È tutto vero: merito della tempesta geomagnetica che l’ha resa visibile anche da noi, un evento più unico che raro. E stasera accadrà quasi certamente di nuovo.
Aurora boreale in Italia: tutto vero
L’Istituto Nazionale di Astrofisica lo descrive come un fenomeno molto intenso (G4 su una scala da G1 a G5) attualmente in corso e molto inconsueto, la formazione di una macchia solare con lo stessa polarità di quella adiacente, probabilmente causata da eruzioni della nostra stella. Per ulteriori dettagli scientifici rimandiamo all’approfondimento (link a fondo articolo).
Anche stasera, a che ora?
I ricercatori parlano di un brillamento ancora più forte rispetto a quello di ieri mattina e attualmente in viaggio verso la Terra. Secondo le stime, dovrebbe raggiungerci con il suo picco questa sera (mercoledì 12 novembre), quando in Italia saranno le ore 20:00.
Essendo la magnetosfera già in una condizione perturbata, questo ulteriore colpo potrebbe indurre la formazione di altre aurore, che sono già adesso in corso ma non sono visibili da noi per le basse latitudini e ovviamente perché è giorno.
Come vederla e fotografarla
Le probabilità di una nuova aurora boreale in buona parte d’Italia sono molto alte. Accadrà quasi certamente se l’indice DST (aggiornato in tempo reale su questo sito) si manterrà al di sotto di un valore intorno ai -100 nT. Nel momento in cui scriviamo e pubblichiamo questo articolo si trova a -224 nT.
Come vederla? Semplicemente, tenendo gli occhi puntati verso il cielo. E per fotografarla, meglio la cara vecchia reflex (o mirrorless) montata su un cavalletto per garantire un tempo di esposizione adeguato. Ci sono smartphone dotati di funzioni dedicate, ma spesso i risultati sono volutamente artificiosi per accentuare l’effetto wow. Per ovvie ragioni sarà più semplice osservarla in una zona buia, lontano dalle fonti di inquinamento luminoso, puntando lo sguardo verso l’orizzonte.