IT: le aziende investono soprattutto in smart working e HR management

Le aziende italiane puntano su smart working ed HR

Un report che fotografa gli investimenti previsti dalle aziende italiane destinati a smart working, HR management, cybersecurity e tecnologie cloud.
Le aziende italiane puntano su smart working ed HR
Un report che fotografa gli investimenti previsti dalle aziende italiane destinati a smart working, HR management, cybersecurity e tecnologie cloud.

Nel corso del 2020 abbiamo visto le aziende accelerare in modo quasi obbligato sul fronte della digitalizzazione, dovendo anzitutto fare i conti con l’esigenza di ricorrere allo smart working per rimanere operative nonostante le misure restrittive e quelle di distanziamento, con tutto ciò che ne è conseguito in termini di investimenti. Il trend proseguirà anche in questo 2021? Un quesito a cui prova a rispondere Aruba Enterprise in collaborazione con CIONET Italia nel report intitolato “Il futuro dell’IT nell’era COVID-19: What’s Next”.

Investimenti IT: su cosa si concentrano le aziende italiane?

Sono 200 in totale le realtà professionali interpellate con un panel composto per il 93% da decision maker dell’area IT (CIO, ICT Manager e CTO) e per il restante 7% dell’area Innovazione. Ad emergere in modo chiaro e netto è che la sfida più importante che CIO e IT Innovation Leader si troveranno ad affrontare quest’anno è quella di portare l’organizzazione in cui operano a diventare “più digitale”. Cosa significa? Dove saranno indirizzati gli investimenti?

Il futuro dell’IT nell’era COVID-19: What’s Next

Per il 63% dei chiamati in causa si punterà in primis su smart working e HR management. Il 55% ha dichiarato la volontà di concentrare l’attenzione soprattutto su big data e predictive analysis, il 49% su digitalizzazione delle vendite, il 43% sulla business continuity, il 31% sul customer service e il 22% sulla produzione.

Il futuro dell’IT nell’era COVID-19: What’s Next

Destinato a cambiare il ruolo stesso dei CIO. Il 69% prevede un proprio maggiore coinvolgimento nel processo decisionale di business (soprattutto per quanto concerne la gestione interna), il 61% che ci sarà maggiore necessità di agilità dell’intero comparto IT.

Particolarmente interessante il passaggio del report che evidenzia come nonostante il momento di crisi solo il 6% degli intervistati ritenga di dover attuare una strategia basata su tagli e blocco dei nuovi progetti. Per il 57% è necessario investire in cybersecurity, per il 45% in soluzioni di advanced analytics, per il 43% in tecnologie legate al cloud, per il 33% in IT modernization, per il 33% in dematerializzazione (firma digitale o conservazione digitale a norma) e per il 18% in intelligenza artificiale.

Il futuro dell’IT nell’era COVID-19: What’s Next

Variano anche i criteri per la selezione di un partner informatico. Per il 63% degli intervistati è prioritario ottenere flessibilità nelle condizioni contrattuali, per il 52% il supporto diretto da parte del provider (52%), stessa percentuale per la scalabilità delle soluzioni. Concludiamo con il commento di Vincenzo Maletta, Head of Sales di Aruba Enterprise.

Il sondaggio realizzato con CIONET mostra come l’accelerazione alla digital transformation avviata nel 2020, avrà, nel 2021, l’obiettivo di colmare tutti quei gap tecnologici che hanno colpito le aziende meno digitalizzate. Si nota come il processo di spesa legato alla digitalizzazione delle aziende sia in una fase di completamento, motivo per cui nel 2021 si potrà lavorare in maniera più strutturata allocando le opportune risorse in servizi di cybersecurity, cloud, big data e business continuity, con un occhio di riguardo alla employee experience, ancora più che alla customer experience.

Fonte: Aruba
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Pubblicato il 18 feb 2021
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