Backdoor nelle GPU NVIDIA H20 vendute in Cina? (update)

Backdoor nelle GPU NVIDIA H20 vendute in Cina? (update)

Secondo la Cyberspace Administration of China, nelle GPU H20 è nascosta una backdoor che permette tracciamento e accesso remoto, ma NVIDIA ha smentito.
Backdoor nelle GPU NVIDIA H20 vendute in Cina? (update)
Secondo la Cyberspace Administration of China, nelle GPU H20 è nascosta una backdoor che permette tracciamento e accesso remoto, ma NVIDIA ha smentito.

Da metà luglio, NVIDIA può nuovamente vendere le GPU H20 in Cina, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Le autorità locali dovrebbero festeggiare, invece sospettano la presenza di backdoor nei chip che potrebbe rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale.

NVIDIA nega la possibilità di accesso remoto

L’amministrazione Trump aveva bloccato l’esportazione delle GPU H20 perché possono essere utilizzate per applicazioni AI a scopi militari. In seguito al “pressing” del CEO Jensen Huang (e probabilmente con qualche promessa di investimento negli Stati Uniti), NVIDIA può nuovamente vendere i chip alle aziende cinesi. L’azienda californiana ha già incrementato gli ordini a TSMC (che realizza le GPU nelle sue fabbriche) portando il totale delle unità ad oltre un milione.

Alcuni esperti hanno evidenziato il grave errore strategico commesso dall’amministrazione Trump, in quanto il ripristino delle esportazioni avvantaggerà la Cina rispetto agli Stati Uniti. La Cyberspace Administration of China ipotizza invece che le GPU possano essere utilizzate come strumenti di spionaggio.

Due politici statunitensi avevano presentato una proposta di legge che prevede l’implementazione di un meccanismo di geolocalizzazione nelle GPU di NVIDIA e una tecnologia per la disattivazione remota. Questa soluzione era stata suggerita per impedire l’arrivo in Cina di chip senza autorizzazioni.

La Cyberspace Administration of China ritiene che nelle GPU H20 sia nascosta una backdoor. Ciò rappresenterebbe un rischio per la privacy e la sicurezza nazionale. L’autorità cinese ha convocato i rappresentanti di NVIDIA per chiedere informazioni. L’azienda californiana ha smentito categoricamente la presenza di un sistema di tracciamento e disattivazione remota. Un portavoce ha dichiarato:

La sicurezza informatica è di fondamentale importanza per noi. NVIDIA non ha “backdoor” nei chip che potrebbero consentire a chiunque di accedervi o controllarli da remoto.

Al momento nessuna proposta è diventata legge (non sono state nemmeno discusse al Congresso) e non c’è nessun obbligo per i produttori di GPU o chip statunitensi.

Aggiornamento (5/08/2025): un funzionario della Casa Bianca ha confermato che potrebbe essere sviluppato un sistema per il tracciamento della posizione dei chip AI.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
1 ago 2025
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