Perché la Banca Centrale Russa ha aumentato i tassi di interesse del 20%

Perché la Banca Centrale Russa ha aumentato i tassi di interesse del 20%

Con enorme sorpresa qualche ora fa il mondo ha appreso che la Banca Centrale Russa ha alzato i tassi di interesse del 20%, scopriamo il perché.
Perché la Banca Centrale Russa ha aumentato i tassi di interesse del 20%
Con enorme sorpresa qualche ora fa il mondo ha appreso che la Banca Centrale Russa ha alzato i tassi di interesse del 20%, scopriamo il perché.

Sembra proprio che la Banca Centrale Russa (BCR) sia stata obbligata a una manovra estrema dettata da una situazione di emergenza. Infatti, alcune ore fa è arrivata la notizia che ha deciso di alzare il suo tasso di interesse dal 9,5% a un estremo 20%.

Si tratta di un record assoluto nella storia del Paese. Un provvedimento necessario che, stando a quanto dichiarato dalla stessa Banca Centrale Russa, servirà a “garantire la stabilità finanziaria“. Quindi a far data 28 febbraio 2022 i tassi di interesse sono stati modificati fino a data da destinarsi. Ciò comporterà, indubbiamente, un altrettanto rilevante aumento dei tassi di interesse sui depositi delle altre banche russe. Ciò dovrebbe, inoltre, compensare i correntisti in vista di un “aumento dei rischi di svalutazione e inflazione“.

La Banca Centrale Russa ufficializza un aumento dei tassi di interesse

In una nota ufficiale, pubblicata il 28 febbraio 2022, la Banca Centrale Russa ha ufficializzato la sua decisione di aumentare i tassi di interesse portandoli dal 9,5% al 20%. Una decisione che è stata così motivata nel suo comunicato:

Il consiglio di amministrazione della Banca di Russia ha deciso di aumentare il tasso chiave al 20% annuo dal 28 febbraio 2022. Le condizioni esterne per l’economia russa sono cambiate drasticamente.

Fondamentalmente sono due gli obiettivi che la BCR vuole raggiungere attraverso questo aumento che, come confermato dalla governatrice Elvira Nabiullina, potrebbe non essere l’unico:

  1. garantire un aumento dei tassi sui depositi;
  2. compensare il rischio di deprezzamento e inflazione;
  3. fornire stabilità al settore finanziario attualmente in forte rischio.

Questo provvedimento è la naturale conseguenza delle sanzioni che gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno attivato nei confronti della Russia. Da questi il divieto alle banche russe di utilizzare lo SWIFT, piattaforma di pagamento globale su cui si servono più di 11.000 banche nel mondo. Inoltre, sempre a causa della guerra contro l’Ucraina e la sua invasione, le riserve estere della Banca Centrale Russa sono state congelate.

A tutto ciò si aggiunge il sostegno economico, e non solo, all’esercito ucraino e l’embargo aereo che l’Europa ha imposto alla Russia e a tutte le sue compagnie aeree di bandiera. Infine, notizia recente, anche la Germania, insieme ad altri Paesi membri dell’Unione Europea, stanno chiudendo ogni legame commerciale con la Russia.

Perché l’aumento dei tassi di interesse

Nel comunicato ufficiale del 28 febbraio 2022 la Banca Centrale Russa ha spiegato il perché è stato necessario l’aumento dei tassi di interesse. Ecco cosa è stato dichiarato in merito a questa scelta storica:

L’aumento del tasso guida garantirà un aumento dei tassi sui depositi ai livelli necessari per compensare l’aumento dei rischi di deprezzamento e inflazione. Ciò è necessario per sostenere la stabilità finanziaria e dei prezzi e proteggere i risparmi dei cittadini dal deprezzamento.

Inoltre, come già specificato, potrebbe non essere il primo e nemmeno l’ultimo aumento a cui dovremo assistere. Infatti, proseguendo nella nota, la BRC spiega:

Ulteriori decisioni chiave sui tassi saranno prese tenendo conto dei rischi posti dalle condizioni esterne e interne e dalla reazione dei mercati finanziari, nonché dai movimenti di inflazione effettivi e previsti rispetto all’obiettivo e dagli sviluppi economici nel periodo di previsione.

Dichiarazione del Governatore della Banca Centrale Russa

Sempre il 28 febbraio 2022, la nota ufficiale è stata accompagnata poi da una dichiarazione del Governatore della Banca Centrale Russa. Tra i vari motivi che hanno portato la BCR ad aumentare il tasso di interesse, Elvira Nabiullina ha anche menzionato alcune cose che le imprese dovranno garantire:

Il governo ha annunciato la decisione che obbliga le imprese a vendere l’80% dei loro proventi delle esportazioni. Questa misura contribuirà a garantire un’offerta uniforme di valuta estera nel mercato valutario nazionale per soddisfare le esigenze degli importatori e delle famiglie. Inoltre, la Banca di Russia sta adottando una serie di misure per limitare il prelievo di capitali da parte di non residenti.

Novità per i clienti delle banche e per l’infrastruttura finanziaria nazionale

Inoltre, la Nabiullina ha cercato di calmare gli animi e le possibili preoccupazioni giustificate da questa situazione. Ecco cosa ha detto in merito ai clienti delle banche:

In una situazione del genere, è fondamentale supportare non solo le banche, ma anche i loro clienti. A seguito delle sanzioni irrogate, anche le famiglie e le imprese stanno subendo un deterioramento della propria posizione finanziaria. A questo proposito, raccomandiamo alle banche di soddisfare le esigenze dei loro clienti approvando la ristrutturazione dei prestiti senza imporre sanzioni e multe su tali prestiti. Questo è essenziale sia per i prestiti al dettaglio che per quelli aziendali. Inoltre, le banche possono decidere di non diminuire le proprie valutazioni sulla capacità finanziaria di un mutuatario e sulla qualità del servizio del debito.

Per quanto riguarda la possibilità di commercializzare nella Russia e fuori Paese prosegue:

Abbiamo sviluppato l’infrastruttura finanziaria nazionale. Continuerà a funzionare senza intoppi. Vale a dire, abbiamo il sistema di messaggistica finanziaria (FMS) che può sostituire SWIFT all’interno della Russia e consente la connessione di partecipanti stranieri. Il National Payment Card System elabora l’intero traffico sulle carte di pagamento all’interno della Russia. Le carte dei sistemi di pagamento internazionali emesse dalle banche sanzionate continueranno a funzionare normalmente all’interno della Russia.

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Pubblicato il
1 mar 2022
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