Si tratta di una precisa mossa strategica, per proseguire con decisione sul sentiero del libero accesso ai dati. La Banca Mondiale ha di recente annunciato il rilascio di informazioni circa 2mila indicatori di sviluppo, pubblicamente a disposizione di ricercatori, governi locali e soprattutto sviluppatori. Quest’ultimi potranno così sfruttare un numero praticamente raddoppiato di Application Program Interface (API).
Nella scorsa primavera la Banca Mondiale aveva provveduto al rilascio dello stesso numero di indicatori, con l’intenzione di aumentarli il prima possibile. I dati pubblici sarebbero serviti ad incoraggiare governi e organizzazioni locali verso un più ampio e distribuito accesso ad informazioni essenziali per la risoluzione di problematiche socio-economiche .
Erano stati fissati in otto i principali obiettivi della stessa Banca Mondiale, alla ricerca di nuove modalità aperte per la lotta a fenomeni come la povertà, la fame e l’analfabetismo. Circa mille delle ora 4mila API rilasciate sono state dunque approntate per la geolocalizzazione, pronte allo sfruttamento da parte di progetti istituzionali e non.
Gli stessi sviluppatori sono stati poi invitati a sfogarsi in creatività, in vista di un contest che dovrebbe assegnare investimenti-premio per circa 45mila dollari . La Banca Mondiale ha poi messo a disposizione sei nuovi tool, tra cui una piattaforma pilota per il monitoraggio della povertà sul Pianeta e uno speciale software per accelerare la realizzazione di grafici e tabelle relative ai numeri dell’economia globale.
Mauro Vecchio