Batman non volteggia coi pirati

Batman non volteggia coi pirati

Un errore intenzionale, più una limitazione che un bug. Costringe chi non ha regolarmente comprato il gioco a venire allo scoperto. La nuova strategia anticopia?
Un errore intenzionale, più una limitazione che un bug. Costringe chi non ha regolarmente comprato il gioco a venire allo scoperto. La nuova strategia anticopia?

La nuova arma per combattere la pirateria è il senso di colpa: instillare scorno e vergogna nell’utilizzatore abusivo per indurlo al pentimento. È quanto sembra aver pensato Eidos, oftware house che ha realizzato la versione per PC di Batman: Arkham Asylum , non ancora sul mercato ma già presente sui circuiti del file sharing. Per togliere il divertimento ai pirati, la software house ha deciso di inserire un glitch all’interno del gioco, che rende di fatto impossibile andare avanti.

Il tutto è saltato fuori quando un gamer ha lamentato il malfunzionamento – legato all’apertura del mantello del pipistrello muscoloso – nel forum ufficiale di Eidos, ben prima dell’uscita ufficiale del gioco. Alla sua richiesta di aiuto per superare l’ostacolo ha risposto un admin del forum facente parte dello staff di Eidos, spiegando che si tratta di una limitazione imposta dall’azienda per rendere impossibile il gioco per le versioni piratate.

“Non si tratta di un bug nel codice del gioco, bensì di un bug nel tuo codice morale” ha ammonito l’admin del forum. L’idea è quella di vietare alcune mosse dei protagonisti del gioco in presenza di un esemplare che venga riconosciuto come non originale. In tal modo proseguire diventa pressoché impossibile in assenza di patch o, usando il gergo diffuso tra alcuni utenti, quando sia stata applicata una “cura”.

Il settore videoludico ha subito negli anni pesanti attacchi da parte della pirateria, che hanno portato l’industria del settore ad inventare soluzioni utili ad arginare il diffondersi di copie illegali. Oltre al DRM, che sarebbe sulla via del tramonto secondo Microsoft, alcune software house stanno evidentemente sperimentando metodi alternativi per scoraggiare chi non vuole acquistare il gioco originale.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
15 set 2009
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