Bielorussia, accuse di censura selettiva

Bielorussia, accuse di censura selettiva

Continuano ad arrivare dagli utenti locali segnalazioni di discutibili procedure di filtraggio. Il regime pseudodemocratico si conferma tale
Continuano ad arrivare dagli utenti locali segnalazioni di discutibili procedure di filtraggio. Il regime pseudodemocratico si conferma tale

No, non vanno bene le cose in Bielorussia per quanto riguarda l’accesso alla rete, le notizie che arrivano sono preoccupanti. L’ultimo aggiornamento di Mikhail Doroshevich, ripreso da EDRI-Gram , parla di un blocco che nei giorni scorsi è stato applicato ad una serie di siti, tra cui livejurnal.com , che, seppure rimosso dopo alcune ore, ha messo in apprensione gli utenti locali.

Come osserva Doroshevich, l’attuale infrastruttura normativa consente alle autorità di Minsk di decidere vita e morte del traffico Internet, che passa tutto attraverso le reti della società di telecomunicazioni di Stato Beltelecom .

L’articolo 44 della legge nazionale sulle comunicazioni elettroniche, varata nel 2005, prevede che “l’operatore nazionale delle comunicazioni elettroniche è tenuto a fornire servizi universali di comunicazione su tutto il territorio della Repubblica Bielorussa in osservanza delle istruzioni del ministero della Comunicazione e dell’Informazione, e avrà il diritto esclusivo per la veicolazione del traffico internazionale e per la connessione delle reti di comunicazione verso gli stati esteri”.

Ciò che preoccupa, sottolinea EDRI, è che Minsk sta lavorando per riuscire ad entrare nell’Organizzazione mondiale del Commercio, WTO , che tende a disinteressarsi ai cyber-rights degli utenti e le modifiche che il Governo intende apporre alle leggi per ottemperare ai requisiti del WTO, pur intervenendo su quella legge, non richiedono alcuna modifica dell’articolo 44.

Minsk ha peraltro una lunga storia di censure di recente estese anche agli internet café, che devono monitorare le attività degli utenti onde evitare la diffusione di “informazioni illegali”. Reporters sans frontières , come noto, ha inserito la Bielorussia nell’elenco dei paesi “nemici di Internet”.

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Pubblicato il
30 mar 2007
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