Bimbi e smartphone, quali i rischi? Come monitorarli

Bimbi e smartphone, quali i rischi? Come monitorarli

Il 19% dei bambini di 8 anni possiede già uno smartphone. Ma come proteggerli dai tantissimi rischi a cui sono esposti in rete?
Bimbi e smartphone, quali i rischi? Come monitorarli
Il 19% dei bambini di 8 anni possiede già uno smartphone. Ma come proteggerli dai tantissimi rischi a cui sono esposti in rete?

Lo sapevi che la percentuale di bambini e ragazzi che possiede uno smartphone è in aumento? Ai giorni nostri la vita digitale non è più riservata esclusivamente agli adulti, bensì trova accesso anche fra le mani dei più piccoli. Da uno studio svolto da Qustodio 2020 in collaborazione con Common Sense Media è infatti emerso che il 19% dei bambini di 8 anni possiede già uno smartphone. Percentuale che si alza al 69% con i dodicenni, toccando il picco del 91% per i diciottenni.

Pur sottoposti a controlli frequenti e periodici d parte dei genitori, i telefonini in mano ai ragazzi diventano terreno fertile per tutta una serie di rischi in rete che non vanno assolutamente sottovalutati. Perciò, disporre di strumenti adeguati per aiutare i propri figli a sviluppare abitudini digitali sane è davvero di fondamentale importanza. A proporre questi strumenti è proprio Qustodio, che ha sviluppato un’applicazione mirata a proteggere i più piccoli quando navigano in autonomia nella rete.

Il più economico è il piano small, che al costo di 3,58 euro/mese è in grado di gestire fino a cinque dispositivi attraverso una serie di utili funzionalità, come il filtro contenuti, monitoraggio dell’attività e il timer, tanto per citarne alcuni.

Ragazzi e rischi in rete: sono più esposti quando si allunga il tempo online

Fra i tanti lati positivi del web, ne esistono altrettanti negativi. I pericoli sono sempre in agguato: un esempio lampante è il grave problema dei predatori online, le cui vittime hanno fra i 12 e i 15 anni nel 50% dei casi. Ma non solo. Un’altra questione seria è la dipendenza da internet sempre più crescente nei ragazzi, che va di pari passo alla piaga del cyber-bullismo (il 33% dei giovanissimi ammettono di esserne state vittime almeno una volta).

A queste difficoltà si associano un crollo della salute mentale, con casi gravi di depressione aumentati del 58% dal 2010, problemi di sonno nel 73% degli alunni e prestazioni accademiche sempre più scarse per coloro che passano più di 2 ore davanti allo schermo. Insomma: per quanto educativo, il web può diventare davvero dannoso se ne viene fatto un uso esagerato. Come può l’applicazione sviluppata da Qustodio supportarci nel difficile ruolo di gestore della vita digitale dei nostri figli? Attraverso una serie di funzioni che estirperanno direttamente alla radice ogni problema e questione legata alle generazioni full-digital.

Qustodio: tante utili funzioni

C’è ad esempio il filtro, che consente di bloccare app, giochi e siti web inappropriati a favore invece di portali adatti alla loro età, e il timer per impostare limiti d’uso e di tempo e alleviare (oppure evitare) la dipendenza da schermo. A proposito di schermo, li vedi smanettare tutto il giorno e vuoi monitorare la situazione? L’applicazione ti permette di ottenere una panoramica intuitiva e in tempo reale della cronologia di navigazione, delle visualizzazioni su YouTube, di eventuali post su Facebook e tanto altro ancora.

Se invece sospetti che tuo figlio sia vittima di cyber-bullismo, potrai tenere traccia di tutte le sue chiamate e messaggi (ed eventualmente bloccare contatti specifici) e controllare la posizione di tutti i membri della famiglia su una mappa digitale. L’app di Qustodio è tutto ciò di cui hai bisogno, in un unico posto: monitorare l’attività in rete di tuo figlio sarà semplicissimo e ti permetterà di mantenere tutto sotto controllo senza rischi. La licenza small è attualmente la più economica fra i piani proposti dagli sviluppatori, al prezzo di 3,58 euro/mese con la possibilità di gestire fino a cinque dispositivi.

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Pubblicato il
1 dic 2021
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