Black Friday: conviene davvero?

Black Friday: conviene davvero?

Il Black Friday è diventato un intricato meccanismo di sconti e offerte tra le maglie del quale è possibile cogliere reali opportunità.
Black Friday: conviene davvero?
Il Black Friday è diventato un intricato meccanismo di sconti e offerte tra le maglie del quale è possibile cogliere reali opportunità.

Fermo restando il fatto che la parola “convenienza” potrebbe avere svariate accezioni, il quesito circa la convenienza o meno di approfittare del Black Friday è una domande del tutto lecita. E tutto fuorché semplice da risolvere. La convenienza è infatti un valore estremamente soggettivo, dove le opportunità relative a offerte e prezzi debbono incrociarsi nel punto giusto e nel momento giusto con le proprie necessità.

Black Friday: si, conviene

In mezzo a mille aspetti soggettivi, ci sono però alcuni elementi oggettivi da tenere in considerazione. Il primo è nel fatto che gli sconti sono evidenti e si moltiplicano: una iniziativa nata principalmente online si è ormai estesa a macchia d’olio come opportunità commerciale a cui nessuno sembra saper resistere.

Il secondo è relativo alla tempistica, particolarmente anticipata rispetto alla corsa al regalo natalizio: il Black Friday nasce come interpretazione strumentale di un dato statistico che vuole in questi giorni il primo picco di acquisti per il Natale e ciò ha trasformato la ricorrenza nel giorno dei primi sconti, ma la tradizione italiana non sembra particolarmente allineata. Ciò significa che il Black Friday è per qualcuno una prima occasione per il Natale, ma per molti diventa semplicemente l’opportunità per acquistare quell’oggetto che si desiderava da tempo e per il quale si attendeva la giusta opportunità.

Il terzo elemento oggettivo è tra le maglie delle capacità di marketing di tanti piccoli attori del mercato che, allineatisi pedissequamente alla moda del Black Friday, non ne hanno saputa cogliere l’anima vera. Per molti negozi ed ecommerce, insomma, si è stabilito semplicemente un taglio sui prezzi per attirare maggiori vendite, senza seguire una vera strategia e limitandosi ad un abbassamento orizzontale dei prezzi nella speranza di un aumento dei volumi. Inutile dire che, in assenza di strategia, il taglio dei prezzi non è la più intelligente delle mosse.

Il risultato è una bulimia di offerte, percentuali, costi, volantini tra i quali è anche difficile districarsi. Il tutto è reso ancor più complesso da una copertura mediatica drogata dalle affiliazioni, cosa che porta il Black Friday in vetta agli interessi di tutti per 24 ore (e più, visto che ormai sono in molti ad aver esteso all’intero weekend gli sconti, fino a sfumare nel “cyber monday” delle offerte tecnologiche). In questa moltiplicazione di opportunità ci sono molti passi falsi da compiere, non poche false offerte in cui cadere, ma anche semplici errori strategici di cui è possibile approfittare. Quel che ieri costava 10 e domani costerà 9, oggi potrebbe costare 8, se non 7: non male per chi stava aspettando un’opportunità per cambiare il pc, sostituire la tv, acquistare uno smartphone o altro ancora.

La convenienza è un aspetto soggettivo e solo i singoli utenti possono giudicare per sé stessi dove stiano le vere opportunità. Quel che è certo, però, è che in una giornata tanto densa di sconti, e tanto scarna di strategie, a guadagnarci potrebbe essere proprio l’utente meglio informato e più oculato. Sempre che, camminando in questa immensa corsia di strilli e sconti, non si ceda impulsivamente all’acquisto a cui si sarebbe potuto fare a meno. Amazon è maestra in questo: con offerte a tempo ed un palinsesto studiato nei minimi dettagli, l’ecommerce di Bezos trattiene gli utenti a lungo sulle proprie pagine poiché è proprio il tempo a giocare a favore della vendita.

Ma il Black Friday serve anche e soprattutto a creare quel pizzico di irrazionalità entro cui il commercio ha buon gioco a fiorire. La corsa al regalo natalizio, del resto, è anche e soprattutto questo.

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Pubblicato il
23 nov 2018
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